Medicine solo per la malaria con i tagli proposti in Senato di Bruno Ghibaudi

Medicine solo per la malaria con i tagli proposti in Senato Il nuovo prontuario passerebbe da 7 mila a 700 farmaci Medicine solo per la malaria con i tagli proposti in Senato Salvate cure da Paese tropicale - Escluse quelle per colesterolo, tumori e reumatismi ROMA — Se il «taglio» al prontuario di medicina rimanesse come l'ha proposto la commissione Bilancio del Senato, passando da oltre 7 mila a circa 700 specialità, sarebbero erogati gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale farmaci nati in gran parte per 1 Paesi tropicali e del Terzo Mondo. Le polemiche sulla decisione continuano. E dopo che il ministro della Sanità Carlo Donat-Cattln ha stigmatizzato l'operato della commissione definendola «una posizione di pseudo rigore e di evidente anarchismo, adottata con stupefacente superficialitàviene innanzitutto da chiedersi come abbia potuto maturare la decisione, di adottare per l'Italia una lista di farmaci rhe alcuni anni fa l'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, si era limitata a suggerire ai Paesi del Terzo Mondo. La decisione è scaturita dopo pochi minuti di discussione, alla quale non ha neppure partecipato 11 senatore socialista Forte, che pure avrebbe la paternità della proposta. Dal verbali emerge che alla riunione hanno partecipato senatori di varia competenza professionale (un economista, due avvocati, un pensionato, un impiegato, un sindacalista, un giornalista, un ricercatore economico, un professore universitario, un insegnante di liceo, un laureato in lettere e un direttore amministrativo di Usi): nessun medico, nessun farmacista o altro laureato in professioni sanitarie. Nella lista Oms c'è un elenco di 220 farmaci essenziali e vaccini, definiti «salvavita» perché nel caso specifico erano stati indicati come fondamentali per contenere — in prima fase — le patologie del Paesi in via di sviluppo, La lista Oms contiene In¬ fatti farmaci contro la lebbra, la malaria, la tubercolosi, la malattia del sonno, la fllariosi, la verminosi, tutte malattie praticamente scomparse dal nostro Paese. In compenso non ci sarebbero 1 farmaci per le malattie del progresso, come l'ulcera, le cardiopatiti, per le malattie nervose e mentali Ma non prevede gli antibiotici della terza generazione (per la terapia antibatterica), gli anti-ipertensivi, l'adriamicina (l'antitumorale italiano più venduto nel mondo). Mancano l'interferone (per la cura della leucemia), i farmaci contro il colesterolo e i reumatismi o per bloccare preventivamente gli scompensi cardiaci, gli psicofarmaci. Colpa dell'elenco Oms, che del resto nessun altro Paese industrializzato ha mai adottato? Tutt'altro. Nel raccomandare la lista alle nazioni in via di sviluppo l'organizzzlone precisa infatti «la seledone dei /ar¬ maci va fatta tenendo conto dei bisogni sanitari, delle strutture' e dello sviluppo sanitario di ciascun Paese: Come stanno reagendo gli esperti? Decisamente critico il prof. Bruno Sllvestrini dell'Università di Roma, min Italia abbiamo bisogno degli stessi farmaci che si usano negli altri Paesi europei, nell'America del Nord e in Giappone. Alcuni farmaci, validi per le tane tropicali, non potrebbero essere usati in Italia. Meno pessimista, invece, 11 prof. Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche •Mario Negri» di Milano. Garattini ricorda che l'indicazione di una lista di farmaci essenziali (ai quali dovrebbero attenersi i medici di base) non significa necessariamente l'abolizione degli altri, che sarebbero invece disponibili negli ospedali Bruno Ghibaudi

Persone citate: Bruno Sllvestrini, Garattini, Mario Negri, Sanità Carlo, Silvio Garattini

Luoghi citati: America Del Nord, Giappone, Italia, Milano, Roma