«Celentano finto generoso » di Giuliano Marchesini

«Celentano finta generoso » Lo show del sabato sera nel mirino dei missionari Comboniani «Celentano finta generoso » Il conduttore di «Fantastico» contestato per l'operazione «mille lire per un mattone» in favore del Terzo Mondo - Il direttore di «Nigrizia»: «Sfruttamento del comune senso di bontà» - Ma l'iniziativa è stata realizzata d'intesa con un religioso dello stesso Ordine, da anni in Kenya DAL NOSTRO INVIATO VERONA — La vignetta mostra Adriano Celentano, la chitarra a tracolla, «molleggiato» su un gran fusto di «Dash», mentre sventola un foulard all'estremità del quale è legato un cartellino con la scritta: -Macie in Ethiopia.. E sotto, a reggere quella specie di palcoscenico; è sdraiato un ossuto africano. Padre Aurelio Boscaini, direttore di Nigrizia, la rivista dei comboniani, ride di gusto nel contemplare il disegno che accompagna 11 suo editoriale pubblicato nell'ultimo numero del periodico dei missionari, sotto il titolo •Questa è la storia di uno di noi». Ma 11 riso di Boscaini si spegne quando si tratta di passare dalla satira alla polemica dura. Il suo bersaglio è la parte della trasmissione televisiva «Fantastico* dedicata all'iniziativa «Missione bontà»: quella delle •mille lire per un mattone', legata all'industria dei detersivi, . per un complesso di costruzioni In un villaggio in Kenya, nei pressi di Kaslkeu. «Questa volta — ha scritto il direttore di Nigrizia — non è piii possibile sorridere bonariamente allo sfruttamento del comune senso di generosità, perché ci si è messa di mezzo con Dash la Procter & Gamble*. E poi: .Siamo cWart: le multinazionali facciano pure i loro "affari", perché di questo si tratta, ma senza mungere la generosità di chi "forse anche grazie al diuturno lavoro delle riviste missionarie" vorrebbe con sincerità aiutare il fratello bisognoso*. Successore alla conduzione del mensile combonlano di Alessandro Zanotelli, che fu protagonista di tante campagne contro 11 commercio delle armi e 11 sottosviluppo delle popolazioni del Terzo Mondo, padre Aurelio sembra conservare lo spirito di battaglia di chi lo ha preceduto. Ha già raccolto querele da parte degli onorevoli Alberto Rossi, democristiano, e Angelo Cresco, socialista, per via di certe sue dichiarazioni sulla presunta partecipazione di un parlamentare veronese all'attività di un'industria che fabbrica armi in Sud Africa, anche se ha ripetuto di non essere in grado di «/are un nome». Stavolta 11 direttore di Nigrizia va all'attacco di quel «Fantastico» che al sermoni di Celentano e al balletti di Heater Parisi mescola 1 drammi di gente africana. Anche se la faccenda delle mille lire per un mattone è stata messa in piedi per l'interessamento di un altro combonlano, Adriano Bonfanti, che da anni opera In Kenya nella diocesi di Machacos. Con la benedizione del vescovo Urbanus Kloko, a quanto pare, padre Adriano ha promosso «la missione bontà*, che occupa uno spazio del sabato sera televisivo. E sarebbe stata colta di sorpresa persino la casa generalizia di Roma. . Superando un certo imbarazzo per quella che può apparire come una lite nella famiglia combonlana, Aurelio Boscaini rinnova la sua totale disapprovazione di fronte a un'iniziativa del genere. mMa non credevo di creare uno scandalo, assolutamente: pensavo di fare il mio lavoro di missionario, e basta*, il direttore di Nigrizia ha visto tre volte la tribolata trasmissione condotta dal «Molleggiato». «Proprio perché riguarda questa raccolta di fondi. Ma, sia ben chiaro, io non ce l'ho con Celentano. Sono convinto che lui e compagnia si siano fatti una pubblicità straordinaria*. Quel che a padre Aurelio preme è discutere di certi interventi attraverso 1 quali si dovrebbe portare sollievo a popoli i cui bambini sono costretti, tra l'altro, a Imparare scrivendo sulla sabbia. «Afa non è questo, ripeto, il modo di fare missione. Contando sulla generosità, si finisce per coprire il problema vero: una delle cause del sottosviluppo dell'Africa è il nostro consumismo. Per esempio, se cominciassimo a pagare un po'di più gli africani per le loro materie prime, non ci sarebbe bisogno di Dash e di missione bontà*. Comunque, secondo il direttore di Nigrizia, quelli della televisione sono 'bravi*. *Non si può non ammirare la capacità tecnica di presentazione della cosa. Però mi pare che le reali esigenze del Terzo Mondo siano molto lontane da quella trasmissione. Li per li la raccolta di Fantastico può sembrare l'unica soluzione del problema: io rimango dell'idea che non lo sia affatto*. Non è con la beneficenza e le sponsorizzazioni, insiste Aurelio Boscaini, che si aiutano le popolazioni dell'Africa, •ma con il mettere in discussione la nostra maniera di vivere qui, rendendoci conto degli sprechi. L'ideale' insomma, sarebbe ima più giusta distribuzione delle risorse*. Giuliano Marchesini

Luoghi citati: Africa, Kenya, Roma, Sud Africa, Verona