La rincorsa di Cuomo

La rincorsa di Cuamo Il governatore s'è detto disponibile a candidarsi «per dovere» La rincorsa di Cuamo H crollo di Wall Street l'ha convìnto: il reaganismo può perdere le presidenziali - L'istituzione di una commissione antimafia a New York dovrebbe proteggerlo dall'accusa di collusioni con Cosa Nostra 0.'-*L NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Per la prima volta Mario Cuomo non ha escluso di accettare la candidatura alla Casa Bianca nel caso che 11 partito gliela Imponga •come un dovere». Lo ha detto l'altro ieri in una intervista al telegiornale, sapendo quindi di parlare a tutta l'America. E ieri, sulla scia del terremoto politico cosi provocato, ha fatto altri due annunci significativi: quello del varo di una commissione d'inchiesta sulla penetrazione della mafia nell'industria edilizia nello Stato di New York, e quello di un suo viaggio in Messico. Si tratta di due eventi «presidenziali, che hanno attratto l'attenzione dell'America. Per gli addetti ai lavori, sono tre segnali chiari. Mario Cuomo rettifica il suo no: non si presenta candidato alla presidenza, ma si mette a disposizione del partito nel caso che dalle primarie non emerga l'antlReagan, l'uomo capace di vincere le elezioni dell'88. Che cosa ha indotto al ripensamento il governatore dello Stato di New York, oggi il leader democratico più popolare negli Usa? Sostanzialmente, ci ha detto un uomo politico che farebbe parte di un suo eventuale governo, la sensazione che i repubblicani saranno sconfitti alle urne. Fino a due o tre mesi fa, Cuomo temeva che con l'economia ancora in buone condizioni 1 reaganautl fossero Invincibili: il crollo di Wall Street e del dollaro e la debolezza del Presidente lo hanno persuaso del contrarla 'Oggi il governatore, ha aggiunto l'esponente del suo entourage «ritiene che il panorama elettorale sia cambiato. I sondaggi d'opinione lo confermano: anche gli Stati conservatori chiedono una modifica di rotta. E' il tramonto del reaganismo e della reaganomics». □ primo indizio del ripensamento di Mario Cuomo sulla Casa Bianca risale a meta ottobre. Uno del dirigenti democratici dello Stato di New York, Hogan, un uomo che controlla decine di migliaia li voti, gli chiese di ■uscire allo scoperto.: «21 vogliamo rutti candidato, ma il tuo silenzio ci danneggia» lo esortò: 'Dichiara pubblicamente che non accetterai la nomina del partito se te la conferirà: Invece di rispondere, Cuomo telefonò al segretario nazionale democratico, Kirk: «/ senatori; Nunn e Bradley sono pronti a pronunciarsi anche loro in questo senso?» chiese. »No» ribatté Kirk. .Nemmeno io, allora» tagliò corto Cuomo. Nunn, il capo della Commissione Forze Armate, e Bradley, l'ex giocatore di palla¬ canestro che militò anche in Italia, sono gli altri due cavalli di razza del partito. Se le primarie portassero a un Impasse, in assenza di Cuomo i democratici si rivolgerebbero a loro. Il governatore ha fornito un secondo indizio della sua disponibilità alla presidenza una settimana fa, quando ha tolto 11 proprio appoggio al collega del Massachusetts Dukakls per darlo a un altro candidato, il senatore Simon. Tra- i sette nani, come, per la loro modestia, 1 mass media chiamano 1 candidati democratici, Dukakls è 11 solo In grado di attrarre voti a livello nazionale, e scavalcare il capofila, il leader negro Jesse Jackson. E' anche quello che più somiglia a Cuomo. Che la strategia del governatore ltaloamerlcano di New York sia di mettere allo stesso livello tutti 1 candidati in modo da emergere alla Convention come il salvatore del partito? A questa domanda, il politico democratico ci ha risposto con un sorrisetto: «Non pei nulla lo considerano un Amleto: Come il viaggio nel cuore della Russia a settembre e come 11 discorso al Consiglio degli Affari esteri a Washington in ottobre, la nascita di una commissione antimafia a New York e l'imminente visita in Messico sono progetti «presidenziali». Mario Cuomo deve mettere in chiaro che con lui l'America non eleggerebbe un mafioso, sospetto che accompagna sempre 1 leader politici di discendenza italiana, come sperimentò sulla propria pelle Oeraldlne Ferraro, il candidato democratico alla vicepresidenza nell'84. B governatore ha compiuto il primo passo ottenendo che la rivista New York pubblicasse un ampio articolo, in cui lo discolpava da ogni legame, suo o del congiunti, con Cosa Nostra: sferrare un colpo mortale alla penetrazione della mafia nell'Industria edilizia di New York, che ha un fatturato annuo di una decina di miliardi di dollari, oltre 12 mila miliardi di lire, sarebbe la dimostrazione che è al di sopra di ogni possibile sospetto. Ennio Caretta