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« Sparate sulla polizia » A Francof orte due agenti uccisi durante un corteo ecologista « Sparate sulla polizia » Un ordine al megafono, poi fa fuoco un grappo di «tiratori scelti» - Sei feriti gravi, uno è in fin di vita - La magistratura accusa gli Autonomi, fermato un sospetto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Un ordine urlato nella notte: tiratori scelti, fuoco! Una tempesta di spari, e alla fine una decina di poliziotti a terra. Due di loro moriranno poco dopo, un altro è in rianimazione, altri cinque sono gravi E' finita cosi, con un'Improvvisa esplosione di violenza, quella che era cominciata come una pacifica dimostrazione di ecologisti. E' accaduto l'altra notte a Francoforte, e dieci anni dopo 11 tremendo autunno del TI la Germania si è chiesta: la Raff No, non è la Rote Armee Fraktion che ha rialzato la testa. Lo esclude con decisione la procura federale di Karlsruhe. Non è la Raf, sono i Chaoten, 1 gruppuscoli autonomi Ma 1 Chaoten non erano mal arrivati a tanto, non avevano mai ucciso: né risultava che fra quel provocatori, abituati a infiltrarsi nelle manifestazioni pacifiste o ecologiste per farle degenerare, per portarle allo scontro, ci fossero squadre di tiratori scelti. La tragedia ha scosso la Germania: è la prima volta che uomini della polizia perdono la vita in seguito a una manifestazione politica. E' accaduto un'ora prima della mezzanotte, lungo la recinzione della striscia di terreno su cui si stende la pista Ovest dell'aeroporto interconti¬ nentale di Francoforte. Una pista controversa: quando alcuni anni fa la progettarono, divenne subito un pomo della discordia. Discesa da un'esigenza di ampliamento dell'aeroporto più affollato d'Europa, la pista Ovest era destinata a mangiarsi quaranta ettari di bosco. Per impedirlo, gli ecologisti dell'Assia costruirono un villaggio di capanne proprio li, dove doveva calare il cemento. Sei anni fa, la polizia sgomberò con la forza 11 villaggio: scontri, lacrimogeni, feriti a decine. E' proprio per ricordare la sconfitta di sei anni fa che l'altra sera si snoda, lungo la pista Ovest, una fiaccolata di protesta. Un corteo pacifico. Al riparo dalla rete di recinzione, folte squadre di poliziotti stanno a guardare. A un certo punto, la serata si scalda. Si sentono urla, minacce, e in coda alla manifestazione ecco comparire le facce mascherate dei Cnaoten. La polizia ordina lo scioglimento della manifestazione. Ma verso la rete di recinzione volano le prime pietre, poi le biglie d'acciaio, fino ai razzi illuminanti e alle bottiglie molotov. Una squadra di agenti reagisce molto prevedibilmente con una sortita. Era quello che dall'altra parte si aspettavano: è a questo punto che in seguito all'ordine gridato nel megafono si apre sui poliziotti un fuoco incrociato rapido e fitto. Fra gli agenti colpiti, sei sono stati raggiunti da proiettili d'arma da fuoco. La mattina dopo, ieri, dopo molte ore di ricerche e perquisizioni in una vasta popolatisslma area intorno a Francoforte, ecco saltare fuori una pistola In una casa nel centro della città. E' una calibro nove: è quella stessa che un anno fa, durante una dimostrazione nella vicina Hanau, fu strappata a un agente. L'arma viene affidata ai tecnici: dovranno stabilire se ha avuto un ruolo, nella notte cruenta dell'aeroporto. L'uomo che occupava la casa è in stato di fermo. Chi è costui? Estremo riserbo, come sempre, fra gli inquirenti tedeschi. Ma qualcosa filtra: è uno sospettato di avere preso parte a attentati contro tralicci della rete elettrica. Quanto forte è contro di lui quest'altro ben più grave sospetto, che con quella calibro nove abbia eseguito, assieme ai compagni mascherati, quell'ordine sinistro nella notte? Non si sa. Due sole cose fa sapere la procura federale. Che la Raf non c'entra. Che è ora di cancellare totalmenAlf redo Venturi (Continua a pagina 2 in sesta colonna) Francoforte. I poliziotti si sono radunati intomo ai compagni feriti nella sparatoria ai margini dell'aeroporto (Telefoto Ap)