Nel dizionario degli autori ora c'è gloria anche per i viventi

Come Bompiani ha rinnovato una sua opera famosa Come Bompiani ha rinnovato una sua opera famosa Nel dizionario degli autori ora c'è gloria anche per i viventi Illustrazione di Stoppa direttori hanno dato la loro impronta critica alle sezioni. Le presenze e le assenze vanno lette in questa chiave. Abbiamo dovuto rinunciare all'idea di un equilibrio interno, suggestiva ma irrealizzabile-. L'unico criterio generale valido per tutte le sezioni è stato quello di rifare completamente le voci storiche ogni volta che la prospettiva storica risultasse mutata, per l'apporto di nuovi elementi critici Oltre a Goethe, sono stati riscritti ex novo, per citare qualche caso illustre, Shakespeare da Anna Cavallone, Thomas Mann da Anton Reininger, Oscar Wilde da Masolino d'Amico. Un altro criterio di fondo che si riconosce nella struttura dell'opera è una differenza di peso tra voci che originano piccoli saggi critici d'autore e voci che danno conto soprattutto di spunti biografici. Il che significa, implicitamente, un giudizio di valore: Gadda di Contini, Calvino di Maria Corti, 11 citato Moravia di Siciliano, Sciascia di Bui alino, Fenogllo di Beccarla sono voci più importanti rispetto per esempio a quelle su Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Primo Levi, Rigoni Stern. Al di la di questi capisaldi critici, e di tutte le grandi voci storiche che non hanno avuto bisogno di modifiche, l'opera è uno sterminato repertorio dove si trova di tutto, come un giardino botanico in cui piante nobili e imponenti si accompagnano a fragili arbusti e aiuole di fiorellini comuni circondano fogliami esotici. Per cui alla lettera A scopriamo una lunga voce Alien (Woody), che ha 11 sapore di una scappatella, alla F la voce Frutterò & Lucentini vale per un unico autore. Alla L ecco Liala, alla P Peverelli (Luciana), alla S compaiono sia Shepard (Som), sceneggiatore di Paria, Texas, sia Styron (William), autore di La scelta di Sofia (da cui film con Meryl Streep), mentre gli amanti dei best seller d'un tempo non troveranno Struther (Joan) che scrisse La signora Mtnlver (da cui film con Greer Garson). Ma al gioco di chi non c'è non ci si diverte molto, perché 11 repertorio è effettivamente completo. Le assenze che balzano agli occhi sono fatti isolati: quella di Carmelo Samonà, autore di Fratelli, che non avrebbe demeritato tra 1 Del Giudice, Busi, Tondelli, De Carlo, Lodoli, Pazzi, quella di David Leavitt, uno del leader del minimalisti americani, quella di Mac Innes, il cui Absolute Beginners è stato rilanciato da un fortunato film, e quella malinconica di Luigi Magnani, scrittore eclettico di musica e arte (Il nipote di Beethoven, La musica in Proust, un saggio su Morandi). Se entriamo nel territorio della critica estetica, sia di letteratura sia d'arte, inciampiamo in verità in qualche zolla fuori posto. In una paglnetta introduttiva del primo volume, si spiega che nell'interesse del •lettore reale- si è dato spazio alla critica -militante- e si è limitata quella •accademica-. Il soggettivismo delle scelte, tuttavia, può provocare qualche sorpresa. Anche per quanto riguarda la storiografia. Mancano Claudio Magris, che i tedeschi ci invidiano, Vittorio 8trada, Giuseppe Galasso e Carlo Ginzburg, amato dal francesi. Senza contare che Valerio Castronovo, responsabile della sezione di storia, ha la modestia di escludersi. In compenso ci sono 1 grandi giallisti, da Conan Doyle ad Agatha Christle, da Raymond Chandler a Dashiell Hammet, compresi gli Italiani Giorgio Scerbanenco e Attillo Veraldl, escluso solo 11 mago del •nero» Cornell Woolrlch. I giornalisti, invece, ci sono solo a metà: 11 criterio di ammissione al dizionario è quello della .creatività* cioè di produzioni autonome rispetto alla professione. Per cui si a Biagi, Bocca, Cederna, Montanelli, naturalmente Fallaci, no a Ronchey, Scalfari, Rossanda, Ottone. Infine, un piccolo peccato di narcisismo: alla lettera B, c'è la voce Bompiani (Valentino), in quanto autore di due libri e due drammi, ma più avanti non troveremo la voce Garzanti (Livio), anch'egli romanziere, oltre che editore.

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