No dei sindacati alla diga di Mongrando

Marcia di protesta nel Biellese dove Piedicavallo è ancora isolato per le frane Marcia di protesta nel Biellese dove Piedicavallo è ancora isolato per le frane No dei sin dati alla diga di Mangiando BIELLA — Sedici sindaci e due parlamentari hanno guidato ieri la marcia di protesta contro la diga sull'Ingagna che sta sorgendo sopra Mongrando, un piccolo Comune di 4 mila abitanti ai piedi delle colline della Serra, il giorno prima, a Campiglia, i sindaci dei cinque Comuni dell'alta valle e i 150 abitanti di Piedicavallo, un paesino che da una settimana t isolato per l'interruzione della provinciale, hanno chiesto a Regione e Provincia impegni precisi. L'assessore regionale Nereo Croso, dopo un sopralluogo nella alta valle Cervo, ha do¬ vuto riconoscere che il dissesto idrogeologico è grave. Il torrente Cervo, il più importante corso d'acqua del Biellese, e un suo affluente di destra debbono essere regimentati per evitare nuovi danni. La Protezione civile ha stanziato per i primi interventi un miliardo. Dalla Regione, ha assicurato Croso, arriverà un altro miliardo e 600. milioni per nuovi interventi urgenti. Tra pochi giorni dovrebbero iniziare i primi lavori: da una parte la Provincia ripristinerà in via provvisoria una carregiata della strada per togliere Piedicavallo dal¬ l'isolamento, mentre inizieranno i lavori definitivi delle protezioni murarie a difesa della provinciale e la Comunità montana, su delega della Regione, si occuperà della sistemazione dei torrenti. A Mongrando, invece, non ci sono soluzioni in vista per il problema della diga sull'Ingagna che si trascina ormai da anni. L'impianto, finanziato dal ministero dell'Agricoltura e costruito dal Consorzio di bonifica della Baraggia vercellese i costato finora circa 30 miliardi. L invaso si trova a circa 500 metri sopra le prime case del passe. Da questa posizione. dalla scelta delle soluzioni tecniche, dalla natura del terreno in certi punti poco consistente i naia la polemica tra Mongrando e Qraglia da una parte e il Consorzio di bonifica dall'altra. Ieri mattina a Mongrando si sono dati appuntamento circa un migliaio di persone per una marcia di protesta. C'erano i rappresentanti dei Comuni di Villa del Bosco (un altro Comune del Biellese che si batte contro la costruzione di una diga), Zumaglia, Miagliano, Sala, Lessano, Occhleppo Superiore, Vallemosso, Tollegno, Postila, Pettinengo, Ouardabo- sone, Qraglia, Quarona, Magnano e Ponderano. C'erano, tra gli altri, i parlamentari Wtlmer Ronzoni del pei e Laura Cima dei verdi, i consiglieri regionali Stagliano e Acotto, gli autonomisti Givo Farassino e Anna Sartoris. In un angolo della piazza in un ora sono state raccolte 350 firme per un esposto che mercoledì Ferruccio Cossutta dei verdi e Gianni Zecchini della Lega ambiente presenteranno alla procura della Repubblica di Biella ipotizzando una serie di reati commessi nella costruzione della diga. Maurizio Aitisi