Da Leningrado il Kirov, una leggenda

Da Leningrado il Kirov, una leggenda Da Leningrado il Kirov, una leggenda dell'avventura francese di Djaghilev e dei suoi Ballets Russes. Negli anni immediatamente successivi alla rivoluzione anche il tempio della danza classica vede le irruzioni dell'avanguardia e della ricerca esasperata accompagnata da un gusto per la danza 11 più possibile virtuoslstica ed acrobatica, gusto mediato da uno spettacolo «basso» come il circo. Poi arrivano gli anni dell'imperante realismo socialista e anche il Kirov vede svolgersi sulle sue scene drammoni ispirati alla rivoluzione francese oppure rivisitazioni «politiche» dei grandi balletti del repertorio. E' grazie tuttavia a danzatori e coreografi come Konstantin Sergeyev e Vachtang Ciabukiani che il rigore dello stile pietroburghese, con il primo, e i grandi balletti del passato, con il secondo, non vanno perduti Prosegue anche la tradizione del Kirov di creare grandi ballerini, dallo stile più elegante, più raffinato rispetto al pompierismo del Bolshoi a Mosca. Una delle maggiori interpreti del classicismo accademico di fine Ottocento resta ancora l'Insuperata Irina Kolpakova. Ma nuove stelle si affacciano sul firmamento del Kirov e sono Altynaj Asylmuratova e Faruch Rusimatov. A Torino il Kirov si presenta con un programma che non è stato ancora definito nei dettagli, ma la scelta è vasta, dalle perle del repertorio ottocentesco, citate sopra, ai nuovi balletti creati dall'attuale direttore Oleg VInogradov, come il Cavaliere dalla pelle di tigre o La corazzata Potemkin e cioè la famosa rivolta del 1905 nella flotta del Mar Nero immortalata nel cinema da Eisenstein. e tr Irina Kolpakova, stella del Kirov, qui in una foto del 1950

Persone citate: Asylmuratova, Ballets, Irina Kolpakova, Konstantin Sergeyev, Oleg Vinogradov

Luoghi citati: Leningrado, Mosca, Torino