I pensionati della Lunga Marcia

I pensionati della Lunga Marcia I pensionati della Lunga Marcia Dall'inizio alla fine 11 tredicesimo congresso del Partito comunista cinese si è svolto secóndo copione: una màrcia trionfale per Deng Xiaoplng, 11 Pifferaio magico che è riuscito a liberare la casta Cina dal vecchioni, portandoseli tutti appresso nel Pantheon degli eroi prima che morte 11 cogliesse. Lui, eroe della Lunga Marcia, si è messo in testa al drappello della ritirata che è strategica ma che si vuol far passare per generazionale, lasciandosi perù una personale via di scampo, mantenendo cioè il potere grazie a una carica, quella di Presidente della Commissione Militare centrale, che in un Paese dove il potere è stato conquistato con la canna del fucile, 6 nella prassi e in virtù di marx-mandarinall alchimie, potere supremo. Oli altri va¬ dano pure gloriosamente nella fossa comune del fondatori della patria socialista, che 6 patria ma per quanto riguarda il socialismo ancora in «fase arretrata». E allora, cosa hanno combattuto a fare? Certo è che gli ottuagenari usciti ieri di scena non si sono lasciati Incantare dal piffero di Dehg, hanno abbandonato 1 loro sacri scanni con sacrosanta rabbia, convinti della beffa, riservandosi ancora di dire la loro, cosa che può suonare patetica ma che è più che comprensibile da un punto di vista che è quello di chi non crede nell'avvicendamento del potere, tantomeno si adatta al gioco della staffetta. Si sa, le grandi rivoluzioni hanno sempre ucciso 1 loro eroi fino a farne dei mostri colpevoli di ogni nefandezza; oppure 11 hanno mummificati fino a farne mostruose divinità. E pensionamento per limiti di età può anche essere inteso come «novità* rivoluzionaria, in realtà è una spesso ingiusta ma inderogabile necessita aziendale. il fatto perù è che LI Xiannian, presidente della Repubblica popolare cinese che da ieri nel Partito non conta più ma nello Stato si, almeno formalmente, come Chen Yun, l'economista in sedia a rotelle ancora capace di intendere ma non più di volere — tanto per nominare due tra 1 massimi vegliardi che sono usciti di scena — non sono del manager disposti a accettare una logica che non sarà socialista, non sarà capitalista, ma è certamente umana, cioè il luogo comune «largo ai giovani». Appartengono a un stirpe di semi¬ dei che considera semplici mortali personaggi come Hua Ouofeng (chi lo ricorda più l'erede designato di Mao? Venne esautorato nel 1982 ma 6 stato Ieri riconfermato membro del nuovo Comitato centrale). O anche tiene in scarsa, considerazione uomini come Hu Yaobang, fino al gennaio di quest'anno segretario generale del partito, caduto in disgrazia perché ritenuto fomentatore della liberalizzazione «borghese» e del moti studenteschi, ma al Congresso riconfermato membro del Comitato Centrale — domenica sedeva alla destra di Zhao ZIYang, 11 «delfino» di Deng — e forse entrerà a far parte del Polltburo. Entrambi sono politici di professione, non rivoluzionari professionisti, come i semidei che si saranno di certo

Persone citate: Chen Yun, Deng Xiaoplng, Mao, Zhao Ziyang

Luoghi citati: Cina