Una giovane siriana annega nel Tresa voleva entrare di nascosto in Svizzera

Una giovane siriana annega nel Tresa voleva entrare di nascosto in Svinerà Una giovane siriana annega nel Tresa voleva entrare di nascosto in Svinerà La donna è scivolata sui sassi mentre cercava di guadare il fiume LUINO — E' morta a ventisette anni cercando di raggiungere clandestinamente la Svizzera. Sabati Yono, una giovane donna di nazionalità siriana, ha perso la vita guadando U fiume Tresa nel tratto in cui fa da confine ai due Paesi. E' accaduto un poco a valle del posto doganale di Ponte Tresa, in località Sonneggio. laddove il fiume fa un'ampia ansa che penetra In territorio svizzero. Le scarpe con U tacco alto, certamente non adatte al guado di un fiume, hanno tradito la giovane donna: è scivolata, caduta in acqua ha battuto il capo su qualche masso sommerso perdendo i sensi e annegando. Poi U corpo è stato portato via nel buio dalla corrente. La vittima era In compa¬ gnia di un giovane libanese, Assaf Assaf, 28 anni, ed è stato lui a raccontare l'accaduto ad una pattuglia deUa Guardia di Finanza che lo aveva trovato alle prime luci del giorno inginocchiato sulla riva a pregare Allah. Intervenuti vigili del fuoco e carabinieri, U corpo veniva rinvenuto e recuperato un chilometro più sotto in prossimità dell'abitato di Cremenaga, trattenuto da alcuni massi, in una pozza d'acqua aita pochi centimetri. Appena un mese fa a pochi chilometri di distanza, sul monti di BivigUone, un giovane turco, già sofferente di cuore, era morto stroncato da un infarto, mentre — pure lui clandestinamente — attraverso boschi e sentieri, cercava di raggiungere, in compagnia di un conna¬ zionale, U territorio elvetico in cerca di lavoro. E' queUo di un'occupazione qualsiasi in Svizzera U miraggio che spinge migliaia di persone (in gran parte mediorientali) ad affidarsi all'incognita di organizzazioni (con basi a Milano e nel Comasco soprattutto) che fanno della loro attività illegale fonte di speculazioni. A volte sono 1 corrieri di queste organizzazioni ad abbandonare i clandestini nel boschi prossimi al confine; spesso, nell'impossibilità di pagare quanto loro richiesto, 1 clandestini tentano da soli (correndo anche grossi rischi) di trovare la strada che U porti a varcare clandestinamente la frontiera dove, per il terreno impervia la sorveglianza è meno rigida. a. e»

Persone citate: Tresa

Luoghi citati: Cremenaga, Luino, Milano, Ponte Tresa, Sonneggio, Svizzera