Più difficile cambiare assegni

Piò difficile cambiare assegni Piò difficile cambiare assegni Contro il dilagare dei furti - La Cassazione indica i controlli che gli istituti di credito devono svolgere prima di effettuare un pagamento ROMA — Sarà più difficile cambiare in contanti un assegno circolare se non si è clienti della banca Tutti gli istituti di credito dovranno infatti adottare una serie di precauzioni ed accorgimenti tecnici In modo da accertarsi con assoluta certezza — prima di effettuare un pagamento — delle reali generalità dell'Intestatario di uno chèque. E' l'effetto di due importanti sentenze della Cassazione, nelle quali è stato stabilito quando deve essere rimborsato da una banca l'effettivo destinatario di un assegno circolare spedito per posta, ma incassato da chi ha sottratto la raccomandata La prima sezione civile della Suprema Corte, presieduta da Oluseppe Scanzano, ha fissato del principi molto rigorosi che dovrebbero d'ora in avanti limitare al massimo il dilagare di questi furti postali. In pratica U meccanismo per entrare In possesso di assegni Inseriti In una busta affrancata presuppone che vengano commessi contemporaneamente una molteplicità di reati. Innanzitutto la sottrazione di corrispondenza, poi il furto di documenti (carta d'Identità, patenti, passaporti, eccetera), quindi l'adattamento delle generalità del documento a quelle risultanti dall'intestazione dell'assegno contenuto nella raccomandata rubata e Infine la falsificazione della firma.. Con una prima decisione, la Cassazione ha accolto 11 ricorso di un pensionato che rivendicava dalla Banca d'Italia 11 pagamento di un milione e mezzo in quanto 11 vaglia cambiario spedito per posta non era mai giunto al suo indirizzo, ma era stato incassato da un estraneo presentatosi sotto falso nome agli sportelli bancari dopo che la raccomandata era stata rubata. Il tribunale di Roma aveva già ordinato 11 rimborso, ma la corte d'appello aveva dato ragione alla banca In quel verdetto si sosteneva che non poteva muoversi «Ucun addebito all'Istituto di emissione sia perché l'Invio per posta del vaglia cambiario al beneficiario costituiva una garanzia in quanto 11 servizio postale doveva recapitare il mandato a casa del destinatario, sta perché 11 pagamento era stato effettuato ad una persona presentatasi In possesso del titolo e identificata mediante esibizione della patente di guida. , La Cassazione non ha però condiviso queste conclusioni ed ha replicato che: 1) la presunzione che la posta sia recapitata al destinatario non esonera la banca dall'uso della dovuta diligenza professionale nel momento in cui esegue 11 versamento; 2) la circostanza che il pagamento sia stato effettuato ad una persona in possesso dell'assegno non esclude la responsabilità civile della banca a meno che abbia impiegato la dovuta diligenza professionale; 3) l'onere di diligenza della banca non si esaurisce con l'esibizione del documento da parte di chi si presenta a riscuotere 11 vaglia cambiario. In altri termini — secondo i supremi giudici — le banche devono prendere sempre adeguate contromisure contro i ladri per Impedire che incassino gli assegni circolari rubati. In particolare, poiché per legge esiste una graduatoria del documenti in base ai quali può anche essere eseguito 11 pagamento (passaporto; tessera rilasciata da amministrazioni statali; porto d'armi; tessera postale; patente di guida; carta d'identità), .l'ufficio pagatore deve chiedere l'esibizione del documento di grado-anteriore prima di accontentarsi dell'esibizione di quello di grado successivo». Nella seconda sentenza la Cassazione, dopo aver confermato l'obbligo per la Banca d'Italia di rimborsare 4 milioni e mezzo ad un altro pensionato, ha invece ordinato un nuovo giudizio per accertare l'eventuale responsabilità del notalo che autenticò la firma del ladro senza accorgersi che gli erano stati esibiti documenti falsi. Pierluigi Frani

Persone citate: Scanzano

Luoghi citati: Roma