Wall Street resiste

Wall Stremi resiste Wall Stremi resiste Tasso di cambio dollaro'inarco medie annuali • 1950/1987 essi previsto era troppo superiore al taglio della spesa pubblica. Ieri però sono emersi altri motivi di sfiducia. Le tre grandi case automobilistiche, la General Motors, la Ford e la Crysler. hanno detto di aver subito un calo delle vendite delle vetture a ottobre, a causa del lunedi nero. In un sondaggio d'opinione, il Los Angeles Times ha accertato inoltre che il 31 per cento degli americani limiterà gli acquisti nel mesi a venire e che il 52 per cento prevede un ristagno o una recessione e quindi accrescerà i risparmi. Si delinea cosi una ritirata del consumi che potrebbe avere gravi ripercussioni sull'economia, a meno che 11 dollaro e Wall Street non la prevengano stabilizzandosi. Jack Becker, uno dei più noti agenti di Wall Street, ha commentato che se il congresso e il governo non troveranno un compromesso nei prossimi giorni prima della fine del mese riesploderà la crisi della Borsa. Tra gli economisti, la politica del rinvio del potere esecutivo e di quello legislativo, e la politica di difesa del mercato azionario e di negligenza di quello monetario della Riserva Federale incominciano a suscitare aspre critiche. Charles Shultze, che fu consigliere economico dei presidenti Johnson e Carter, ha ammonito che la massiccia immissione di liquidità e 11 ribasso degli interessi in corso negli Usa provocheranno-l'inflazione. -Non illudiamoci che il peggio. <<9 passato, lia-aggiun'toY''f ' ' e. c~ WASHINGTON — I cambi continuano a fluttuare; la stabilita, raggiunta con il Louvre, sembra ormai finita. La rottura tra Washington e Bonn, che i Sette cercano di superare in fretta, ha spinto ieri la moneta Usa al minimi dalla fine della seconda guerra mondiale, 138 yen netti e 1.705 marchi D declino non pare per ora arrestablle: sono latitanti Infatti sia 11 governo sia le autorità monetarie. Miracolosamente, la Borsa ha resistito: a Wall Street, dopo una serie di frenetici alti e bassi, l'indice Dow Jones dei titoli industriali ha chiuso In perdita di circa 18 punti, scendendo sotto quota 1950. Oli operatori si sono aggrappati alla speranza che il deprezzamento del dollaro consenta un aumento delle esportazioni e quindi una riduzione del deficit della bilancia commerciale. Dopo l'euforia della scorsa settimana, quando le banche centrali del Sette erano intervenute in difesa della valuta americana e la Borsa aveva registrato quattro sedute consecutive in attivo, un profondo allarme è tornato nella finanza e nella politica. Alla sua radice vi è l'incapacità dell'amministrazione e del congresso di concordare un taglio adeguato del deficit del bilancio. I democratici hanno ieri accusato Reagan di aver respinto una proposta di ridurre il disavanzo di oltre 30 miliardi di dollari, tra il 15 e il 20 per cento del bilancio di previsione *87-*88. Il presidente ha ribattuto di essere stato costretto a ' farlo perché l'Incremento delle tasse dà

Persone citate: Jack Becker, Johnson, Reagan

Luoghi citati: Bonn, Washington