La nuova austerità rischia di minare la maggioranza di Emilio Pucci

nuova austerità rischia di minare la maggioranza Potrebbero saltare gii sgravi Irpef- Non ci sarà la fiscalizzazione degli oneri sociali - Comuni e comitati prezzi invitati a non chiedere auménti di listini e tariffe nell'88 - Non verranno ritoccate le aliquote Iva ■1 ■ nuova austerità rischia di minare la maggioranza ROMA — E' burrasca sulla Finanziaria-bis. La nuova austerità rischia di mandare In frantumi la maggioranza, ma 1 sacrifici toccheranno al contribuenti e alle Imprese con la probabile cancellazione o riduzione degli sgravi Irpef e la scomparsa della fiscalizzazione degli oneri sociali. Alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrà decidere le modifiche alla manovra economica per l'88 (si devono trovare altri 10 mila miliardi), la confusione è totale, alimentata da una crescente tensione politica. n presidente Gerla incontrerà oggi pomeriggio 1 leader sindacali e sarà un colloquio di fuoco. Ma alte si levano le proteste da altri settori che fiutano dure penalizzazioni. La giornata di Ieri è trascorsa in un carosello caotico di contatti segreti, di Incontri ristretti tra i ministri economici e di un vertice a Palazzo Chigi allargato al responsabili economici del cinque partiti della coalizione, conclusosi a tarda sera. Lo stesso Goria, che voleva tenersi fuori, è stato coinvolto nel frenetico giro di consultazioni. La riscrittura della Finanziaria si preannuncia più difficile del previsto e le Indiscrezioni che filtrano sono poco incoraggianti. L'austerità Imposta dalla tempesta valutaria, dalla crisi della Borsa e dal ritorno di fiamma dell'Inflazione spingerà 11 governo Gorla a negare diversi benefici promessi appena alla fine di settembre. Ma sui tagli si registrano feroci contrasti all'Interno della maggioranza. Rischiano comunque di saltare gli sgravi Irpef, la¬ sciando salva qualche briciola (aumenti delle detrazioni e degli assegni familiari); sarà negata la fiscalizzazione (oltre mille miliardi) degli oneri sociali gravanti sulle Imprese; lo sconto della tassa sulla salute non andrà oltre il mezzo punto previsto inizialmente. In càmbio rientrerà nel cassetto 11 ritocco di un punto delle aliquote Iva del 9 e del 18 per cento. Su questa misura Ieri sera si sono trovati tutti d'accordo. Inoltre, nel tentativo di bloccare la corsa dell'inflazione, il ministro dell'Industria, il repubblicano Battaglia, ha invitato ieri stesso le amministrazioni locali e 1 comitati del prezzi a non richiedere per tutto ras aumenti di listini e tariffe. Ma è sullTrpef 11 grande scontro. Il ministro del Tesoro, il socialista Giuliano Amato, sembra deciso a far slittare la riduzione delle tasse, promessa fin dai tempi del governo CraxL II ministro delle Finanze, il democristiano Antonio Gava, perù, non ne vuol sapere, anche sulla spinta del malumore provocato nel suo partito da questa Ipotesi. Malumore che sarebbe stato espresso a Gorla da De Mita e Forlani nel corso di una colazione di lavoro tra 1 dirigenti de. Per sanare il dissidio tra «falchi» e «colombe», si starebbe delineando una «terza posizione» di compromesso, quella della conferma degli sgravi Irpef, ma concessi a rate. La modifica delle aliquote, In pratica, verrebbe rinviata a tempi migliòri, mentre a gennaio scatterebbero solo 1 previsti aumenti degli assegni familiari. E a fine anno verrebbero aumentate le detrazioni. Ma sono soluzioni che non servl- ranno a placare l'ira del sindacati che reclamano il rispetto degli Impegni presi. Altro passaggio tempestoso 6 la tassa sulla salute. Al Senato la maggloraranza si era accordata la scorsa settimana per una riduzione più consistente del mezzo punto concesso' dal governo. Ora questo accordo verrebbe rimesso In discussione, tra le violente protesté del liberali che tornano a minacciare l'uscita dal governo. Sembra che Ieri sera si sia fatta nuovamente marcia Indietro, come ha detto il pli Pacchetti In una pausa della riunione. Le Imprese sono in allarme per taglio alla fiscalizzazione degli oneri sociali. La proposta parte dal socialisti, perché dicono la competitività delle nostre industrie può già contare sul mutati rapporti di cambio. Pare del tutta caduta, Invece, l'Ipotesi di un blocco dei contratti nel settore pubblico. E non si parla più di patrimoniale sulla casa. Amato, invece, sempre ieri sera avrebbe proposto un aumento dell'Ilor e una revisione del regime forfettario per 1 lavoratori autonomi Un'Ipotesi che ha aperto una lunga discussione. Dall'opposizione, intanto, si spara a zero sul governo, n pel è deciso a non concedere tregue e ha presentato una sua «controfinanziaria», con proposte che dovrebbero portare 7 mila miliardi in più, senza la necessità di misure recessive o penalizzanti per 1 redditi fissi Al primo punto, una 'Vigorosa, ma non eclatante* lotta all'evasione fiscale. Emilio Pucci

Persone citate: Antonio Gava, De Mita, Forlani, Gerla, Giuliano Amato, Goria, Gorla

Luoghi citati: Roma