Un weekend a caccia di bracconieri che intrappolano cince e pettirossi

Un weekend a caccia di bracconieri I «| ** |ll]dllf 9 If* {Il S'i K*MiS*l Un weekend a caccia di bracconieri I «| »** |ll]d>llf 9 «f If* .{Il S'ivi» A K-*'MiS*l- i-m che intrappolano cince e pettirossi Volontari arrivano ogni sabato da tutta Italia nei boschi dell'alto Bresciano - E' guerra aperta ai «predatori» che tendono migliaia di micidiali lacci e archetti su alberi e cespugli BRESCIA — Uno strano weekend quello che decine di persone compiono in queste giornate d'autunno nelle valli alte del Bresciano. Partono da tutta Italia per venire quassù a caccia di bracconieri. Si sparpagliano nei boschi che da Oardone Valtrompla attorniano le rive del lago d'Iseo e per Brozzo, Bovegno, Colilo, vanno su fino a Breno. Altri raggiungono lo specchio d'acqua del Garda nella zona di Salò e salgono verso Barghe, Vestone, Magasa, Anfo, Tignale. Non sono che pochi nomi di una vasta zona nella quale la civiltà, di vita e del consumi, non è ancora riuscita a cancellare il retaggio di barbariche usanze introdotte duemila anni fa quando, per fame, questo tipo di caccia poteva avere un senso. Qui, per qualsiasi selvatico, si continua a praticare un sadico sistema di cattura che da almeno un secolo sparge vergogna sulla caccia. Non si usano i fucili per i quali le industrie bresciane hanno conquistato prestigio nel mondo. Caso mai, automatici e doppiette servono per minacciare chi passa sul territorio «minato» dalle trappole. I bracconieri sono esperti nell'uso di antichi ma perfezionati congegni nei quali, ai richiami di bacche colorate e del canto di altri volatili prigionieri in gabbia, incappano a decine di migliaia ogni anno pettirossi, scriccioli, capinere, usignoli, cince, organetti, lucherini, picchi, fioraccinl, ciuffolotti, frosoni, fringuelli, regoli, cardellini. E avanti con un lungo elenco di uccelli protetti a livello europeo da precise norme Cee. Una beccata, uno scatto micidiale ed ecco la vittima appesa per le zampette troncate dal lacci tesi in arhetti di legno o di ferro. Da quel momento, con una tremenda agonia di ore, a volte anche di giorni, 11 piccolo uccello riceve dall'uomo la paga per 11 servizio che gli ha reso durante l'estate, disinfestandogli da miriadi di insetti, campi e frutteti. Tre persone, scoperte la scorsa settimana dalla Lega per la protezione degli uccelli, sono state denunciate dai carabinieri: due bracconieri e la proprietaria di un ristorante che, con microscopici | pettirossi, usignoli, scriccioli, cince e lucherini, ognuno del peso inferiore ai dieci grammi, stava confezionando la pietanza da consumare con la polenta, la tanto decantata «polenta e osei». Tra sabato e ieri le incursione degli agenti della «Lipu« contro archetti, vischio e lacci, hanno permesso di individuare altri vergognosi episodi, di redigere verbali e di disattivare centinaia di trappole. Piergiorgio Candela, dirigente degli agenti giurati volontari, parla un po' sconsolato della situazione: .11 nostro compito non è privo di rischi. Le minacce, anche a mano armata, sono all'ordine del giorno. Nella zona di San Colombano sono stato affrontato da un giovane che brandiva un'ascia. Per le donne non mancano i pesanti insulti. Vorremmo che lo Stato si decidesse a far rispettare la legge, a intervenire con gli organi preposti a prevenire e a reprimere questo ignobile bracconaggio, visto che lo vuole anche il Codice penale*. Una sentenza dello scorso 26 marzo della Corte costituzionale rafforza la legge del 27 dicembre '77 confermando che .catturare esemplari faunistici con mezzi vietati o impossessarsi di uccelli protetti, costituisce delitto di furto ai danni dello Stato*, men¬ ili barba a Bracconaggio, una vergogna antre l'acquisto .si confiqura nel reato di ricettazione*. Lo scorso 1° ottobre, l'onorevole Luigi Rossi di Montelera ha presentato al presidente del Consiglio e al ministro dell'Agricoltura un'in¬ lle leni tica: una stampa di 102 anni fa terrogazione scritta per sapere se sono a conoscenza della spietata strage di piccoli uccelli insettivori da tempo in atto nelle vallate alpine e .delle negative conseguenze che la distruzione Triplice espianto a PESCARA — Triplice prelievo di organi ieri mattina aU'ospedàle di Pescara'tiaJ'corpo di una donna, Giovanna'Madr^a,-40ra'nnirc^ da emorragia cerebrale. Tre équipe pollspecialistiche del Policlinico Umberto I di Roma e degli ospedali di Pescara e di Avezzano (L'Aquila) hanno rispettivamente espiantato cuore e reni e prelevato le cornee. Il cuore sarà trapiantato oggi a Roma dall'equipe del professor Benedetto Marino ad una donna di Foggia. ■ Scomparso cercatore funghi di un cosi gran numero di utilissimi uccelli insettivori provoca all'habitat naturale con relativo incremendo di insetticidi a scopo agricolo*. Naturalmente, Rossi di Montelera vuol anche sapere quali immediate disposizioni i ministeri competenti ritengano emanare a polizia, carabinieri. Guardia di finanza e Corpo forestale .onde intervengano con la dovuta fermezza al fine di stroncare tale palese violazione della legge*. Una risposta l'attende anche chi ormai è sceso dal ring della sopravvivenza e si può sfamare lasciando vivere e cantare in liberta queste meravigliose, utili creature. La piaga del bracconaggio è lunga e difficile da guarire. • Venga il giorno nel quale una provvida legge proibisca i lacci... non è caccia questa... è macello tenebroso e senza gloria, cui avarizia soltanto e fui or di guadagno prestano mano, cui l'unico e basso diletto è annoverare ogni sera la preda e venderla il giorno dopo in città*. Una frase attuale, eppure fu scritta ben 102 anni fa, esattamente il 24 ottobre 1885, da Alberto Bacchi sul settimanale .Lo sport illustrato*. Attendiamo ancora quel giorno. GENOVA — Vigili del fuoco, poliziotti e gruppi cinofili sono impegnati dal primo pomeriggio di ieri nelle ricerche di un giovane cercatore di funghi scomparso sul monti alle spalle di Genova. Si tratta di Gabriele Brigati, di 22 anni, il quale aveva raggiunto ieri mattina di buon'ora la zona di Serra di Nervi, località Santa Maria Maddalena, nell'entroterra del levante cittadino. Non vedendolo tornare all'ora di pranzo i familiari hanno dato l'allarme. ■ SI costituisce latita REGGIO CALABRIA — Si è costituito alla squadra mobile di Reggio Calabria, Giuseppe Melari, di 44 anni, una delle tre persone sfuggite, sabato mattina, all'operazione con la quale gli investigatori hanno interrotto una riunione di maggiorenti della cosca dei Libri-Zlndato. A conclusione dell'operazione la Mobile ha arrestato tre persone, Antonino Libri, di 20 anni (Indicato dagli Inquirenti come uno dei killer della cosca), Antonio Zindato, di 45 anni, e Cosimo Borghetto, di 23 anni Dopo la costituzione di Melari, sono irreperibili due dei presunti partecipanti alla riunione che si stava svolgendo in una autorimessa del centro cittadino: Antonio Caracciolo, di 58 anni, indicato come il capo della «famiglia» del quartiere Modena e Giuseppe Cuzzilla di 53 anni. Muore per salvare CALTANISETTA — Antonino Miceli, 45 anni, fabbro ferralo di Sommatino è morto per salvare il suo cane rimasto imprigionato in un cuniculo durante una battuta di caccia. Mentre tentava di scavare attorno al cuniculo per raggiungere il cane, il Miceli, per uno smottamento del terreno, è stato colpito alla testa da alcuni grossi sassi che lo hanno mortalmente ferito. E' accaduto ieri nelle campagne fra Caltanisetta e Sommatino. Miceli era a caccia con alcuni amici che hanno tentato invano di soccorrerlo. Vito Brasa