« Ti taglio un orecchio bevi un po' di grappa»

« Ti taglio un orecchio bevi un po'di grappa» Processo a Latina per il rapimento Bulgari « Ti taglio un orecchio bevi un po'di grappa» Giorgio Calissoni ricorda l'amputazione subita 4 anni fa in aula) hanno consentito a tutti gli altri di uscire di carcere per decorrenza termini. Poteva uscire anche il dentista: ma ha detto di non avere 1 50 milioni di cauzione richiesti dal tribunale per la sua libertà. Orunesu è il personaggio principale, l'intellettuale di questa équipe di pastori sardi che nega tutto. Anche l'evidenza. E pure il dentista dice di non sapere mente del sequestro. I soldi trovati nel garage, dice, non erano cosa sua. La pistola (una P38 rubata a Franco Calissoni, padre di Giorgio e marito di Anna durante il violento sequestro dei due davanti alla villa di famiglia ad Agro, Aprìlia) neppure. E nemmeno la copia della rivendicazione del rapimento e con la richiesta del riscatto, firmata con un depistante "Comunisti d'attacco", trovata in un volume della sua enciclopedia medica, lo ha costretto a confessare. Nego di aver commesso qualsiasi reato., ha ripetuto ieri in tribunale Orunesu, chiedendo poi di essere messo a confronto con altri Imputati, ieri assenti. Claudio Cadimi, Innanzitutto, fratello di quel Gianni Cadimi di Mamoiada, latitante, che sarebbe oggi uno del più feroci banditi sardi in libera circolazione. Claudio venne arrestato al Terminillo con una pistola un altro documento del Mas. Forse è 11 "Riccardo" che condusse con dura perizia la trattativa telefonica per la liberazione del due Bulgari. Accanto a Riccardo c'erano "Francesco" e "Walter", altri due nomi di battaglia (scelti, si dice, in ricordo del brigatisti Walter Alasia e Riccardo Dura, morti in scontri a fuoco con i carabinieri, e di Francesco Lorusso, lo studente di Lotta Continua colpito nel '77 da un prolettile sparato dai carabinieri durante una manifestazione a Bologna) dietro cui si sarebbero celati Salvatore Cavada e Angelo Giuliano Carzedda. Un confuso mix di banditismo e terrorismo sardista che tutti 11 lega anche nell'inchiesta sul Mas che sta conducendo a Nuoro il giudice istruttore Vito Morra. Nella capitale della Barbagia il 16 febbraio 1984 vennero arrestati altri due, Antonino Virdis e Cosimo Pira. Avevano 160 milioni del riscatto Bulgari. La prima udienza del processo ieri mattina si è c<»»upiata,jnejje solite ec-, cezionl preliminari. Di gran carriera il presidente Domenico Colaluta (che andrà in pensione il 20 novembre e, pena la nullità del dibattimento, entro quella data deve concludere il processo) ha interrogato gli imputati presenti. 'Conferma quello che ha detto in istruttoria?.. E tutti hanno risposto: confermo. E cioè: neghiamo tutto. Si riprende domani. Cesare Martinetti DAL NOSTRO INVIATO LATINA — Adesso quasi ci ride su. «Sono passati quattro anni». L'orecchio glielo hanno rifatto in California. Quattro operazioni, mesi di ospedale, un po' di dolore, la paura di rimanere mutilato. «SI, mi fecero bere un po' di grappa. "Su filu e ferra'? Non ricordo, sa in quei momenti non sono stato II a pensare che grappa mi facci/ano bere. Ne ho mandato giù un sorso. Loro insistevano perché ne bevessi di più. Ale lo avevano detto: ti tagliamo l'orecchio. L'hanno fatto. Dolore? Sì, acutissimo, subito. Ma è durato poco. Forse un minuto. Poi più niente. I medici mi hanno spiegato che la cartilagine si ritira subito». E' in mezzo all'aula Gior glo Calissoni, 21 anni, in faccia ai suoi mutilatori confusi nella confusione del processo. Con la mamma Anna Bulgari della celebrata dinastia di gioie! iteri, venne rapito la sera del 19 novembre 1983. Trentacinque giorni sotto una tenda, 11 taglio dell'orecchio (poi inviato in busta alla famiglia per sollecitare il pagamento) come fece la 'ndrangheta a Paul Getty junior, quattro miliardi di riscatto, la liberazione poche ore prima del la mezzanotte del Natale 1983. Ieri il tribunale di Latina ha aperto 11 processo con tro i sequestratori. Pastori e riciclatori sardi in odore di quello pseudoterrorismo sardista che sotto la sigla del Mas, movimento armato sardo, ha sequestrato e ucciso. Tutta la banda, si dice, è finita alla sbarra. La gran parte del denaro, però, come spesso accade nel sequestri di persona, «Poca roba», conferma lpf stesso Giorgio Calissoni All'Incirca mezzo miliardo. Duecentonovantacinque milioni furono trovati Foligno, nel garage del dentista Mauro Orunesu, 37 anni, di Bini, Nuoro, Con Salvatore Cavada, 33 anni, anche lui di Eitti, presunto carceriere dei due Bulgari, è l'unico rimasto in carcere della banda I tempi lunghi del processo (quattro anni per arrivare