Di corsa fra i grattacieli

di corso* Ini i grattacieli Oggi 22 mila persone partecipano alla maratona di New York di corso* Ini i grattacieli La gara scatta sul ponte dalla campata più lunga del mondo e attraversa i cinque quartieri della metropoli - Dall'Italia duemila tifosi al seguito di Poli e Pizzolato, dominatori delle ultime tre edizioni Marco Marche! NEW YORK — Mostly Jtunny, butfresh, cielo prevalentemente sereno, ma temperatura fresca, intorno al 13 gradi Queste le previsioni del tempo per oggi, e gli americani non sbagliano mai. I partecipanti alla Maratona di New York correranno dunque in condizioni atmosferiche ideali con un bel sole che illuminerà uno scenario tutto speciale e si rifletterà di vetro in vetro e di grattacielo in grattacielo. Ventiduemila maratoneti, duemila più dello scorso anno, prenderanno il via dal Verrazzano Bridge, il ponte dalla campata più lunga del mondo, nella parte che poggia su Staten Island. Lo percorreranno tutto, circa due miglia, o se vogliamo tre chilometri, occupandone per Intero le due carreggiate superiori. Quando i primi avranno terminato d'attraversare Jl ponte e scenderanno per entrare nei quartieri di Brooklyn, soltanto allora, approssimativamente, l'ultimo della lunghissima fila riuscirà, finalmente, a prendere l'avvio per la sua maratona. Quello del ritardato avvio degli ultimi (il cronometro, inesorabile, si mette infatti in moto al colpo di cannone sparato dal sindaco di New York, Koch, ndr) è un problema che gli organizzatori, che non vogliono rinunciare per la partenza della maratona più nota al mondo ad uno scenario cosi spettacolare, stanno cercando di risolvere da tempo, ma solo a parole. L'intenzione, peraltro manifestata in interviste ufficiali, di Fred Lebow, il patron della gara, è invece addirittura quella di raddoppiare il numero dei partenti utilizzando anche le due carreggiate che corrono nella pancia del Verrazzano. Cosi facendo 11 Read Runners Club di New York riuscirebbe finalmente ad esaudire tutte le richieste di partecipazione che piovono da ogni parte d'America e del mondo; si dice però che il ponte potrebbe non reggere l'elevatissimo peso dei 40 mila corridori saltellanti e sembra poi comunque che gli amministratori della metropoli siano restii a bloccare del tutto 11 traffico proveniente da Staten Island. Se tanti sono quelli che corrono la Maratona di New York lottando contro il cronometro, moltissimi in proporzione sono quelli che invece partono soltanto per portare a termine la gara in una sfida contro se stessi e la fatica rincorrendo il sogno americano che vuole tutti in possesso di una chance. Milioni sono gli spettatori che incitano i maratoneti fin nel tardo pomeriggio, addirittura a sei-sette ore dalla partenza, offrendo loro acqua ed anche assistenza spontanea. L'organizzazione è perfetta e non lascia nulla al caso: il concorrente è seguito lungo tutto il percorso dagli occhi vigili dei poliziotti e dalle migliala di volontari che ogni anno offrono gratuitamente la loro opera per la riuscita della manifestazione. n percorso di gara tocca tutti i cinque quartieri newyorchesi: a Staten Island, come detto, avviene la partenza, poi da Brooklyn i maratoneti passano nel Queens ed entrano in Manhattan da cui escono dopo tverla attraversata nel senso della lunghezza per raggiungere il Bronx. n percorso va a toccare anche il famigerato quartiere di Harlem, ma il giorno della maratona di teppisti non se ne vedono. il ritorno in Manhattan per entrare in Central Park, con il grattacielo della City Corp sullo sfondo, costituisce la parte più eccitante ed entusiasmante dell'esperienza, quella che fa dire ai più «é quasi finita, ce l'ho fatta* e •ne è valsa la pena». A proposito di assi, sembra proprio che, dopo tre vittorie consecutive, due di Orlando Pizzolato ed una, l'ultima, relativa all'anno scorso, di Gianni Poli, il successo possa arridere per la quarta volta ad un italiano. I nostri due campioni si presentano molto motivati. La «colonia» italiana, sostenuta dal tifo degli oltre duemila connazionali venuti a New York per partecipare od assistere e dalle centinaia di migliaia di italo-americani, presenta perù altre carte piuttosto sicure. Molto attesa è pure la prova di Gianni De Madonna, che sembra essere in forma strepitosa, e di Davide Bergamini. New York. I partecipanti alla maratona tki fotografati sul ponte Giovanni da Verrazzano (Upi)

Persone citate: Davide Bergamini, Fred Lebow, Gianni Poli, Giovanni Da Verrazzano, Koch, Orlando Pizzolato, Pizzolato, Read