Un matrimonio sardo folclore e tradizione

La «fuga» della sposa, un rito con radici antiche La «fuga» della sposa, un rito con radici antiche Un matrimonio sardo folclore e tradizione to delle nozze. Salvatore ha scritto ai suoi due più cari ex commilitoni: «Ho bisogno di voi, mi dovete fare da compari, a cavallo. Sarete i testimoni della mia onorabilità, che presenterò al padre della mia futura moglie: Nanni di Roma e Maurizio di Torino non hanno potuto negarsi, anche se una cavalcata sarda difficilmente avrebbero potuto farla, se Salvatore non avesse garantito di guidarli personalmente su animali dolcissimi scelti apposta. Si sono ritrovati il giorno prescelto, all'alba, fuori del paese. Salvatore ha Indossato il costume tradizionale e si è munito di carabina, poi è salito a cavallo. Dietro di lui vi erano i due comparì e gli amici più fidati Al passo sono entrati nelle vie ancora vuote. Hanno raggiunto la casa della Sposa. Leonarda li ha attesi sola sulla soglia, vestita con l'abito nuziale. Salvatore le ha offerto un fiore e l'ha accolta in sella. Tutto era cosi compiuto. La brigata è fuggita subito a celere trotto, mentre i comparì dello sposo sobbalzavano incerti sulle selle e i cavalieri più abili scaricavano In aria le carabine. Il paese, rimasto attento, dietro le tapparelle delle finestre socchiuse, rispondeva con applausi e grida di gioia. Salvatore e Leonarda hanno consumato la fuga d'amore al paese vicino, con un brindisi con gli amici Tornano adesso, dopo un'ora circa. E padre di Leonarda li attende come detta la tradizione, armato, ma vestito a festa. Dietro vi è la famiglia. Le sorelle di Leonarda portano dei pani olio e sale. Ecco, il corteo dei fuggitivi rientra, i compaesani sorridono in silenzio. Salvatore cavalca per primo, con Leonarda stretta in sella. Sì ferma dinanzi al futuro suocero e proclama in lingua sarda: •Padre, amo vostra figlia e sono vostro figlio*. Ti patriarca fa un cenno ai giovani che scendono da cavallo. SI avvicina a loro. Subito, con due simbolici misurati ceffoni alla ragazza e al futuro genero, punisce la fuga romantica. Poi si rivolge ai compari dello sposo: .Chi è quest'uomo?'. Nanni e Maurizio devono fare ora il loro dovere. Rispondono con la formula di rito: •£' un uomo degno di rispetto, che onora la famiglia e la parola data. Lo assicuriamo noi, suoi compagni, che abbiamo diviso con lui l'armi, le fatiche e il pane*. Tanto basta. D padre presenta allora allo sposo una pagnotta. Leonarda porge al futuro marito sale e olio. Salvatore condisce il pane. Lo suocero lo spezza e lo dona alla coppia, diventata ora parte integrante della sua antica stirpe. Bolo allora il paese rinnova le grida d'auguri, le doppiette fanno tuonare ancora la loro voce, mentre tutti si avviano in chiesa. . .„ iace con* o*ue centrai) ^Jf^oné), «J Anche nette^c troUo agro deUe

Persone citate: Padre

Luoghi citati: Roma, Torino