Celentano resta, ma paga la multa di Simonetta Robiony

Celentano resta, ma paga la multa Dovrà versare una penale di 200 milioni alla Rai per la «gaffe» di sabato scorso Celentano resta, ma paga la multa ROMA — Adriano Celentano resta a Fantastico, mi. pagherà una multa di duecento milioni alla Rai per l'errore commesso. La sensazione che dopo quattro giorni di conclave la Rai avesse trovato una soluzione per sbrogliare l'Intricata matassa si è avuta, nettissima, alle ore 15 e tre minuti del pomeriggio di ieri, davanti al volti sorridenti di Agnes e Manca, direttore generale e presidente dell'azienda di Stato, al momento in cui entravano da Andrea Borri, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza, per assicurarlo che avevano trovato il modo di garantire un regolare svolgimento della prossima puntata di Fantastico. L'annuncio ufficiale però la Rai ha voluto darlo soltanto nel tardo pomeriggio, dopo che ne era stato avvisato il consiglio d'amministrazione, slittato di svariate ore proprio per permettere di avviare una discussione sul caso, quando la decisione era già presa. A darlo è stato lo stesso presidente Manca, gran protagonista della giornata. 'La notizia è che Adriano Celentano continuerà a condurre Fantastico» ha detto. Poi ha letto un documento, firmato e controfirmato da entrambe le parti. • Celentano ha sbagliato ed ha ammesso il suo errore' ha ricordato Manca. La Rai quindi, rifacendosi ad una clausola del contratto che prevede una penale pecuniaria in caso di errore, gli ha imposto una «multa» di duecento milioni, una cifra che è apparsa congrua rispetto al tre miliardi di ingaggio. E' una punizione finora mai applicata dall'azienda nel confronti dei suol divi, ma che è stata adottata come segno della volontà concreta della Rai di veder rispettare i patti sottoscritti Adriano Celentano, da parte sua, ha fatto sapere che verserà una uguale cifra ad un ente per la ricerca sull'Aids: uno sberleffo alla Rai o un atto di espiazione? Celentano inoltre ha firmato una serie di clausole che dovrebbero servire ad imbrigliarlo. Si è impegnato a rispettare il divieto di un utilizzo improprio del mezzo televisivo, in contrasto con 1 principi e le norme che regolano il servizio pubblico. E questa è la dichiarazione di principio. Ma si è anche impegnato ad attenersi, tanto nella conduzione del programma come durante i suoi monologhi, a rispettare, nella lettera e nella sostanza, gli accordi presi con il responsabile Rai della trasmissione, sulla base di testi scritti, preventivamente concordati. Niente più predicozzi segreti, mente più dimenticanze improvvise, niente più trovate dell'ultimo momento: tutto quello che dice e fa in video Adriano Celentano deve averlo prima raccontato a Mario Maf f ucci, il dirigente che ha il compito di seguire il programma E se non rispettasse l'accordo? In quel caso sarebbe licenziato su due piedi La Rai ha messo in ginocchio il suo piccolo divo ribelle? No, anche lui ha ottenuto una vittoria: in caso di contrasto con la Rai sulle scelte da adottare per l'allestimento del programma o in presenza di dissensi di altro genere è prevista infatti la risolu¬ zione consensuale del contratto, il che significa che il cantante potrebbe abbandonare il suo lavoro senza dover pagare penali di sorta Ovviamente la Rai tiene a sottolineare che tutto quello che è stato sottoscritto ieri da Adriano Celentano durante gli incor tri avuti nella notte di mercoledì e nella mattina di giovedì con il direttore di Raluno Rossini e compagni era già implicitamente contenuto nel contratto firmato quest'estate. La Commissione di vigilanza infatti ha insistito molto in questi giorni su un'eventuale leggerezza aziendale e martedì prossimo, quando ci sarà l'audizione del vertici Rai è probabile che ritorni sull'argomento avendo avuto modo di esaminare non solo il contratto di Celentano, ma anche tutta la corrispondenza intercorsa tra lui e l'azienda, Simonetta Robiony (Continua a pagina 2 In ottava colonna)

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