Vallanzasca, sei carabinieri a giudizio
Vallanzas€a, sei €arabinieri a giudizio La scorta dovrà rispondere di evasione colposa di fronte al tribunale ordinario Vallanzas€a, sei €arabinieri a giudizio GENOVA — Per l'evasione di Renato Vallanzasca, avvenuta il 18 luglio scorso dal traghetto Flaminia, nel porto di Genova, sono stati rinviati a giudizio per direttissima i cinque carabinieri che componevano la scorta: Gianluigi Garello. 20 anni, Giovanni Porco, 18 anni, Antonio d'Amico, 28 anni. Gianfranco Laconi, 10 anni, Giovanni Trincherò, 23 anni; 11 capitano del gruppo carabinieri di Cuneo che organizzò la missione, Giovanni Sfregola. 32 anni, e lo stesso Vallanzasca per l'evasione. L'accusa nei confronti del carabinieri che componevano la scorta (che pur essendo militari per questo reato verranno giudicati da un tribunale penale) é quella prevista dall'articolo 387 del co-' dice penale, «colpa del custode». Il testo recita: 'Chiunque, preposto per ragione del suo ufficio alla custodia, anche temporanea, di una persona arrestata o detenuta per un reato, ne cagiona per colpa l'evasione, è punito con la reclusione fino a tre anni o con la multa da lire quarantamila a quattrocentomila.. Uno dei componenti la scorta, Gianfranco Laconi, è anche accusato di calunnia nel confronti del brigadiere Garello, responsabile del gruppo che accompagnava Vallanzasca. Laconi, avrebbe fornito una versione della fuga del «bel René- dalla quale si sarebbe potuto desumere per il capo della scorta il reato di evasione dolosa. I carabinieri dovranno poi rispondere anche di violata consegna e per questo reato verranno giudicati da un tribunale militare. I rinvìi a giudizio sono stati disposti dal sostituto procuratore della Repubblica, Mario Molisani, che ha condotto l'inchiesta sull'evasione del bandito, avvenuta in un viaggio di trasferimento dal carcere di Cuneo alla nuova destinazione della prigione di Bad'e Cam» In | Sardegna. Renato Vallanzasca era arrivato nel porto di Genova a bordo di un pulmino accompagnato dai cinque giovani militari nel tardo pomeriggio di sabato 18 luglio. Il porto era affollato di turisti che attendevano di imbarcarsi sul traghetto ■ Flaminia, per raggiungere I luoghi di vacanza In Sardegna. Vallanzasca era stato condotto nella zona a poppa della nave dove sono le cabine destinate al prigionieri e alla scorta. In attesa che 11 traghetto partisse, 1 militari avevano deciso di chiuderlo nella cabina destinata a loro e dotata di oblò; credendo si trattasse di quella per 1 detenuti. Vallanzasca aveva anche chiesto che gU fossero tolte le manette per poter fare dei conti con una calcolatrice tascabile. Mentre 1 militari aspettavano fuori dalla cabina l'arrivo del bagagli, Vallanzasca aveva svitato 1 bulloni dell'oblò ed era fuggito I dileguandosi nella folla di turisti
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