Due aste miliardarie all'ombra della crisi

Due aste miliardarie all'ombra della crisi Due aste miliardarie all'ombra della crisi Diamanti e oro tastano il polso alla finanza intemazionale DAI. NOSTRO INVIATO ginevra — Crollo al minimi storici delle Borse Interri azionali, guerra monetarla con caduta In picchiata del dollaro, miliardi bruciati e patrimoni In dissesto, l'ombra del disastro finanziarlo del *39: In questo quadro di nervosismo che sfiora 11 panico, Ginevra mette sul tavolo un altro giro di carte. Secondo gii esperti, le aste del gioielli da supermiliardari che Sotheby's e Christie's batteranno oggi e domani assumono quest'anno un significato e un peso eccezionali: diventano banco di prova della tenuta oppure specchio della crisi profonda del aondo del capitale. Che faranno, In questa occasione, 1 grandi Vip intemazionali degli investimenti diversificati e delle speculazioni calibrate che spostano miliardi fiutando il vento? Saliranno alle stelle, spunteranno 11 minimo o resteranno invenduti 11 magnifico anello con diamante rosa a marquise (22,84 carati) o quello con rubino a taglio a cuscinetto ovale (22,86 carati), entrambi firmati da Harry Winston, o i due diamanti a pera cha partono da una stima di base di due milioni e 500-800 mila franchi svizzeri (circa due miliardi e mezzo di lire) che an dranno all'incanto stanotte da Sotheby's all'hotel Beau-Rlvage? Ci saranno 1 rilanci da capogiro domani notte da Christie's, all'hotel Rlchemond, per il bracciale gioiello d'importanza storica dell'Art Nouveau appartenuto alla grande Sarah Bernhardt (stima intorno ai 600 milioni di lire) e per gli orecchini pendenti con gocce di diamanti rispettivamente da 40,39 e 44,14 carati, che facevano parte del tesoro del Maharajah di Indore, noti In tutto 11 mondo e quotati come base intorno ai tre miliardi? GU esperti delle case d'asta internazionali sfoggiano un cauto ottimismo. Bruno Muheim, amministratore delegato della Sotheby's Italia, pur con un .è tutto da vedere», sostiene: 'La crisi non dovrebbe sfiorare i beni rifugio, cioè Ginevra. Il bracciale a forma di serpente appartenuto a Sarah Bernhardt. In oro e opale, fu realizzato nel 1899 da Georges Fouquet. E* stimato oltre seicento milioni di lire diamanti e gioielli d'alto livello. Subito dopo ti primo crack di Wall Street, la nostra asta a New York è andata benissimo: minima la percentuale d'Invenduto; pieno successo con II diamante "Porter Rhodes" di 54 carati acquistato a 3 milioni e mezzo di dollari che in quel momento resisteva in Italia a quota 1300 lire*. Concordi tutte le voci più importanti di Christie's, in continuo contatto tra loro, da Hans Nadelhoffer esperto di gioielli a Ginevra, a Francesco Alverà di Roma, a Francois Curiel di New York. Afferma, Infatti. Renato Diez dell'ufficio stampa: «Ci sono segnali positivi di un ritorno ai beni rifugio nell'attuale situazione congiunturale; ci si potrebbe anche attendere un miglioramento e una conferma del buon andamento del mercato: Anche Diez è pronto a citare come esemplo l'asta avvenuta a New York il 21 ottobre: -La caduta della Borsa non ha impedito un record internazionale con un diamante taglio a goccia da 64,83 carati battuto a 6 milioni e 380 mila dollari, circa 8 miliardi di lire: Ma proprio ieri sera Christie's non ha venduto una tabacchiera d'oro e smalto firmata Jean-Joseph Barrière. Parigi 1771, collezione del barone Rotschild, valu¬ tata centoclnquanta-duecentomila franchi svizzeri, circa centottanta milioni di lire, uno del suol lotti migliori tra le scatole d'oro. Primo soffio di bufera? Tuttavia, 1 giochi non sono ancora fatti, anche se l'investimento in gioielli non ha mal sostituito, almeno finora, quello azionarlo. Lo conferma la De Beers, società che controlla In pratica il mercato mondiale dei diamanti. 'Si tratta pur sempre soltanto di beni rifugio anche se il prezzo dei diamanti greggi ha avuto nell'86 un Incremento del 14,5 per cento e proprio lo scorso ottobre ha registrato un altro aumento del 10 per cento.. E Michael Orantham, direttore della Central selling organisation collegata alla De Beers, dichiara: «Certo, vi sarà qualcuno che si rivolgerà ai diamanti e proprio la piazza di New York ha lanciato segnali confortanti. Tuttavia, in questo modo si può soltanto integrare altre forme di investimento e può darsi che la recessione colpisca prima o poi arche questo mercato». Se nelle attuali tornate d'asta ginevrine si verificasse anche soltanto una stasi nel prezzi e nelle vendite (per non parlare di flessione), questa paura sarebbe già realtà. Simonetta Conti Christie's e Sotheby's a Ginevra