Tom Waits: ho provato a cantare nei tubi e nelle lattine il megafono della polizia è meglio di Enzo Gentile

Tom Waits: ho provato a cantare nei tubi e nelle lattine il megafono della polizia è meglio Tom Waits: ho provato a cantare nei tubi e nelle lattine il megafono della polizia è meglio L'autunno di Brahms Karajan lo rivive a mezzetinte ciare insieme. SI, perché Frank compariva in "Swordfishtrombones", se la passava bene in "Raln dogs" ed è cresciuto finalmente In "Frank's wild years". Sembrano avere una relazione, forse non tanto per 11 contesto, quanto perché rappresentano un punto di partenza rispetto agli album che venivano prima. Io li ho prodotti tutti e tre, e mi sento vicino ad essi. Non c'è tutto quello che avrei voluto, ma almeno ci ritrovo alcune cose che io desideravo ascoltare». NAPOLI — .All'inizio della mia carriera feci un voto alla Madonna del Carmine, che se avessi avuto successo mi sarei ritirato nel momento di maggior fama... Questo momento é arrivato. E stasera, è stata l'ultima volta che ci siamo esibiti per voi». Correva V anno 1959: in una sera di settembre, sull'unico canale televisivo di allora, Renato Carosone fece quest' annuncio. .Canta Napoli» abbandonava le scene: per mesi l'Italia dello spettacolo non parlò d'altro. Esattamente quella sera, proprio da quell'inquadratura in bianco e nero, le vicende musicali partenopee cominciarono ad assumere un valore diverso. Quasi certamente è da quella sera che si comincia a parlare delle melodie napoletane come fenomeno di portata nazionale. Napoli lo sapeva già ma 11 resto d'Italia improvvisamente si accorse, per sottrazione, che dopo quella di Bovio e .Vieneme n'suonno», Napoli era riuscita a produrre anche una musica nuova, diversa, originale, trainante. Qualcosa che avrebbe prodotto Poppino di Capri e la «Nuova Compagnia di canto popolare», Roberto Murolo e «Musica Nova», Edoardo Bennato, la De Sio, «Napoli Centrale», «La Gatta Cenerentola» e Pino Daniele. Un fenomeno completamente Inatteso. L'onda lunga dell'occupazione alleata, 1 risultati dell'incontro fra mScalinatella» e Tommy Dorsey, fra Benny Goodman, Glenn Miller, 1 chitarristi delle .posteggia» e il mandolinaro caprese, .il ritmo sincopato che permetteva di scatenarsi nel ballo per dimenticare gli orrori della guerra era l'elemento nuovo. Dalle macerie dei posti incantati di quella che era stata la più bella città del do a fare in modo che le canzoni abbiano la loro propria anatomia, 1 loro itinerari, 11 loro corredo». La sua voce adesso ha un timbro diverso, ci sono particolari effetti vocali. «Tutti i miei interventi vocali sono passati attraverso un megafono della polizia. Una volta che lo usi è difficile tornare indietro. Quando ho scoperto quello che significava a livello sonoro il megafono, è stato un grande momento per me. Non pensavo che avrei mal cantato in un megafono. Volevo piuttosto provare a scovare effetti speciali in altri modi. Ho provato a cantare nelle mie mani racchiuse, nelle lattine vuote, dentro a un tubo, a usare microfoni da sette dollari. E Invece quel che mi serviva era un megafono a batterla. Reperibile nei grandi magazzini a meno di trenta dollari». Sua moglie Kathleen ha curato alcuni arrangiamenti vocali nel disco. «Mi ha alutato moltissimo. Abbiamo lavorato fianco a fianco. Sono al punto in cui posso e devo valutare tutte le opportunità che mi si offrono davanti. E' duro essere produttore, scrivere le canzoni e interpretarle. Bisogna cambiare un sacco di volte posto e ruolo. Allora c'è bisogno di qualcuno di cui aver fiducia, che sia fuori dalla mischia e ti spinga in acqua nel momento giusto. Kathleen ah assolto alla perfezione questo compito. In questo album ho cercato di prendere ogni canzone Individualmente e creargli intorno un proprio mondo». Le canzoni hanno conservato lo stesso spirito che avevano quando le presentaste nello spettacolo la scorsa estate, oppure su disco si ascoltano versioni alternative? «Ci sono delle differenze, nello spettacolo c'erano da rispettare alcune regole. La strumentazione, per esempio, è approssimativamente la stessa, anche se quando c'è un gruppo di musicisti sul palcoscenico non puoi radicalmente Tom Waits Questo significa che il prossimo disco sarà del tutto diverso? «Probabilmente lo sarà Fare l'attore e lavorare nel cinema mi è servito in termini di esperienza per scrivere, registrare e Interpretare differenti personaggi nelle canzoni, senza problemi di identità o di compromessi. Io posso mutare in studio e quindi tenermi separato, distinto dalla canzone. Prima mi sentivo come se la canzone fosse me stesso e dovevo essere assolutamente nella canzone. Sto provan¬ La storia di un genere musicale i idi di Ei gattraverso i ricordi di Eugenio Bennato e e Carlo D'Angiò LA Deutsche Grammophon sta pubblicando una nuova edizione delle Sinfonie di Brahms dirette da Herbert von Karajan con 1 Filarmonici di Berlino. In un recentissimo compact disc sono riunite la Seconda Sinfonia in re maggiore op. 73 e le Variazioni su di un tema di Haydn. L'esecuzione è interessantissima per comprendere il lavoro di approfondimento che Karajan conduce sul testo in questi ultimi anni. L'identificazione con la poetica del decadentismo brahmsiano è ormai assoluta: basta ascoltare 11 languore e la sonorità con cui si avvolgono, nelle prime battute, le spire dei violoncelli per comprendere come Karajan sappia rendere l'aspetto meditativo, malinconico e stupendamente autunnale di questa Sinfonia che è, per universale riconoscimento, la piti lirica fra quelle di Brahms. B lavoro di amalgama e di cesellatura sonora, che ha dominato la ricerca interpretativa di Karajan negli ultimi vent'annl, ha perduto ormai completamente qualsiasi sospetto di gratuità decorativa: almeno qui, in Brahms, la ricerca del bel suono viene Incontro spontaneamente ad un tipo di discorso in cui il colore importa non meno della melodia, dell'armonia e del ritmo. La divina tavolozza di mezzetinte che 1 Filarmonici di Berlino sanno esprimere sotto la bacchetta del loro direttore non rappresenta un fatto aggiunto, bensì la dimensione naturale del discorso brahms iano: e come tale la si gode, quasi senza accorgersene. Un altro carattere di questa esecuzione è l'evidente dilatazione del tempi che Karajan tende ad adottare, ma senza _ mai strascicare 11 fraseggio. VAllegro ma non troppo iniziale si scioglie a poco a poco dalle lente rotazioni melodiche delle prime battute, tra gli echi di corni e la tenerezza arcadica dei legni: poi gradualmente si gonfia, si fa concitato, ma il movimento «trattenuto» che Karajan gli impone lo rende forte, acceso, monumentale. Lo spleen brahmslano viene cosi posto per essere superato con impennate dolorose e ribelli, piene di trascinante energia. Lo spessore sonoro del Bcrllner diventa qui l'Incarnazione naturale del slnfonlsmo tedesco: possiede una potenza schiacciante ma insieme una profondità e un calore inscindibili dal vero significato del suono brahmslano. Insieme a questo andamento solenne, la feconda diretta da Karajan abbraccia tuttavia altre dimensioni, non meno essenziali: la tenerezza confidenziale del molti passaggi cameristici, la colloquialità serena e infine le occasionali eruzioni di una freschezza scintillante, dal sapore marcatamente zingaresco. B tutto equilibrato e armonizzato con mano maestra. Insomma, è difficile oggi ascoltare un Brahms più completo: e le Variazioni sul Corale di 8. Antonio confermano questa Impressione, facendo di questa registrazione una perla nella vastissima produzione discografica di Herbert von Karajan. Paolo Gallaratl Brahms: «Seconda Sinfonia op. 73; Variazioni su un tema di Haydn», direttore H. von Karajan, Filarmonici di Berlino, Deutsche Grammophon. cambiare l'impianto da una canzone all'altra. Su disco qualche variazione è invece ammessa». Sembra che a ogni cantone lei si avvicini con un diverso sentimento. E anche la strumentazione aggiunge originalità alla natura della sua musica. Pump organ, mellotron, optlgon... «Quello che si chiama pump organ ha davvero 1 polmoni. Attualmente respira. Credo che mi piaccia l'azione fisica che compio mentre suono, le sfumature che si sprigionano. E' sempre un po' acido, acerbo, come se fosse un po' estraneo. Ogni strumento ha la sua personalità e lo dispongo di molte possibilità Ho ascoltato il mellotron per anni è ho sempre avuto paura di lui. Quando inserisci una chiave puoi chiamare una particolare nota registrata con un particolare strumento. E' come se batti sulla spalla qualcuno e quello comincia a suonare. Poi c'è l'Optlgon, uno del primi organi ideati per un uso domestico. Insomma, sono uno di quelli che non si sono mal completamente associati al ventesimo secolo». E' cambiato il suo modo di scrivere canzoni in questi anni? •il mio metodo di scrittura è cambiato, anche se non ho ancora cominciato a comporre canzoni pensando alla radio. Comunque mi è difficile ascoltare il mio materiata degli Anni Settanta. Credo sia buona cosa essere disponibili a crescere, a esplorare nuove strade, muoversi, cambiare abitudini, vivere In altri Paesi. I .testi per esemplo. Qualche Volta le parole arrivano a me e io cerco deliberatamente cose che non hanno specifico significato al momento. Quindi butto giù le parole, poi ci penso, e alla fine riesco a comprenderle. Le canzoni possono trattare di qualsiasi argomento. Se tu sei padrone di un'arte, poi puoi farne buon uso in tutti i sensi», ti Il manuale di Enzo Gentile

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