La vecchia guardia cede a Deng

La vecchia guardia cede a Peng La vecchia guardia cede a Peng LI XIANNIAN — E' certamente il più noto, anche all'estero, dei dirigenti pensionati da Deng. Era riuscito a passare indenne attraverso la bufera della Rivoluzione Culturale, nonostante negli anni del -Grande Balzo In avanti» gli fossero state attribuite, come ministro delle Finanze, posizioni critiche nei confronti della utopia economica di Mao, costata alla Cina una spaventosa crisi economica che per decenni ne ha paralizzato lo sviluppo. La sua sopravvivenza politica forse era dovuta anche al ruolo di protagonista i nell'epopea ideila lotta contro Ciang Kal-shelc é ei PENO ZHEN — E' stato uno del bersagli preferiti delle Guardie Rosse, accusato, come responsabile della «campagna di educazione socialista», di voler difendere una «linea nera» nella letteratura e nell'arte. Una campagna di attacchi che nel '66 gli costarono tutte le cariche, tra cui quella di segretario del partito nella capitale. Ma questo non baste a placare la furia del radicali che lo accusarono di aver complottato contro Mao. Per molto tempo si diffuse la voce in Cina e all'estero che sl< fosse suicidato o fosse-'stato uoetóó. Invece Peng Zhen, un ex maestro elementare che aveva partecipato da protagonista al movimenti rivoluzionari degli anni Venti, pur non piegandosi mal all'autocritica d'obbligo per «rinnegati» e •revisionisti», era riemerso mantenendo il suo seggio nel comitato centrale. CHEN YUN — Era considerato l'economista del partito, il teorico della pianificazione centralizzata, una delle «bestie nere» della nuova economia liberale lanciata da Deng. Nel partito era entrato nel '24 proprio come organizzatore sindacale, lavorando a fianco di Liu Shao-Ch'l, la vittima-più celebre della Rivoluzione {^turale." ''Negli anni Cinquanta fu il responsabile della ricostruzione economica del Paese, scontrandosi con Mao all'epoca del «grande balzo In avanti». La sua alleanza con Liu gli costò naturalmente l'ostilità della Banda dei quattro e l'accusa di aver «imboccato la via del capitalismo». DENO LIQUN — L'Ideologo della vecchia guardia, da cui partivano tutte le crociate contro «le degenerazioni del riformismo borghese», ha pagato la sua coerenza che già gli era costata nell'85 la carica di direttore del potente Dipartimento per la propaganda.

Persone citate: Ciang Kal-shelc, Mao, Peng Zhen

Luoghi citati: Cina, Liu Shao-ch'l