Washington rispolvera il protezionismo

Washington rispolvera il protezionismo Washington rispolvera il protezionismo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Ti deficit della bilancia commerciale Usa diminuisce soprattutto a spese dell'Europa — e quindi anche dell'Italia — e in minor misura del Giappone, grazie al deprezzamento del dollaro. Ma rimane stazionario nei confronti del Paesi emergenti, come Taiwan e la Corea del Sud. la cui moneta è agganciata a quella americana, e ne subisce dunque la stessa svalutazione. La riduzione del disavanzo della superpotenza è Inoltre dovuta più alla lenta ripresa delle sue esportazioni tradizionali che alla sua penetrazione di nuovi settori, per i quali non ha saputo ristrutturarsi a tempo; un notevole peso ha anche ficaio delle sue importazioni. Lo hanno dichiarato ieri il ministro del commercio Verity e 11 negoziatore internazionale Yeutter commentando il progresso registrato a settembre dalla bilancia degli scambi I due esponenti dell'amministrazione hanno aggiunto che il recupero dell'export «é l'effetto combinato della diminuzione di presso dei beni Usa e del miglioramento della loro qualità.. La precisazione non ha rassicurato gli operatori che hanno mostrato una certa calma sul mercato del cambi, ma molta incertezza in Borsa: l'indice Dow Jones, già scosso dal mancato annuncio dell'accordo tra la Casa Bianca e il Congresso sui tagli del disavanzo pubblico, è tornato a scendere, perdendo circa 20 punti nelle prime due ore. Qual è la tendenza del commerci Usa a due anni dall'accordo dell'Hotel Plaza di New York sul deprezzamento del dollaw>?fLo acorso settembre, si & toccato con mano che l'accordo colpisce specialmente gli europei: l'attivo della Cee verso l'America è sceso da 2 miliardi e 100 milioni di dollari ad agosto a 1 miliardo e 400 milioni. Proporzionalmente, il Giappone è stato danneggiato molto meno: 11 suo attivo è calato da 4 miliardi e 900 milioni di dollari a 4 miliardi e 600 milioni. Ma 11 surplus di Taiwan è rimasto invariato, 1 miliardo e 800 milioni di dollari, e quello della Corea del Sud è passato da 900 a 815 milioni. In questi dati vi è il germe di un nuovo, grave conflitto tra la Cee e gU Stati Uniti: l'Europa, che apre loro i mercati più di chiunque altro, è sottoposta alle loro pressioni più forti, e di fatto . I^n3^tro,^rity,hj|.p9stop In rilievo il ritorno di popolarità del prodotti americani all'estero, dicendo che rispetto a un anno fa gli Usa esportano circa il 20 per cento in più. L'elenco dei prodotti è sorprendente: si tratta non solo di alte tecnologie ma anche di manufatti, un settore in crisi da tempo. La superpotenza a settembre ha esportato aerei e attrezzature relative, telecomunicazioni, macchinari da ufficio, in particolare elettronici, computer e automobili e pezzi di ricambio. Il negoziatore per i commerci internazionali Yeutter ha pronosticato il rilancio, interno e internazionale, dell'industria manufatturiera americana: .Siamo di nuovo concorrenziali., ha detto, «e non è solo i «»MWn« Mxprvmk ma &h) < tfgsi di qualità.. Yeutter ha. fatto l'esempio dell'auto: •Abbiamo di nuovo ottime vetture tanto che la GM. ne aumenta l'export in Giappone.. Sul progresso della bilancia commerciale americana ha influito anche 11 calo delle importazioni, che ha peraltro avuto minor rilevanza. Esso si è verificato soprattutto nel settore del petrolio e delle auto. Al Congresso, 11 calo è parso insufficiente, e questo è stato uno dei motivi per cui la Camera ha respinto un tentativo di bocciare 11 progetto legge protezionista del deputato Gephardt, candidato alla Casa Bianca per il partito democratico per l'88. Anche 11 governo si sta irrigidendo: il presidente Reagan ha ieri ordinato misure, con-, ;trp/:iJ'import,i di,. materiale, elettronico dal Brasile per 105 milioni di dollari, in ri-j torsione per le . tariffe da esso imposte sui computerà , Usa. Si delinea col Brasile lo , stesso braccio di ferro della scorsa primavera col Giappone sul chips. L'economista Alfred Malabre ha argomentato sul Wall Street Journal che il deprezzamento del dollaro è una forma occulta di protezioni-. smo: «Un Paese che svaluta la propria moneta del SO per, cento in un biennio», ha scritto, .erge in pratica una tariffa di portata equivalente contro i beni stranieri. Fino a quando., si è chiesto ' Malabre, .l'Europa accetterà una condotta del genere? Non si ripeterà, sotto altra veste, la guerra delle tariffe e dei contingentamenti degli Anni Trenta, che causò una recessione mondiale?.. A questa argomentazione, Verity e Yeutter hanno ribattuto che il dollaro era sopravvalutato, e che l'America sta rettificando il tiro verso i Paesi terzi. In una conferenza stampa, il consigliere economico di Reagan, Beryl Sprintile, ha affermato che il rilancio dell'export è più necessario che mai agli Usa per evitare una recessione. Sprinkle ha ridimensionato dal 3,5 al 2,5 per cento le previsioni di crescita del prodotto nazionale lordo americano l'anno prossimo, «il pericolo della recessione esiste., ha detto l'economista, abbandonando il consueto ottimismo. «/ con- j sunti sono destinati a diminuire, molto dipenderà dalla strategia chi adotteremo.. Sprinkle non ha però additato rimedi concreti: è rimasto sordo alle esortazioni di quanti vogliono individuare nuovi settori di espansione ; sul"inarcati esteri. <« Toon eot I I : lì»**, iti Ennio Caretta , Cosà gli Usa hanno perso competitività