In stallo l'inchiesta sull'Atr di Gianni Bisio

In stello l'inchiesta sull'Air A 23 giorni dall'incidente poche certezze sulla sicurezza dell'aereo In stello l'inchiesta sull'Air Le troppe polemiche hanno creato un girotondo di perplessità - In discussione rimpianto antighiaccio, la completezza del manuale di volo e l'addestramento dei piloti - Il progetto Colibrì rischia il declino n ^pasticciaccio brutto» dell'Atr 42 è in fase di «stollo». Siamo cioè a un momento delicato dal quale si può uscire ritornando a volare, sia pure dopo una •picchiata controllata-, In altre parole uscendo dal punto morto delle polemiche. E cioè apportando modifiche alla mn/yhiim, se so no necessarie, o migliorando i manuali d'impiego e l'addestramento degli equipaggi. Oppure siamo all'istante che — se il pilota non agisce secondo le tecniche del manuale — è l'ultimo prima della caduta, cioè del declino inevitabile di un progetto, quello del Colibrì Di certo la situazione di conflitto esistente tra 1 molti .attori, che hanno operato dopo la sciagura di Conca di Orezzo, non fa intravedere un'uscita elegante dall'impasse. Mancano a tutt'oggi, almeno in Italia, certezze sull'Impiego del mezzo e sui margini di sicurezza in condizioni critiche, certezze cui tutti possano fare riferimento in modo indiscutibile. I piloti restano perplessi sia sul parere favorevole espresso dal Registro aeronautico italiano, sia sulla po¬ sizione presa di conseguenza — e molto rapidamente — dal ministro del Trasporti: ed entrambi 1 sindacati, Anpac e Appi, spesso in contrasto, su questo punto concordano. Anche la ricostruzione del Registro francese, che assolve del tutto 1 costruttori, non mancherà di provocare perplessità L'Ati, proprietaria del 5 Atr 42 fratelli di quello precipitato 11 15 ottobre, continua a mantenere a terra 1 suoi Colibrì, rinunciando a centinaia di milioni. Solo l'Aeritalla, che con l'Aerospatiale ha progettato e oggi costruisce il discusso velivolo, esprime soddisfazione per il .ria., peraltro inascoltato, del ministro. E ha ragione di essere contenta se si pensa al tunnel di incertezza e di interrogativi in cui è entrato da 22 giorni, cioè dal momento della sciagura, il programma di lavoro Italo-francese che, almeno per coprire le spese di progettazione del Colibrì, deve venderne ancora 220-230 esemplari. Di certo molti elementi sono stati messi in discussione dopo la sciagura: l'aereo, rimpianto antighiaccio, il manuale (con le 20 pagine aggiunte), 11 sistema di aggiornarlo (con più o meno urgenza), l'addestramento del piloti, la loro confidenza con il ghiaccio e 11 volo a elica, l'impiego dell'Atr 42 su tratte lunghe e transalpine. Un barlume di luce è venuto Ieri dalla notizia che domani verrà inaugurata, come previsto dopo un primo rinvio, la nuova linea aerea Firenze-Monaco, gestita dalla Lufhansa con un Atr 42 noleggiato dalla Nuerberger Fludgienst. compagnia regionale tedesca specializzata in voli a corto raggio. Questo avviene, precisa un comunicato, perché -sono «tori chiariti tutti gli aspetti operativi per l'aeronavigabilità deWAtr 42.. Segno, questo, che qualcosa doveva essere comunque chiarito. In ogni caso si usa un Atr 42 su una tratta relativamente lunga che passa sopra le Alpi e questo da parte di una compagnia che ha sempre dimostrato di essere poco propensa a compromessi sull'impiego delle macchine. Quel che oggi appare più grave, dopo 11 fatto in sé luttuoso delle 37 vittime della sciagura, è 11 girotondo italiano di perplessità ed incertezze, la scoperta di smagliature nel sistema che deve presiedere alla sicurezza del volo. Il Rai certifica, ma l'Ati (come dire famiglia Alitalia) non ci crede molto se prende tempo e 1 piloti, utenti primi delle macchine volanti storcono il naso non convinti. D'altra parte la Direzione generale dell'aviazione civile francese ha ieri invitato l'Aerospatiale a sensibilizzare le compagnie aeree perché vengano •meglio comprese* le istruzioni del manuale di volo, in particolare in condizioni meteorologiche in cui può verificarsi la formazione di ghiaccio. Questa sensibilizzazione va fatta a partire dai documenti esistenti.' eventualmente con l'ausilio di sussidi audiovisivi. In sostanza è un invito a •leggere meglio: diretto soprattutto — dice la nota dell'Aviazione civile francese — • al personale delle piccole compagnie, il cui livello di formazione non è sempre paragonabile a quello delle grandi». Ma l'Ati è fra le grandi o le piccole? Gianni Bisio

Persone citate: Appi

Luoghi citati: Firenze, Italia, Monaco