Teheran vuole sostituire la moneta Usa con i «Dsp»

12 12 ROMA — La crisi del dollaro torna a scuotere 1 mercati petroliferi. Il governatore della banca centrale iraniana, Madjid Gassemi, ha invitato l'Opec ad abbandonare il dollaro come vaiata di pagamento delle esportazioni petrolifere e di sostituirlo invece con i diritti speciali di prelievo (Dsp), la moneta convenzionale del Fondo monetario internazionale, basata su un paniere di 16 valute. mSecondo quanto riferisce l'agenzia ufficiale Iraniana, Gassemi ha dichiarato che i paesi esportatori di petrolio soffriranno gravemente per la caduta del dollaro, tanto più che la tendenza al ribasso è tutt'altro che esaurita. Per questo, ha detto, l'Opec ha tutto da guadagnare se fissa 1 prezzi In base al Dsp, perché cosi si garantisce una maggiore stabilità del controvalore dell'export. Non è la prima volta che Teheran preme perché l'Opec abbandoni il dollaro e passi al Dsp. Le conseguenze della caduta del dollaro figureranno tra gli argomenti che saranno discussi alla conferenza ministeriale dell'Opec a dicembre. Secondo l'Iran, il prezzo di riferimento dell'Opec, fissato a 18 dollari al barile nel dicembre scorso, deve essere elevato a 20 dollari almeno per controbilanciare il deprezzamento della valuta americana. Il ministro del petrolio del Kuwait sceicco Ali Khalifa Al Sabah si è unito a re Fahd dell'Arabia Saudita nel chiedere all'Opec di mantenere il prezzo di riferimento del greggio a 18 dollari/barile anche per 111988. Lo riferisce la Middle East Economie Survey (Mees) citando una dichiarazióne in tal senso da parte di Al Sabah che si è richiamato a quella fatta la settimana scorsa da Fahd. r"T"| L'autorevole pubbliLzJ cazlone, notoriamente vicina ai sauditi, sottolinea che la dichiarazione del sovrano è stata provocata da quelle di segno contrario fatte recentemente dal presidente dell'Opec e ministro del petrolio nigeriano Lukman e dal vice ministro del petrolio Iraniano Ardebili. Il primo aveva parlato di un possibile ritocco dell'ordine di uno o due dollari al prezzo di riferimento Opec nella prossima conferenza di dicembre, il secondo aveva sollecitato un rincaro. A Riad, intanto, il ministro del Petrolio norvegese Arne Oeien ha ribadito la disponibilità di Oslo a collaborare con l'Opec per il mantenimento del prezzo di riferimento a 18 dollari il barile. In febbraio, pur non appartenendo al cartello, la Norvegia aveva deciso un taglio produttivo del 7,5% per sostenere l'Opec. La Norvegia, ha detto Oeien a conclusione di una serie di colloqui con alti esponenti sauditi, continuerà «ad appoggiare l'Opec a meno di sviluppi al momento imprevedibili. Se l'Opec continuerà la sua politica, noi continueremo la nostra-. r. e. s. Teheran vuole sostituire la moneta Usa ioni «Dsp»

Persone citate: Al Sabah, Ali Khalifa Al Sabah, Ardebili, Arne Oeien, Lukman, Madjid Gassemi

Luoghi citati: Arabia Saudita, Iran, Kuwait, Norvegia, Oslo, Riad, Roma, Teheran