Metalmeccanici Fiom piemontesi in polemica aperta con la Cgil

Metalmeccanici Fiom piemontesi in polemica aperta con la Cgil Scontro sul contratto integrativo alla Fiat Metalmeccanici Fiom piemontesi in polemica aperta con la Cgil TORINO — Polemica garbata nella forma, ma non per questo meno dura nella sostanza, tra la Fiom e la Cgil a Torino. I dirigenti locali della potente federazione dei metalmeccanici (ma a sostenerli si è precipitato a Torino il segretario nazionale Guido Bolaffi, responsabile del settore auto) hanno convocato ieri un'improvvisa conferenza , stampa per «rettificare» alcune cifre fornite giovedì da Marenco (segretario della Camera del lavoro, comunista) e Cazzola (segretario nazionale Cgil. socialista) ai 630 delegati della Cgil torinese riuniti al cinema Adua. Il «nodo» sembrava essere quello della presenza sindacale alla Miraflori dove — hanno spiegato Bolaffi, Cesare Damiano e Baletto Arduino — gli iscritti alla Fiom sono 3690 (3982 se si contano anche quelli che mantengono la tessera unitaria della Firn): circa 119,8% su un organico di 41 mila addetti. Sommando gli aderenti a Firn. Uilm, Fiom e Firn si arriva al 16,65% di «sindacalizzati». Negli Anni 70 le adesioni sfioravano il 33% (un 16% era della Fiom). Tutto qui? Evidentemente no. E* stata l'occasione (.Nessuna polemica, i numeri sono numeri, ha insistito Bolaffi) per denunciare il .grandissimo malessere nella Cgil, che ha assunto caratteristiche preoccupanti.. Più semplicemente è questa la punta di un iceberg. Ieri infatti si è riconosciuta la debolezza di Mirai lori ma è stata contestata l'op¬ portunità di scegliere questo terreno, la Miraflori simbolo dell'avanguardia operaia, per un discorso più vasto. .Non si può parlare — ha detto Bolaffi — di richieste salariali pari a 95 mila lire. Come Fiom nazionale abbiamo deciso di non fare cifre, anche perché poi dovremmo mercanteggiarle con Firn e Uilm. La cifra è falsa. Se cosi non fosse, vada a trattare chi l'ha tirata fuori.. E l'arrabbiatura è proprio sul metodo. «La Fiom ci pare un'organizzazione a sovranità limitata, questo non ci sta bene — hanno aggiunto Bolaffi, Damiano e Baietto Arduino —: scegliere la Fiat e la Mirafiori come terreno di scontro interno non è corretto e non porta a risultati per i lavoratori. Come è sbagliato dare l'impressione di aver precostitui to i risultati della vertenza.. La proposta Fiom è quella del «decidere Insieme» costruendo dal basso una piattaforma rivendicativa che tenga conto si del problema salariale, ma anche del processi di ristrutturazione in fabbrica, dei carichi di lavoro, delle nuove figure professionali, recuperando il consenso del lavoratori e rilanciando il ruolo del consigli di fabbrica. Tutto questo senza .ricadere nelle decisioni centralizzate.. A marzo ci sono i congressi regionali Fiom In preparazione di quello nazionale convocato ad aprile, ma lo scontro è già aperto, anche sulle poltrone. Francesco Bollo

Persone citate: Baietto Arduino, Baletto Arduino, Bolaffi, Cazzola, Cesare Damiano, Guido Bolaffi, Marenco

Luoghi citati: Torino