La «triplice alleanza» della Toscana

La «trìplice alleanza» della Toscana Qui il calcio è sempre in festa: incassi record a Pisa ed Empoli, da Firenze in ottomila a Cesena La «trìplice alleanza» della Toscana Una vittoria dei viola in Romagna sarebbe di grande utilità alle due squadre cugine impegnate nella lotta per la retrocessione (e viceversa) - La città medicea Impazzita per Eriksson - E Anconetani si bàtte ancora per i due punti con il Napoli FIRENZE — Pochi mesi fa tre sogni percorrevano le calde notti di una tranquilla estate toscana. A Castelnuovo Oarfagnana, Gaetano Salvemini interpretava le. stelle: mi riuscirà 11 miracolo di una vita? Saprò annullare cinque punti di penalizzazione, incollare questa squadra fatta di onesti ragazzetti di provincia fino a raggiungere la salvezza? La mattina si svegliava con l'amaro in bocca e tanta paura addosso. A Volterra, Giuseppe Materazzi ascoltava 1 fantasmi di un paese pieno di seduzioni e misteri, che gli sussurravano: saprai trasformarti in un allenatore di serie A? Saprai far dimenticare il sempre vincente Simoni? Saprai mantenere Pisa in serie A? Anche per lui un risveglio pieno di incertezze. A Castel del Piano, Sven Goran Eriksson si agitava mentre U suo sogno abbandonava la Toscana per raggiungere Roma, la sede deUa società glallorossa dove si sedeva davanti alla scrivania del presidente Viola che sentenziava: 11 campionato italiano è difficile, non c'è spazio per le rivincite. Poi l'estate è finita, cosi come 1 tre sogni. La contingenza del campionato regala solo notti bianche. Salvemini ha modificato tre volte la sua squadra, attingendo a tutti 1 mercati possibili ed ancora oggi si sveglia con l'amaro in bocca; Materazzi ha pagato scotti terribili prima di trovarsi uno spazio tutto suo. Eriksson lentamente sta dimenticando Roma, e non è poco. E questa domenica la «triplice» si allea. Empoli e Pisa si nasconderanno dietro i cavalli di irisia per bloccare i carri armati targati Roma e Juve; la Fiorentina agirà da lucido killer per inguaiare il Cesena. Insomma una mano lava l'altra. Salvemini e Materazzi cercheranno di interrompere la corsa della Roma (oggi con la Samp prima inseguitrice del Napoli) e tenere lontana la Juve (sempre pericolosissima e odiata dai fiorentini). Eriksson cercherà di ricambiare battendo U Cesena, per inguaiarlo e favorire i cugini dalla bassa classifica. E' il gioco delle parti. Francamente i tre club toscani non si sono mai odiati. Dopo il derby fra Empoli e Pisa (vinto in extremis dai nerazzurri) Anconetani e Materazzi consolarono Bini e Salvemini, in modo fraterno. Interessi contrapposti, ma solo fino a un certo pun¬ to. Tre squadre toscane in A vuol dire amplificare l'interesse calcio in questa regione. Domenica 1 tifosi deUe tre città investiranno oltre un miliardo nello spettacolo che tutti dicono in crisi. Pienone a Pisa (probabile 11 record d'incasso con quasi mezzo miliardo di lire), idem a Empoli (record già assicurato con 400 milioni), e ottomila (si, proprio ottomila) fiorentini invaderanno Cesena, contagiati dall'influenza stagionale: la «svedese». Interessi comuni a gestire una miniera (la regione) ricca di minerali preziosi e comunque tutta da scoprire. Immaginatevi una Fiorentina inseguitrìce del Napoli (dopo Cesena i viola potrebbero giocarsi il ruolo di seconda forza con la Sampdoria) e Pisa ed Empoli in corsa salvezza! Anconetani potrebbe aggiungere l'ultimo colpo. E' partito il suo reclamo per lo 0-2 con il Napoli. Un fascicolo meticolosamente predisposto da un gruppo di legali, casistiche, testimonianze, referti medici e una dose di incrollabile ottimismo. Certo la Juventus ha speso due volte di più di quanto abbiano fatto Fiorentina, Empoli e Pisa insieme. Certo i nerazzurri dovranno contrapporre Elliott a sua maestà Rush. L'Empoli sarà costretto a sperare in un Baldieri redivivo contro .la squadra che lo ha brutalmente scartato, opponendo al teutonico Voeller i suoi ragazzi di borgata. La Fiorentina deve invece conquistarsi una dote che ancora le manca: la continuità. Fino ad oggi è stata bella solo a momenti, intelligente ma con qualche caduta di stile. Una ragazzina con charme ma talvolta leggerina o assente. Ha giocato male ad Empoli e poi ha battuto l'Avellino, ha giocato male a Torino e poi ha surclassato U Pescara. Però è 11, ad un passo da Roma e Sampdoria, anche se Eriksson dice di puntare ad un campionato solo divertente. E poi non è vero quello che è, ma piuttosto quello che appare. Ed ai tifosi viola appare, dopo tanto tempo, la Fiorentina che volevano. Sono impazziti. E nei tifosi includiamo anche la medicea famiglia dei PonteUo. Solo loro potranno dilatare il sogno, fino a renderlo credibile nel tempo. Loro ed il messere che hanno scelto, Bareni, presidente in odore di prolungata conferma. Alessandro Rialti