Da Paternò a Torino

Da Paterno a Torino Da Paterno a Torino MILANO — li ridimensionamento di Enrico Pianta dalla carica di amministratore delegato della Sai non è stato un fulmine a elei sereno. Nel quartieri alti della Milano degli affari da tempo circolava, seppur solo sussurrata, la voce del crescenti dissapori tra Pianta e il suo azionista di maggioranza Salvatore Ligresti, costruttore e finanziere, nonché uomo tra 1 più ricchi d'Italia secondo la classifica di Fortune. 81 parlava, ad esemplo, delle crescenti Insistenze di Ligresti per un maggior coinvolgimento della Sai negli interessi generali del gruppo. Una richiesta che si sarebbe scontrata con l'autorevole autonomia conquistata in questi anni dalla Sai, sotto la gestione Pianta. Certo 11 ridimensionamento di Pianta rappresenta anche la fine di quel triumvirato (Pianta, Ligresti e Fausto RapisardR, quest'ultimo vicepresidente della Sai), che negli ultimi dieci anni ha messo assieme un impero del valore di oltre 2000 miliardi. •Ho iniziato con la ristrutturazione di un sopralzo in Via Savona, a Porta Genova* ama ripetere Ligresti quando parla dei suoi esordi come costruttore a Milano, la città dove ha imparato a fare affari. E la formazione di Ligresti, 56 anni, basso di statura, due occhi vispi in una faccia rosea e rotonda, è stata di gran qualità. I suol consiglieri si chiamavano Michelangelo Vlrgillito (già alla guida della Liquigas e gran conoscitore della Borsa) e Antonino La Russa, amico di' famiglia, con qualificati in tracci "politici. Dopo 11 sopralzo, Ligresti passa ben presto agli investimenti in Piazza Affari, alle prime operazioni Immobiliari di una certa importanza e soprattutto fa fruttare l'ormai ampia rete di conoscenze. Soprattutto gli piace la finanza. Quella che conta. Tramite Virgillito, conosce Raffaele Ursoni, un vero talento nel far .. . .. . Enrico Pianta girare (e sparire) quattrini Ligresti fa 11 grande salto: acquista la Liquigas da Urslni. ormai rincorso anche dai magistrati oltre che dai creditori. In questo tourbillon di acquisti Ligresti si trova tra le mani anche la Sai, compagnia di assicurazioni di Torino che nel 1976 era stata ceduta dall'ifi al gruppo Ursini. Dalla meta degli Anni 70 ad oggi Ligresti entra nel capitale di molti gruppi industriali e finanziari Italiani di primo piano: la Clr di De Benedetti, la Pirelli, 11talmoblllare, la Ferruzzl Agricola, la Montedison e l'Editoriale di Monti In Borsa lo chiamano «mister 5%» per sottolineare la sua cautela e perizia nel realizzare gU Investimenti. Ma è anche attraverso queste alleanze, gestite dal!» Sai, véro polmone finanziario del gruppo, che ligresti può alimentare lo sviluppo del settore immobiliare. Soprattutto a Milano. Il costruttore di Paterno riesce a mettere le mani sulle migliori aree edificabiu dell'area milanese. Proliferano 1 palazzi, nascono come funghi 1 cantieri, Ligresti sembra inarrestabile. Riesce anche ad Saltatore Ligresti aggiudicarsi la gara per costruire la sede provvisoria della Borsa di Milano. Tutto bene, dunque? No. Dallo scorso anno Iniziano 1 guai. Dopo aver realizzato tre acquisizioni strategiche (Grassetto, Incisa e Autostrada Torino-Milano), Ligresti trova sul suo cammino i primi ostacoli. Nel febbraio dell'86 11 consigliere comunale di Milano Basilio Rizzo, demoproletario, denuncia Irregolarità nel cantieri di Ligresti. Il solito rompiscatole? Per qualche settimana la questione resta sospesa per aria, poi se ne occupano la giunta e anche la magistratura. Risultato: si riscontrano delle Irregolarità in alcuni cantieri, qualcuno viene posto sotto sequestro, altri sono oggetto di indagini " I cantieri aperti mangiano soldi anche quando non procedono i lavori (si parla di attività bloccate per centinaia di miliardi) e 11 peso di questo congelamento si fa sentire sulle casse, pur liquide, del gruppo Ligresti Da qui la necessità per il costruttore di trovare nuovi mezzi e probabilmente 1 primi dissidi con Pianta. Rinaldo Gianola