Carceri, primi interrogatori «Risultati, non formalismi»

Carceri, primi interrogatori «Risultati, non formalismi» Dal giudice il segretario di Nicolazzi e il direttore del ministero Carceri, primi interrogatori «Risultati, non formalismi» I due testimoni: «I nostri costi di costruzione sono allineati a quelli europei» ROMA — •Bisogna convincersi che la spesa pubblica non si fa con i formalismi, ma in base al risultato. Abbiamo dei costi allineati a quelli europei e Quindi bisogna avere il coraggio di verificare il risultato*: paltò belge e cappello in mano, Gabriele Di Palma difende le scelte fatte, con 11 suo consenso, dall'ex ministro del Lavori pubblici Franco Nicolazzi. E' appena uscito dall'ufficio del sostituto procuratore Orazio Savia: 11 colloquio è durato un'ora buona. Il magistrato ha iniziato da tempo un'indagine preliminare per vedere se ricorrano estremi di reato nella scelta fatta dall'ex ministro di affidare senza concorso a tredici ditte private i progetti di massima per la costruzione di altrettante nuove carceri. Prima di Di Palma, direttore generale per l'edilizia del ministero dei Lavori pubblici e per breve tempo capo di gabinetto dell'attuale responsabile del dicastero, Emilio De Rose, 11 magistrato aveva ascoltato, sempre In qualità di testimone, Luigi Terzoli, segretario particolare di Franco Nicolazzi. Tersoli si è intrattenuto con il giudice pochi minuti: lui, ha spiegato al sostituto Orazio Savia, non aveva nessuna veste ufficiale per influire nella scelta delle ditte. Si è sempre limitato a passare ad altri gli ordini del ministro o a tenere aggiornato il segretario del partito sullo sviluppo della situazione. L'Interrogatorio di DI Palma, invece, ha permesso al magistrato di ricostruire, sulla base anche dei documenti fatti sequestrare al ministero dalla Guardia di Finanza, i punti principali della vicenda. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di marzo della deci¬ sione del governo di costruire 13 nuove carceri, il ministro firma il 15 aprile, quattro giorni prima delle dimissioni del governo Craxi, una lettera di intenti che viene spedita ai titolari di tredici ditte edili. Si chiede loro un progetto di massima senza che ciò possa costituire impegno da parte del ministero. Nicolazzi agisce in prima persona, senza chiedere il parere del ministero di Grazia e Giustizia, che pure è l'organo committente, e senza ricorrere all'asta pubblica: una legge votata durante il periodo dell'emergenza consente di agire in regime di segretezza nella progettazione e costruzione di nuove carceri. Poco più tardi però arriva 11 parere del Guardasigilli, che consiglia di rivolgersi ad una unica ditta anziché a tredici, tanti quanti sono 1 penitenziari da co- struire. Ma quando giunge la nota del ministero della Giustizia Nicolazzi ha già abbandonato il dicastero di Porta Pia e al suo posto si è insediato Giuseppe Zamber- . letti, ministro del Lavori pubblici per tre mesi nel governo Fanfani. Ed è proprio Zamberlettl ad affidare la questione al Consiglio di Stato. Non capisce, il neoministro, a cosa si riferisca la nota del ministero di Grazia e Giustizia. Approfondisce la questione e si trova dinanzi alla lettera inviata ai tredici privati. Nicolazzi ha seguito l'iter giusto oppure no? La questione viene affidata al Consiglio di Stato che giudicherà il comportamento di Nicolazzi irregolare ma sanabile, se ci sarà l'assenso del Guardasigilli. Ma il nuovo ministro della Giustizia,. Giuliano Vassalli, non ne vuol sapere e al successore. di Zamberlettl ai Lavori pubblici, 11 socialdemocratico Emilio De Rose, non rimane che Invalidare tutto. La commissione alle tredici ditte viene dunque bloccata, ma non l'inchiesta giudiziaria. Dopo aver fatto sequestrare documenti nella sede del ministero del Lavori pubblici, 11 giudice ha interrogato ieri gli uomini che all'epoca furono 1 più vicini a Nicolazzi. Il sostituto Savia, ora, si prenderà una pausa di riflessione prima di decidere se archiviare o se procedere nell'Inchiesta vera e propria. In quest'ultimo caso 11 giudice dovrà anche stabilire se ascoltare lo stesso ex ministro Nicolazzi come te- . stimone o se invece inviare tutto alla commissione Inquirente con una ipotesi di reato. Oltre a voler verificare se siano stati commessi reati nell'anomala procedura seguita dal ministro e dal massimi responsabili della pubblica amministrazione, il magistrato prend siderazione anche possibili pagamenti di <tan-1 genti al fine di favorire l'assegnazione dei lavori, r. con.

Luoghi citati: Roma