«Sul Colibrì impazzito l'allarme suonò 6 volte»

«Sul Colibrì impazzito l'allanne suonò 6 volte» «Sul Colibrì impazzito l'allanne suonò 6 volte» Il Registro aereo francese ricostruisce la tragedia PARIGI — E Registro aeronautico francese ha ricostruito nel dettagli la sciagura di Conca di Orezzo, dopo l'analisi delle informazioni attualmente disponibili in base alla decodificazione delle scatole nere, quindi ha inviato il telex agli enti aeronautici dei Paesi le cui compagnie volano con Atr 42. Ecco la ricostruzione fatta dai francesi. Il decollo. L'aereo è decollato con un peso di 15.700 chili da Milano per Colonia, per un volo su terreno montuoso con previsione di condizioni di formazione di ghiaccio. L'equipaggio ha identificato formazione di ghiaccio in aumento. La salita si svolgeva a una velocità costante di 132 nodi (244 km/h) con il pilota automatico inserito. Questa velocità è di 13 nodi (24 km/h) inferiore alla velocità minima richiesta nel manuale di volo certificato per queste condizioni e di 16 nodi (29.8 km/h) inferiore a quella raccomandata nel manuale operativo (Fcom) del costruttore. L'emergenza. Al livello di 16.000 piedi (5.249 metri) l'Atr incontrava condizioni eccezionali di aumento di ghiaccio, il pilota riduceva leggermente la velocità Immediatamente l'aereo si è trovato in una prima, improvvisa scivolata d'ala laterale. Il pilota ha controvirato. L'indicatore automatico di stallo è entrato in funzione per la prima volta. Apparentemente l'equipaggio non si è reso copto, delle condir zioni di stallo, nonostante il primo segnale acustico e gli altri cinque che sono seguiti per una durata di nove secondi, e nonostante che lo «stick pusher» (il dispositivo antistallo che fa abbassare il muso dell'aereo) fosse entrato in azione per tre volte. Sono state osservate ulteriori oscillazioni d'ala La sciagura. Durante tutti questi movimenti del velivolo, il pilota manteneva i timoni di profondità in posizione di salita. Dopo che il comando del regolatore del timoni di profondità è stato per tre volte azionato verso U basso, i timoni tornavano in posizione di discesa. Tutte queste manovre, dopo aver accentuato lo stallo, facevano uscire l'aereo fuori dallo stallo, con un assetto di discesa talmente ripida che conduceva al fatale aumento di velocità oltre i limiti consentiti dal Colibrì. Di qui la caduta. Le conclusioni Su questa base la direzione generale dell'aviazione civile francese ha precisato: •Non c'è evidenza, a questo punto delle indagini, che l'Atr 42 non abbia rispettato i requisiti previsti dal certificato di navigabilità.. C'è però il rischio «di uno insufficiente comprensione da parte degli equipaggi del comportamento di qualche aereo in severe condizioni di ghiaccio.. I provvedimenti. Le autorità francesi hanno aggiunto: «C'è perciò il pericolo che non siano applicate le procedure appropriate per prevenire la perdita di controllo o per riacquistarlo.. La direzione generale dell'aviazione civile francese ha preso i seguenti provvedimenti: è stato chiesto alla società Aérospatiale di rivedere il suo materiale informativo per gli equipaggi. * "Alle 'compagnie 'aeree francesi è stato richiesto di rivedere al più presto possibile le informazioni date agli equipaggi e di assicurarsi che siano state comprese. Ulteriori provvedimenti potranno essere adottati qualora gli stessi problemi venissero riscontrati su altri tipi di aereo' r.cri.

Luoghi citati: Colonia, Milano, Parigi