In tutta Europa regna l'orso

fra tuffa Europa regna l'arso Dalla City a Francoforte, a Parigi gli indici in picchiata fra tuffa Europa regna l'arso MILANO — In Europa regna l'orso. Sull'onda della crisi del dollaro, da Francoforte a Londra tutte le Borse europee hanno aperto la settimana In picchiata. Le contrattazioni alla mattina sono state dominate dalle preoccupazioni relative alla ripresa delle contrattazioni a programma computerizzato a Wall Street. • FRANCOFORTE — Seguendo 11 dollaro nella sua caduta a vite, i valori alla Borsa di Francoforte sono scesi vorticosamente, anche ieri, perdendo oltre 11 6%. E' stata la perdita più grave dopo quella del 7,1% del «funesto» 19 ottobre, il «lunedi nero». La Borsa tedesca è caduta ai minimi dell'anno. Gli investitori stranieri sono stati presi da apprensione per i forti ribassi di Londra e Tokyo, la caduta del dollaro e la ripresa delle contrattazioni su programmi computerizzati a Wall Street. «Gli stranieri — dicono gli operatori — non Intendono piti investire in Germania finché il dollaro resterà debole». • LONDRA — Netto ribasso anche alla City al termine di una giornata di scambi tranquilli dominata dalla persistente incertezza circa la direzione della politica finanziaria degli stati Uniti La chiusura è avvenuta pochi punti ai di sopra del livello più basso toccato dagli indici durante la seduta. L'indice Financial Times ha perso il 3,29% ed è sceso al di sotto di quota 1600 punti per la prima volta dal crollo della Borsa. Oli analisti parlavano di quota 1600 come di una soglia minima, da cui le azioni sarebbero rimbalzate. • PARIGI — La Borsa ha accusato una flessione dell'indice istantaneo del 3,6 per cento rispetto alla chiusura di venerdì. L'indice della Compagnia degli agenti di cambio (Cac) è passato da 299,9 di venerdì a 292,3 (-2,55%). Vendite particolarmente Insistenti sono state rilevate sul valori piti in vista, anche per l'offerta di detentori stranieri. Ieri iniziava in Borsa la trattazione della compagnia finanziaria di Suez, recentemente privatizzata. Nonostante la decisione governativa, a causa della crisi borsistica, di differire il pagamento di metà del prezzo delle azioni queste sono state scambiate a 281 franchi rispetto a un prezzo di sottoscrizione di 317. In apertura del mercato risultavano offerti quasi due milioni di titoli • ZURIGO — Anche a Zurigo le preoccupazioni sul futuro del dollaro e sugli effetti della riammissione delle contrattazioni programmate dal computer a Wall Street hanno provocato un crollo dei valori. L'indice Crédit Suisse ha perso il 4,20%. • GIE — Prosegue la polemica attorno al Gie (Gruppo imprese elettromeccaniche per lavori all'estero) tra Ansaldo (gruppo Iri-Finmeccanica) e Riva Calzoni da una parte e Franco Tosi dall'altra: ieri. In seguito a nuove prese di posizione della società Franco Tosi, l'Ansaldo e la Riva calzoni hanno diffuso una nota nella quale affermano che i patti stipulati a suo tempo per una gestione paritaria pubbliciprivati nel Ole si sono «risolti per inadempienza dello stesso Franco Tosi» e per la «modifica unilaterale» apportata dall'accordo raggiunto dalla Franco Tosi con la società italosvizzera Tibb. Questi fatti — aggiunge la nota — «saranno, se necessario, valutati nelle opportune sedi». v

Persone citate: Ansaldo, Franco Tosi