Maradona caccia all'anatra

Le fantasie gastronomiche di un asso stravolto dalla dieta Le fantasie gastronomiche di un asso stravolto dalla dieta Maradona, caccia all'anatra Agli occhi dell'argentino, ombra dì se stesso, i romanisti parevano lepri, brasati, risotti - E, seduto in campo, aspettava che l'arbitro gli presentasse il menù - Nobiltà morale di Liedholm E, di conseguenza, l'illustre svedese manteneva cinque uomini in difesa conservando allo stesso tempo un attacco sintetizzato in pratica nella sola persona di Pruzzo. Affinché non nascessero dubbi sulla fedeltà a principi fondamentali, Liedholm pretendeva che il famoso centrocampo a tela di ragno non cessasse neppure per un istante 11 suo processo di ruminazione progressiva. Insomma, la Roma — e questo è il nocciolo strategico della partita — riusciva a non alterare la propria fisionomia, benché le circostanze le offrissero subdolamente la tentazione di aggiungere una punta — e perché non due — e di sottrarre un difensore. Sarà difficile convincere i tifosi romanisti, alcuni dei quali al termine della sfida gridavano •Aridatece Eriksson-, circa la saggezza equilibratrice delle mosse sopra accennate. Cosi come sarà doloroso convincere 1 tifosi napoletani della scomparsa — ci si augura non de¬ dal nostro Inviato GIANNI RANIERI ROMA — Vincere In undici contro nove? Suvvia, non sarebbe signorile e potrebbe incidere il segno del disonore nel curriculum di un tecnico di rinomato blasone. Trovatosi a guidare una squadra che in parità numerica con l'avversario era riuscita, pur tribolando e rischiando, a superarlo grazie a un gol di Pruzzo, sostituto italiano di Voeller, Niels Liedholm si è imposto, con un senso della sportività che ad alcuni spettatori della curva Tevere è apparso eccessivo, non solo di non infierire contro chi aveva subito dalla sorte una drammatica stoltitura, ma addirittura di propiziarne il pareggio. Particolarmente gradito dal. napoletani, l'atteggiamento di Liedholm si faceva apprezzare per 1 suoi contenuti morali oltre che tattici. L'esimio maestro continuava a considerare il Napoli come se fosse una formazione al completo. Un omaggio. Siete nove ma valete per 11. .H Vii finitiva — di Diego Armando Maradona. Maradcna, reduce da un'intensiva cura dimagrante, ha sofferto, supponiamo, di quella particolare sindrome che induce i mangiatori buongustai a cadere nel miraggio e nell'Incantesimo allorché, usciti dalla dieta, ritornano ad affrontare gli ostacoli della quotidianità. Che cosa è dunque accaduto all'evanescente «pibe de oro»? Semplice. Ogni qual volta il fuoriclasse s'avvicinava all'area romanista, i rivali della retroguardia giallorossa, Tancredi compreso, perdevano le sembianze di calciatori e si trasformavano, agli cechi di Diego, in succulenti risotti al quattro formaggi in sapide lepri al salmi, in profumate montagne di spaghetti con le vongole. Si capiva come Maradona, ammaliato da tali visioni, precipitasse In una sorta di estasi alimentare che gli strappava dalla mente e dalle scarpe gli obblighi pedatoril della sua professione. Ci si chiedeva perché mai ■ Mauro, no all'Olimpica contro la Grecia l'asso argentino, campione di nobilissima stoffa e di indubitabile fierezza, risolvesse la maggior parte degli scontri In area di rigore andandosi a sedere sull'erba. In realta, apparendogli ora Tempestllli sotto forma d'un'anitra all'arancia, ora Manfredonia nelle polpe d'un brasato al barolo, 11 campionissimo sudamericano altro non faceva, nella sua immaginazione stravolta, che sedersi a tavola nell'attesa che l'arbitro Magni di Bergamo, non più direttore di gara ma maitre di sala, gli si presentasse con 11 block-notes delle ordinazioni. La metamorfosi di Maradona da inimitabile creatore di occasioni da gol a Inimitabile, creatore di fantasie gastronomiche non impediva però al Napoli di condurre in porto 11 pareggio. Sul campo, mentre Diego Armando inseguiva un inafferrabile menù, gli azzurri di Bianchi, nutriti esclusivamente dalle proteine della passione, sventolavano le loro lacere ma gloriose bandiere.

Luoghi citati: Bergamo, Grecia, Manfredonia, Roma