Le monete guardano a Bonn

12 12 te monete guardano a Bonn La Germania sdrammatizza lo scontro con gli Usa - Tokyo contraria a un nuovo vertice a Sette - La vanita Usa ai mimmi in Giappone Un'altra giornata di nervosismo sui mercati, oggi decide la Bundesbank Anche Londra ribassa i tassi DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Per un giorno la tempesta valutaria si è attenuata un poco in Europa, dopo che in Giappone aveva continuato ad infuriare con un nuovo minimo storico del dollaro sullo yen. La lira è riuscita a recuperare qualche frazione sul marco. E' un'attesa nervosa che blocca i mercati, in vista della riunione di oggi della Bundesbank, la banca centrale tedesca. Ieri l'Inghilterra, dopo l'Olanda, ha abbassato 1 tassi di interesse. Una mossa analoga da parte della Germania alleggerirebbe di molto la tensione sui mercati. Ieri un cenno distensivo e venuto dal ministro delle Finanze tedesco-federale, Gerhard Stoltenberg, che riconosce al governo americano «una chiara volontà di stabilizzare il dollaro-. Ma una lotta sembra in corso all'interno della banca centrale tedesca: può un Paese, che ha un posto nell'economia mondiale quale ha la Germania, porre la propria stabilita monetaria innanzi a tutto pur con un tasso di crescita appena deU'1,75%. con 1*8.3% di disoccupati e con un'Inflazione irrilevante? Per i duri dell'ala monetarista, incuranti delle ripercussioni internazionali, ha parlato ieri uno del membri del consiglio, il presidente della Banca centrale di Baviera Lothar Mueller, e ha addirittura rialzato 11 tiro. Ha chiesto di abbassare gli obiettivi di crescita della me :ietà per il 1988: ■/ tassi tedeschi sono già tra i più bassi del mondo — dice Mueller — e la difesa della stabilità dei prezzi va privilegiàtd Yispim'a ^aelWdei uurtdietaktìtbvrn oJivm i\ Stoltenberg ' parteciperà Queste le previsioni Ocse per i sette grandi In tabella gli Indicatori dell'economi* intemazionale ed italiana, elaborati dall'Oca* prezzi TA8SO disavanzo BILANCIA COMM. al CON8UMO DID1SOCCDP. FI8CALE/pnl MLD DOLLARI 1988 1989 1968 1989 1988 1989 1988 1989 StatiTJnitl 4£0 4.75 5,7$ 530 — 2,4 — V —13W —1*7,5 Giappone 1,75 M5 M0 3,00 - 1,1 - 0,9 9W 98,6 Germ. Fed. 2,00 ZJ00 8,00 8,25 - Zfi — 2,1 58,7 554 Francla 3,00 2,75 11,00 1L50 — 2,7 — 2,4 — 9,0 —10* Regno Unito 4*5 4,75 10*0 10*0 — 24 —1* — 17* —19* Italia 5*5 4,75 11*0 11*5 —10* —10* — 3,4 — 5* Canada 4*5 4*0 8*0 8*5 —44—3* 11,1 11,8 oggi alla riunione quindicinale del consiglio direttivo della Bundesbank: benché ciò avvenga di rado, non comporta di per sé che vengano prese importanti decisioni. Nelle previsioni della viglila, un ribasso del tasso di sconto (che è al 3%) e del tasso .Lombard. (5%) vengono dati per poco probabili; invece potrebbe essere deciso (e non comunicato oggi, pero) un ribasso del tassi di finanziamento a breve sul mercato monetario. Stoltenberg dichiara di essere reduce da •intensi e continua contatti con il collega americano, James Baker, e con il presidente della Federai Reserve (la banca centrale statunitense), Alan Greenspan; vuole accantonare le recenti asprezze e sostiene che è ripresa una .collaborazione costruttiva» tra i grandi Paesi. Per la stabilizzazione del dollaro, di fatto, si è espresso un sottosegretario statunitense, Robert Ortner, durante una visita in Svizzera: •/I dollaro dovrebbe stabilizzarsi sul livello attuale, 1,70 marchi: se scendesse di più l'effetto positivo sulla bilancia commerciale americana verrebbe annullato dalla maggiore inflazione interna». Ieri la Bundesbank ha compiuto sul mercato di Francoforte un consistente intervento a sostegno del dollaro, vendendo 100,6 milioni di marchi La moneta americana è riuscita solo a guadagnare qualche frazione rispetto al minimo storico di venerdì, 1,7050 marchi fermandosi a 1,7090. Qualche ora prima a Tokyo un intervento forte della Banca del Giappone non aveva invece impedito che il dollaro scendesse a 137*5 yen, nuovo minimo degli ultimi 40 anni. I giapponesi restano scettici, n ministro delle Finanze, Kilchi Miyazawa, ha detto che marmai il calo del dollaro è tale da influire negativamente sull'economia nipponica: n governo di Tokyo resta contrario a un nuovo vertice del sette Paesi industrializzati (Q-7) prima che gli Stati Uniti abbiano preso provvedimenti concreti per ridurre il loro deficit di bilancio. Nella momentanea tregua tra dollaro e marco, e con le maggiori tensioni in Europa sempre dirette sul franco francese, la lira ha potuto leggermente recuperare su tutte le valute. Cosi, il cambio lira-marco è sceso dal massimo storico di 740* a 738,095 senza alcun intervento della Banca d'Italia almeno sul mercato ufficiale, il dollaro è stato fissato a 1281.05. il franco francese,a E18#l-.- la sterlina inglese a 2205,88, il franco svizzero-a 895,52. r. r.

Persone citate: Alan Greenspan, Gerhard Stoltenberg, James Baker, Lombard, Miyazawa, Mueller, Robert Ortner, Stoltenberg