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Passeggero: Missile UNA POESIA DI GUIDO CERONETTI Passeggero: Missile 27 settembre 1825: George Stephenson guida la prima Locomotiva da Stockton a Darlington — 40 km — in tre ore. Dai giornali del 1987: lungo i 150 mila km della rete ferroviaria dell'Urss viaggiano da qualche tempo missili SS24 portatori di bombe nucleari, pronti al lancio. — Biglietto! Biglietto! Lei, signore? — — Sono un Passeggero speciale; non ho biglietto. Mi chiamo Missili Nuklearòvic, moscoviano; viaggio per il Governo. — Per essere del Governo, le manca la trasparenza... E poi, perché su un treno? Non c'è per voi la troika, La />ere-troika? — — Capo, mi spazientisce la vostra diffidenza! Scrivo alla Pravda, sa? Se proprio vi brucia Di sapere il mio incarico segreto Non ho difficoltà; oggi tutto è Verità. Ho qua, nascosta, una lettera d'amore... Destinataria è la signora Europa Nato: Gliela consegnerò forse a Berlino, Forse a Roma, a Parigi, a Londra, a Trino... L'amore, come la nube, non ha confini. Come vedete, fungo da postino — — Ma Lei scherza! Non ha visto d'uscita! Io la butto Giù dal treno, se ancora si fa gioco Di me, che rappresento Lo Stato Sovietano! Crede di andar lontano? — — Guardami bene, allora: sono di Tànatos l'Inviato. Non lo volevo dire, mi hai costretto. Che cosa me ne faccio del biglietto? Prendere il treno è piaciuto a me! Ignota è la mia mèta perfino al KA-GHE-BE! Lo Stato è servo mio. So io Quello che faccio. Tu lasciami stare. Ho qua un romanzo: è di Lev Tolstoi, Guerra e Pace, appena incominciato. Non scenderò se. non l'ho tutto letto! — — Mi scusi, Missili Nuklearòvic, non sapevo... Se non sbaglio è nativo, Lei, di Sarajevo! Possiamo esserle utili, noi del treno? Un samovàr di tè? Qualche cuscino? — — Dimmi piuttosto in che stazione siamo — — CERNOBIL, in Ucraina, un posto calmo, Pieno di grano. In aprile, tutto rose — — Ne ho sentito parlare. Buonanotte — — A Lei. Buona lettura... Finito il libro, Rileggerà tutto da capo? — — Se non sarò arrivato — Guido Ceronetti