Possono decidere gli astensionisti

Possono decidere gli astensionisti Possono decidere gli astensionisti ROMA — n risultato più atteso della prima giornata della consultazione popolare riguarda la percentuale del votanti. I cinque referendum sul nucleare, sulla commissione Inquirente e sulla responsabilità civile del giudice saranno validi (e abrogheranno quindi le rispettive leggi in caso di affermazione del si) se alle urne si recherà la maggioranza degli aventi diritto al voto (il 50% più 1). Un quorum stabilito d: ila Costituzione, e che nelle precedenti quattro occasioni è stato sempre superato di domenica. Nell'ultimo referendum sulla contingenza, svoltosi il 9 giugno '85, dieci milioni di cittadini disertarono le urne. E un altro milione votò scheda bianca o scrisse frasi Irriguardose. Gli undici milioni di elettori, pari al 24,6% degli aventi diritto al voto, che due anni fa non risposero «si» o «no» al quesito proposto da dp furono decisivi sul risultato finale, perché i «no» prevalsero sul «si» con uno scarto di 2 milioni 923 mila 833 voti, pari al 4,4%. Insomma il referendum sulla contingenza fu bocciato anche grazie agli astensionisti. E' ciò che si ripeterà anche oggi? A mezzanotte, cioè un paio d'ore dopo la chiusura dei seggi, si conoscerà il primo verdetto di questa consultazione popolare. Per l'eventuale vittoria dei «si» occorre che almeno 22 milion' 896 mila 217 cittadini depongano nell'urna le cinque schede colorate (verde, azzurra, grigia, gialla e arancione) e che la maggioranza dei votanti sia favorevole all'abrogazione delle norme sotto accusa. C'è Incertezza e mal come questa volta l'attenzione degli osservatori è incentrata sull'affluenza ai seggi. Oltre a fattori tecnici (difficoltà obiettive a comprendere 1 quesiti, incognita sugli effetti pratici dell'eventuale vittoria del «si») potrebbero influenzare negativamente gli elettori anche le condizioni meteorologiche. Ma si possono disertare le urne senza incorrere in alcuna sanzione? L'interrogativo era tornato alla ribalta dopo che il pretore di Roma Antonio Mastello aveva rimesso in discussione la legittimità del nonvoto: in applicazione dell'articolo 75 del testo unico della legge elettorale del '57 aveva fatto affiggere un manifesto invitando gli scrutatori e i rappresentanti di lista ad assistere alla compilazione di un estratto delle liste «in cui sono elencati gli elettori che non hanno votato: Ma ieri il sottosegretario all'Interno Valdo Spini ha tranquillizzato 1 cittadini esitanti: in base all'articolo 75 della Costituzione possono astenersi dal voto senza rischiare alcuna sanzione. In proposito, il Viminale ha già impartito precise Istruzioni ai presidenti di seggio per consentire all'elettore di ritirare anche una sola scheda colorata e rifiutare le altre, come è già avvenuto per 1 due referendum del '78 e per i cinque dell'81. Le schede bianche e quelle nulle saranno Invece computate tra i votanti e potrebbero essere decisive per il quorum. L'elettore avrà quindi piena libertà di scelta: restare a casa oppure recarsi alle urne astenendosi solo su alcuni dei referendum e votare gli altri. In entrambi 1 casi sarà incluso tra 1 non votanti. Non è invece consentito votare in due riprese, cioè tornare al seggio dopo aver dichiarato l'astensione su uno o più quesiti La battaglia a favore dell'astensionismo, cioè per far mancare il quorum del 50,1% degli elettori necessario per la validità dell'eventuale vittoria dei «si», e stata condotta dall'Azione Cattolica, dal Movimento cristiano dei lavoratori, dal Mille (un'associazione politica moderata, di matrice cattolica, ma aperta ai laici), dal gesuiti, da padre Sorge, nonché da-intellettuali, giornalisti e deputati di vari gruppi. Pierini:. Franz

Persone citate: Antonio Mastello, Pierini, Valdo Spini

Luoghi citati: Roma