Elisabetta, madre delusa di Mario Ciriello

Elisabetta, madre delusa L'Inghilterra assiste con stupore e amarezza al difficile ménage di Carlo e Diana Elisabetta, madre delusa L'unione dei principi di Galles è tutt'altro che fiabesca: da un mese vivono di fatto separati - La stampa britannica sferzante con la Royal Family: «Questa è una strada che conduce alla Repubblica» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — The Queen is very sad, la Regina è molto triste. In un altro momento, questa descrizione, attribuita a un anziano consigliere di Corte, lascerebbe scettici: ma non oggi. Ogni malinconia di Elisabetta è più che giustificata, ogni lacrima di sconforto e di collera. E' un autunno amaro, per la Rovai Family. Diana e Charles offrono al mondo lo spettacolo di due sposi già stanchi e lontani Tutti i tre principi, Charles, Andrew, Edward, sembrano incapaci di maturare, di abbracciare responsabilità piti severe, più onerose. L'Inghilterra tutta comincia a porre domande irriverenti, a biasimare, talvolta ad accusare. Non è fenomeno nuovo. C'è una special relationship fra la monarchia e 1 britannici, frutto di oltre un millennio di storia. La Royal Family è amata e rispettata, ma solo se è in sintonia con i sentimenti della nazione. Se ne accorse la Regina Vittoria, che, chiusasi per troppo tempo nella sua inconsolabile vedovanza, scopri che l'annoso lutto la stava isolando dai sudditi. Se n'è accorto il Duca di Edimburgo, il marito di Elisabetta, la cui cronica villania lo ha reso inviso e remoto. C'è un tacito patto tra gli inglesi e la Corona. Il cittadino chiude un occhio sugli assurdi privilegi della Regina e del suoi familiari, sulla loro Immunità fiscale ad esempio: ma, come un fedele dinanzi al suo Santo, non vuole essere deluso. Oggi, è deluslsslmo. L'unione di Diana e Charles si è rivelata tutt'altro che «fiabesca» e barcolla, adesso, . sferzata da gelide folate che la Corte non tenta neppure di smentire. Qualcosa non va, è innegabile. Oli sposi non si vedono da oltre un mese, soltanto un impegno ufficiale, oggi, a Berlino, 11 . costringerà forse a sedere vicini, per qualche ora. Lei è a Londra, con i due bambini, i due principini, che conduce al ristorante o al cinema: lui non vede nessuno, dopo essersi arroccato in Scozia, s'è rinchiuso adesso nella sua casa a Hlghgrove, nel Oloucestershire. C'è una rottura, è ovvio. Che cosa avverrà, nessuno può saperlo. L'attenzione della stampa straniera si concentra sulla crisi Diana-Charles: ma ve n'è una più ampia, più grave, ed è questa che deprime gli inglesi. Altro che Dallas! La povera Elisabetta, sovrana impeccabile, degnissima erede di Giorgio Vi, è al vertice di una famiglia che demoralizzerebbe qualsiasi genitore. Dei suol tre figli, non uno si impone per il rigore della personalità, per la serietà dei suol interessi. Charles, a 38 anni, si occupa di mille cose, ma da eterno dilettante. Andrew a 27 anni, è un pilota di elicotteri, ma più spesso in borghese che in uniforme. Edward ha lasciato i Marines e, ora, a 23 anni, si trastulla con l'idea di fare il produttore o il regista. In giugno. In un severo articolo di fondo, il Sunday Times aveva scritto: "Purtroppo, dei tre principi non uno ha una carriera vera e propria. Le loro vite somiglierebbero meno a una soapopera se questi giovani uomini potessero abbinare ai loro obblighi ufficiali un lavoro costante, fosse pure modesto, prosaico: Tutti dovrebbero avere attività più Impegnative, anche le mogli di Charles ed Andrew, Diana e Sarah o «Fergle», dal cognome Ferguson, «/n queste due donne, certi tratti giovanili travolgono spesso il decoro che dovrebbe essere imposto dal loro nuovo status: e il risultato non è sem- pre dignitoso: Una predica sferzante, da una voce tory. In quelle settimane, l'Inghilterra era sotto lo choc di un puerile telespettacolo di beneficenza all'aperto, diretto da Edward, con la gioconda partecipazione dei fratelli e delle loro spose. Si erano viste cose incredibili: soprattutto una Fergle scatenata, gonne al vento, in costume elisabettiano. Pochi giorni dopo. Lady D era all'Ippodromo di Ascot, dove veniva fotografata, mentre, giuliva, impugnava l'ombrello come un fioretto e centrava, con il puntale, 11 deretano di un amico. L'uomo si voltava Impermalito, ma Diana lo placava con quello che la stam¬ pa definiva un •bado conciliatore». Poi, chiamava la superagghindata Fergle e, con esuberante cordialità, le diceva: let's get drunk, andiamo a ubriacarci. E' tutto assai spassoso, ma assai poco royal. L'Inghilterra è la patria dell'eccentricità, che è tanto più apprezzata quando dà carne ed ossa a un simbolo, a un nome, a un'istituzione. Ecco perché questi isolani adoravano Pertini, mentre trovano insopportabile Mitterrand. Ma vi sono limiti: e gli Young Royals, maschi e femmine, 11 stanno superando tutti. Jean Rook è una columnist che lancia tuoni e fulmini dal Daily Express, ma questa volta non esagera: 'Povera regina! Non si merita proprio una simile famiglia. Per 35 anni, anche quando era giovanissima e inesperta, Elisabetta ha portato la corona con dignità suprema. Adesso, a 61 anni di età, vede la sua opera minacciata da questa compagnia di egoisti e di irresponsabili' E' da molti, moltissimi anni che non si leggevano parole tanto brucianti. Il Sunday Times ammonisce .Attenzione, il pubblico potrebbe annoiarsi e il suo te' dio potrebbe degenerare in indifferenza e acredine. E' la strada che conduce a una Repubblica: E il Daily Mirrar, più zoticamente: «Se a un certo punto ci accorgessimo che i Royals ci considerano dei seccatori, dovremmo domandarci che diamine ci stanno a fare: E' evidente che la sola bufera fra Charles e Diana non accenderebbe passioni tanto impetuose, la delusione è profonda perché, d'improvviso, gli inglesi non vedono più quella famiglia modello cui hanno dedicato anni di affettuosa devozione. Si salvano solo tre Royals, tutte donne: Elisabetta, la principessa Anna e l'ottantasettenne regina madre. Una riconciliazione tra Lady D e l'erede al trono avrebbe comunque balsamico effetto. Ma è ancora possibile? Tutto è possibile tra due sposi della loro età e con i loro privilegi,' ma le difficoltà sembrano considerevoli. Che cosa è avvenuto? E' sciocca presunzione fare il saccente sulle traversie di ogni coppia, principesca proletaria che sia; si può dire soltanto che l'unione di Diana e Charles sembra essersi arenata sulle secche dell'incompatibilità. Non perché le età sono troppo diverse, 39 anni lui, 26 lei, ma perché troppo diversi sono 1 caratteri. A soli sei anni dalle nozze, sono già due estranei. Un comune amico riferisce che «da vari mesi, ormai, non riescono piii a parlarsi: Diana è simpatica, vivace e sa visitare, con affettuoso charme, scuole, fabbriche, ospedali. Fu lei a stringere la mano di un malato di Aids. Ma non ha fatto nulla per mitigare la sua povertà intellettuale, anzi sfoggia senza inibizioni 11 suo Immutato penchant per le discoteche, per la musica rock, per le feste, per gli svaghi, per le mode più bizzarre. Charles, invece, ha deciso di prepararsi alle sue future responsabilità di monarca, ma, a quanto pare, si è smarrito. Pensa, medita, studia, riflette, ma con esplorazioni interiori, filosofiche, che sembrano distrarlo e astrarlo da obblighi più pragmatici e Impellenti Non è neppure ansioso di vedere i figli, i piccoli William ed Henry. Altri affetti? Altri Idilli? Per la stampa a sensazione, che è un coro morboso di allusioni erotiche, né Diana né Charles languiscono nella solitudine. Diana avrebbe un debole per Philip Dunne, un giovane banchiere, con cui danza, cena e gioca a backgammon. Il principe si consolerebbe con Lady Dale Tryon, un'australiana, sua coetanea, una bellezza calda e imperiosa. Ma si ha l'Impressione che gli amori siano in realtà amicizie: e Diana e Charles ne hanno entrambi a Iosa, maschili e femminili. Amicizie divertenti, a loro agio nel ristoranti italiani e nelle belle case di Chelsea, per Lady D; amicizie tranquille, a loro agio in campagna o sul campi di polo, per il figUo di Elisabetta. Le menti più fantasiose già parlano di divorzio, trascurando che il sovrano d'Inghilterra è anche capo della Chiesa anglicana, «difensore della fede». Si avrebbe una crisi costituzionale, superabile forse, ma dolorosissima. Conviene non perdere la testa. Elisabetta non ha intenzione alcuna di abdicare e Charles di rinunciare al suo status di erede al trono. Con ogni probabilità, 1 due sposi faranno la pace e, se non la faranno, vivranno separati de facto ma non de iure, una soluzione accettata da molti Royals In molti Paesi. La fiaba è dunque finita? Sembra di si. E forse è finita, proprio perché per troppo tempo Diana e Charles hanno cercato di prolungare l'inebriante, ma illusoria, magia di quel 29 luglio '81. Mario Ciriello Londra. Il prìncipe Cario, a sinistra, con la cognata Sara e il fratello Andrea, ma senza la moglie, si avvia verso una chiesa di Ashford, nel Kent, per il matrimonio di lady Amanda Knatchbull Mountbatten, una sua lontana cugina che negli Anni Settanta fu forse sul punto di diventare sua moglie. Alla fastosa cerimonia c'erano anche la regina Elisabetta, il prìncipe Filippo e il principe Edoardo. L'assenza ingiustificata di Diana si è così fatta notare ancora di più. (Telefoto Ap)