L'avidità tradì il barbone d'oro

L'avidità tradì il barbone d'oro Rinviati a giudizio due coniugi: lo avrebbero derubato di 243 milioni L'avidità tradì il barbone d'oro Francesco Crimi, 64 anni, aveva accumulato una piccola fortuna chiedendo l'elemosina davanti alla Consolata - Una funzionarla delle Poste e il marito l'avrebbero raggirato promettendo interessi del 27% Era cosi avaro e avido che e stato un gioco raggirarlo e portargli via le ricchezze accumulate, chiedendo l'elemosina sui gradini della Consolata. Un gioco che ha fruttato a Graziella Bologna, 42 anni, blonda funzionarla delle Poste, e al marito Piero Bertoli, cinquantenne, 243 milioni sottratti a Francesco Crimi, 11 barbone di 64 anni diventato ricco allungando il piattino ai fedeli. Marito e moglie saranno processati per circonvenzione d'incapace, mentre per Francesco Crimi è finita ancora peggio: oltre ad essere stato scacciato dal Santuario, è stato anche aggredito in casa, una stamberga a Villastellone, picchiato a sangue e rapinato da alcuni .colleghi, inferociti: 'Prima facevi il prepotente per avere il posto migliore della città e adesso ci hai anche rovinato perché la gente crede che siamo tutti milionari.. In effetti, a portare alla luce la sorprendente vicenda è stato proprio Francesco Grimi che, nel dicembre scorso, accompagnato dall'avv. Capelletto, presento un esposto alla procura della Repubblica per denunciare Graziella Bologna e il marito. L'indagine, condotta dal giudice istruttore Paola Trovati, ha accertato che donna e barbone si conoscono nel luglio dell'88 quando Francesco Crimi si presenta, con un assegno circolare di 100 milioni, all'Ufficio postale di Porta Nuova dove lavora la donna, per investirli in buoni fruttiferi. Secondo l'accusa, è 11 che Graziella Bologna escogita 11 raggiro. Con la scusa di perfezionare la pratica d'investimento, la donna Invita Francesco Crimi nel suo alloggio di via Ormea 40 e gli racconta che il marito, «direttore di un'agenzia dei Monti dei Paschi di Siena gode di un tasso d'interesse del 27 per cento». La frottola fa breccia nella diffidenza del barbone -la cui golosità di lucro — ha scritto il prof. Zanalda che ha sottoposto 11 Crimi a perizia psichiatrica — Io rende vulnerabile dinanzi alla prospettiva di appetibili guadagni». E, infatti, pochi giorni dopo il barbone, accompagnato da Graziella Bologna, apre un conto al Monte del Paschi di Siena. Al direttore, Luigi Corbani, la donna — parlandogli In un orecchio per mostrare confidenza e, allo stesso tempo, lasciare all'oscuro il Crimi di ciò che realmente dice al •marito» — spiega che è intenzione dell'amico trasferire ogni suo bene sul nuovo conto corrente per sottrarli ai familiari con 1 quali non va più d'accordo. n resto è facile: invece di versare sul nuovo conto 1 cospicui assegni che le consegna 11 Crimi, Graziella Bologna se li gira su quello suo e del marito, dandosi poi a spese folli in tappeti, gioielli, abiti e anche un'auto. Francesco Crimi 6 tenuto buono facendogli vedere distinte di versamento falsificate. La donna, assistita dall'aw. Geo Dal Fiume, si è difesa sostenendo che era il barbone, con il quale era nata anche una relazione, a farle tanti regali. Ad aprire gli occhi al barbone fu 11 direttore della banca Insospettito dall'Incessante e cospicuo flusso di denaro dal conto del Crimi a quello della Bologna, b. min.

Luoghi citati: Siena, Villastellone