No al parcheggio di Gianni Bisio

No al parcheggio All'aeroporto di Caselle ancora polemiche No al parcheggio La «Sagat», che gestisce lo scalo torinese, vorrebbe creare un'area Ubera con 360 posti auto (costo 350 milioni), ma il Comune si oppone e con un'ordinanza blocca i lavori CASELLE — Dopo la guerra del taxi, non risolta e pagata dai passeggeri in termini di servizi carenti, all'aeroporto di Caselle scoppia una vertenza anche per un nuovo parcheggio libero che la Sagat vorrebbe realizzare all'interno dell'aerostazione, una struttura di cui si sentiva da tempo 11 bisogno. E, ancora una volta, prima le lungaggini burocratiche della Provincia e ora l'Insofferenza del Comune di Caselle verso l'aeroporto, rendono vano il progetto, prima rallentato, ora bloccato. Questa la vicenda. Un anno fa la Sagat decideva di modificare, nel rispetto del plano regolatore, gli svincoli di accesso all'aeroporto per realizzare un parcheggio pubblico, libero e gratuito, della capacita di 360 posti auto (costo 350 milioni). Il 5 gennaio '87 la società prendeva contatto con la Provincia, proprietaria delle aree e contemporaneamente azionista Sagat, che impiegava esattamente 5 mesi (con rimpalli tra ufficio tecnico e ufficio legale) per autorizzare 1 lavori. E il 21 luglio era sottoscritto l'atto disciplinare. Nel frattempo veniva attivata la procedura (Dpr 616, art. 81) secondo la quale per un parcheggio realizzato da un ente istituzionalmente competente (la Sagat, che gestisce l'aeroporto) non occorre concessione edilizia, ma soltanto parere di conformità dell'opera ai piani comunali da parte del ministero dei Lavori pubblici, sentita la Regione ed 11 Comune interessato (nel caso. Caselle) il cui parere è obbligatorio ma non vincolante. E il ministero in meno di un mese, a luglio, trasmetteva il progetto alla Regione per l'esame. Questa, il 24 agosto, richiedeva a Caselle di pronunciarsi. Un mese dopo la Commissione igienico edilizia dava parere favorevole: ma 11 3 ottobre 11 Consiglio comunale cambiava le carte in tavola e dava parere negativo, perchè l'opera era idi/forme dallo strumento urbanistico in vigore.. E per essere più sicuro di bloccare tutto, il 29 ottobre, il sindaco di Caselle, con un'ordinanza alla Sagat, ha imposto di non procedere nel lavori per mancanza di concessione edilizia (che peraltro non è necessaria). Cosi in questo ennesimo scontro tra il Comune e il suo rumoroso ospite, l'aeroporto, chi ci rimette è l'utente, mentre per lo sviluppo dell'impianto, già soffocato da mille limiti, si deve aspettare che lunedi il Comitato urbanistico regionale esamini il problema ed esprima il suo parere per il ministero dei Lavori pubblici, l'unico che potrà sbloccare la situazione. Uno scontro analogo si era registrato sul problema del rumore, una questione che — peraltro — vede le amministrazioni comunali che si sono succedute a Caselle violare sistematicamente le servitù aeroportuali. Col risultato di avere oggi le case sulla direttrice del sentiero di discesa del Jet. Gianni Bisio

Luoghi citati: Comune Di Caselle