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Marianna Faithfull Marianna Faithfull sfida il passato di pcon l'aiuto di Dylan e Waits te, Marianne restituisce su vinile 1 segni di un'esistenza tribolata e, con un pizzico di cinismo, vien da pensare che non tutti i mali sono venuti per nuocere. La Faithfull si cimenta con un brano di Dylan, li keep it with mine, con una vecchia ballata blues di LeadbeUy. con un inedito di Tom Waits, con altro materiale desunto dalle scene del rock, come Yesterdays. La confezione è ammirevole e il disco prodotto da ghe pesanti, Marianne ha impiegato molto tempo, forse troppo per poter ambire a un ruolo protagonista nel circuito musicale. Dal '79 a oggi la Faithfull ha comunque saputo ribadire qualità di interprete suggestiva e il suo stato di grazia è confermato da Strange weather, dove l'artista si impone alcuni test curiosi, una specie di sfida da cui esce trionfalmente. Con una classe da vocalist un po' disperata, un po' decaden¬ quell'Hal Wlllner responsabile di alcune operazioni meritorie, per esemplo Lost in the stars, dedicato alle canzoni di Kurt Wetll, dove Marianne puntualmente risultava tra 1 migliori, si segnala come un gioiellino di misura, scevro di virtuosismi benché tra i solisti impegnati vi siano talenti di vaglia, Lew Solo! f. Robert Quine. Mac Rebennack e soprattutto il chitarrista Bill FrtseU, quasi sempre presente. Marianne Faithfull Enzo Gentile