Serena precettore di Rush

L'attaccante nerazzurro insegna al gallese come far gol in Italia L'attaccante nerazzurro insegna al gallese come far gol in Italia Serena precettore di Rush Mercoledì torna a brillare l'azzurro della Nazionale Olimpica, che giocherà ad Arezzo (ore 14.30) In amichevole con la Grecia. E' l'ultimo collaudo prima dello scontro contro la Germania Est, previsto allo stadio Flaminio di Roma il 18 novembre: una partita importante vista la classifica che vede i te deschi orientali In testa al girone con 6 punti in 5 partite, davanti all'Italia di Dino Zof f (5 punti in 3 partite). In questo scontro diretto si giocheranno gran parte delle carte a disposizione per Seul. Diciotto sono 1 convocati da Zoff: Alessio, Ancelotti, Borgonovo, Brio, Carnevale, Cravero, De Agostini, Domini, Galia. Giuliani, Iachlnl, Paolo Maldini, Mauro, Pellegrini, Romano, Tacconi, Tassoni e Virdis. Martedì Zoff annuncerà la formazione, ma non ci dovrebbero essere grandi novità. E' in dubbio Mauro, sostituito ieri a S. Siro per uno stiramento. L'ex bianconero, che ha speso parole dolci per la accortezza, facendosi vivo al momento giusto - Il il suo vecchio Torino, e non complimentandosi con 11 suo vecchio Mllan sol perché non sollecitato da nostre domande sul match di Verona. Deve essergli costato assai, ieri trattenersi, contenersi, avvolgersi di gentile comprensione per le sventure altrui, esimersi da furiosa soddisfazione per le soddisfazioni proprie. Grande match, il suo del -dopo-, forse più faticoso del match di 90'. Cinque televisioni, dieci radio, cinquanta giornali. Tutti fronteggiati, sfamati. • Primo gol più difficile, arretravo, avevo poco spazio, Tacconi era II. Sono andato ad abbracciare Malgioglio. dopo il mercoledì nero ci eravamo aiutati a vicenda, con un messo giuramento di riscossa. Merito del gol anche di Altobelli, gran cross. Secondo gol con un grazie a Fanna per il passaggio, quello è un mio colpo di testa tipico, vado incontro alla palla e se la becco è fatta. Tanto lavoro anche in difesa a bloccare Brio su corner e punizioni. La Nazionale? Non ci penso, penso all'Inter. dal nostro Inviato O. P. ORMEZZANO MILANO — La -monia quacia. è, in piemontese (con la -o. che si pronuncia quasi come una -u-), la monaca accovacciata. Cioè la suora che ha necessità di urinare ma che per non rivelare questa debolezza terrena si accovaccia ed alutata dalle ampie vesti esegue senza far sapere che. E' chi fa bene e con mimetismo gli affari suoi. A Torino, già nel Toro. Serena era definito «monia quacia» per la sua sorniona abilità di mascherarsi, di nascondersi fuori campo dietro un sorriso diplomatico, in campo dietro una finta mitezza. Salvo fare le sue cose, sempre e dovunque. Costretto ieri da due gol imperiosi a non essere -monia quacia* in campo, lo è stato dopo, parlando bere della Juventus (-le voglio bene, mi spiace-), di Brio (.ci si batte come nel rugby, alla fine ci si dà la mano e ci si scambia la maglia-), spendendo frasi dolci anche per Juve e Brio, si è mimetizzato con la consueta rivale si è mosso come una furia, ma a vuoto Rush? Marcato bene da Calcaterra-. Serena introduce un certo discorso su Rush. Va fatto. Il gallese ieri non ha visto uno striscione ignobile contro di lui: l'avesse visto, avrebbe avuto ragione a lasciare il campo subito. Ha giocato, anzi ha non giocato. -Sono frustrato- ha detto alla fine, in inglese. Lo marcava un certo Calcaterra. non un Brio. Calcaterra lo ha cinturato qualche volta, lo ha pure messo giù. Ma il dinamismo stesso di Rush. che si impegna strenuamente, ha aiutato Calcaterra: nel senso che Rush sembrava andare a terra per foga propria, più che per aggressione altrui. Se Rush facesse il Serena, segnerebbe di più: da .monia quacia». Invece si arrabbia, si fa notare, viene assalito. Pretende, Rush, di giocare con i lanci: lui pressatissimo. passa la palla indietro, poi si gira e scatta. Ma siccome non gli ridanno la palla, e in profondità, è tutto inutile. Se la Juventus riusciva a tenere Serena, ne fa¬ ceva un precettore di Rush. per lo studio della giungla italiana, e intanto toglieva un attaccante all'Inter. E ieri non perdeva, probabilmente vinceva. Da Torino parla, ai centravanti o comunque attaccanti stranieri nuovi, quasi tutti fallimentari almeno quanto a gol (Cop, Sliskovic. Careca. Casagrande. Anastopulos. Rush. Voeller. Van Basten. Gulllt, Borghi: vampate in Coppa Italia, fiammelle hi campionato), l'unico nuovo che segna, Polster. Uno che ha fisico, si butta, butta dentro la palla. Come guadagni sta in una fascia medio-bassa. Ha già sei gol in sei partite, ancora un quattro gol e si pone sopra i livelli ottimali assegnatigli: e ha 24 gare di tempo per farli. Secondo noi è l'omologo, in chiave di calcio elementare ma efficace, di Pruzzo. Fra Polster e Serena, fra lo Schwarzenegger e il David Nlven recitano male, nella Cinecittà del nostro calcio, i goleador famosi, specie se stranieri, specie se nuovi.

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