Sfratto agli autonomi di Alfredo Venturi
Sfratto agli autonomi Ad Amburgo: da anni occupano un quartiere Sfratto agli autonomi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — «Volete la soluzione militare? Ebbene, noi combatteremo: Cosi rispondono, al Senato di Amburgo, gli occupanti abusivi di otto case sulla Hafenstrasse. Il Senato, che è il governo della città-stato, voleva trasformare in inquilini quegli irriducibili squatters: ma alle sue condizioni. Cioè dovevano, prima, smantellare un po' di difese, togliendo di mezzo quegli sbarramenti di filo spinato, quei blocchi di cemento, quel mattoni sul davanzali, che hanno trasformato in fortezze le case occupate. Per diventare contraenti di un rapporto regolato dalla legge, gli abusivi della Hafenstrasse dovevano rimuovere 1 segni dell'illegalità. Un gesto puramente simbolico, spiega 11 borgomastro Klaus von Dolman vi. Niente affatto, voi volete che noi lasciamo entrare la polizia, rispondono gli occupanti. Sulla base di questa interpretazione della clausola relativa alle barricate, ieri è scaduto invano l'ultimatum del Senato. Alle tre del pomeriggio, quelli della Hafenstrasse avrebbero dovuto dare il segnale di pace, smontando i loro apprestamenti difensivi Non solo non lo hanno fatto, ma hanno al contrarlo rinfor¬ zato gli sbarramenti su alcune finestre. A questo punto. Dolmanyi dichiara decaduta l'offerta, e convoca 11 Parlamento amburghese per deliberare il da farsi. E' chiaro che l'epilogo più temuto, l'irruzione della polizia, non ha a questo punto molte alternative. Nel Parlamento, ormai sono in molti a averne abbastanza, a chiedere che con quella storia la si faccia finita. La maggioranza liberalsoclaldemocratica, ma anche il principale partito d'opposizione, il democristiano. Soltanto i deputati della lista verde-alternativa, anzi le deputate visto che si tratta di sole donne, chiedono che tutto si faccia, fuorché mandare la polizia a sgomberare la Hafenstrasse. D'altra parte in questo momento in Germania la maniera forte è piuttosto popolare: dopo la sparatoria di Francoforte dove due poliziotti sono stati uccisi dopo una manifestazione degenerata per l'intervento degli autonomi. E gli autonomi, i temutissimi Chaoten, anche nella vicenda di Amburgo sono protagonisti. Proprio 11, sulla Hafenstrasse, all'indomani della tragedia di Francoforte è comparsa, fra le tante scritte antisistema, questa tenera frase: •Due poliziotti morti non bastano*. Undici giorni fa, durante una manifestazione di solidarietà con gli occupanti minacciati di sgombero, fra gli ottomila dimostranti c'era un migliaio di Chaoten mascherati. Come quelli che campeggiano in questi giorni, significativa coincidenza di uno stato d'animo diffusissimo nel Paese, sulle copertine dei tre principali settimanali tedeschi: Der Spiegel, Stern, Quick. L'occupazione di Amburgo si trascina da quasi sei anni. Le case della discordia si trovano in faccia al porto della città anseatica, in quel quartiere di St. Pauli meglio noto per la sua florida industria del sesso, da qualche tempo un po' in crisi per la drammatica congiuntura dell'Aids. Il proprietario è una società immobiliare pubblica. La posizione delle otto case le rende molto appetite da gruppi immobiliari privati, che vorrebbero raderle al suolo per utilizzare al meglio i terreni, o almeno ristrutturarle in vista di usi più lucrosi. Questi progetti hanno contribuito a rafforzare la determinazione degli occupanti, che della Hafenstrasse hanno fatto il quartier generale del marginali tedeschi. Alfredo Venturi
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