Tregua armata nei trasporti di Gian Carlo Fossi

Tregua armata nei trasporti Da oggi trattativa «no stop» con Formica per gli aeroportuali Tregua armata nei trasporti Per lo sciopero del comparto in Lombardia cancellati da oggi al 1° novembre 56 voli al giorno Treni: parzialmente riuscita la fermata del personale viaggiante - Le maggiori adesioni a Roma ROMA — Si delinea una tregua nel trasporti, sia pure armata. Mentre si va attenuando lastenoKsne negli aeroporti e r.óa c> stata la paventata paralisi del traffico i erro viario per lo sciopero indetto dai Cobas del personale viaggiante, il ministro del Lavoro Formica è riuscito a superare le resistenze per una ripresa delle trattative sul nuovo contratto dei 28 mila «lavoratori a terra» degU scali aerei. Alle 17 di oggi comincia un «vertice no stop», che potrebbe determinare una svolta decisiva per gli aeroportuali: vi parteciperanno, assieme a Formica e al ministro del Trasporti Marmino, 1 segretari generali di Cgil-Cisl-Ull con 1 dirigenti dei sindacati confederali di categorìa e i rappresentanti di Alitalia, Ati, Iute rsind e Assoaeroporti. Il risultato potrebbe influenzare favorevolmente tutte le altre vertenze contrattuali della «gente dell'aria», che minacciano con sempre maggiore Intensità la regolarità dei voli, dai piloti agli uomini-radar, dagli assistenti ai tecnici e motoristi. Naturalmente è ancora tutto da costruire, ma è importante che aziende e sindacati abbiano manifestato la loro disponibilità a tornare a discutere con impegno per ricercare soluzioni. Non è neppure da trascurare l'intenzione di Formica di svolgere un ruolo attivo, sottoponendo alle parti una serie di tabelle elaborate dal suo ministero sull'effettiva incidenza delle richieste e delle offerte: proprio sulla reale entità degli oneri, le parti torneranno a scontrarsi con rinnovato vigore, •/ sindacati giustamente — osserva, con tono distensivo, il presidente dell'Intersind, Paci — ragionano in termini di guadagno dei lavoratori, le aziende in termini di costo del lavoro. Secondo le nostre valutazioni, le rivendicazioni sindacali comportano incrementi di spesa fra un minimo del 30% e un massimo del 50%.. L'incontro, ha rilevato Mancini della Filt-Cgil, può portare ad una svolta: «Ci sono stru mentalizzazioni interne ed esterne. Sicuramente il partito della regolamentazione ha scommesso su questa vertenza, ma vi è la fondata speranza di smentirlo nei faM.. Arconti, segretario generale della Cisl-trasporti, auspica che dietro la disponibilità espressa oggi da Alitalia e Interslnd vi sia un comportamento conseguente. •Anche quando abbiamo interrotto le trattative — aggiunge il sindacalista — Alitalia e Intersind si erano dette pronte a proseguire il confronto. Ma i veri problemi sono nati quando ad alcune aperture fatte dal sindacato sia sulla parte economica, sia sulla riduzione dell'orario di lavoro, le controparti non hanno dato nessuna risposta di merito che ci consentisse di tenere aperto il tavolo.. Comunque, la possibilità di uno sblocco della situazione ha allentato l'atmosfera nelle numerose assemblee convocate separatamente dai sindacati confederali a Fiumicino e negli altri aeroporti per indurre il «personale a terra» ad uniformarsi alla loro decisione di sospendere le astensioni articolate e attuare due scioperi nazionali il 2 e il 18 novembre. Gli iscrìtti alla Cisl e alla Uil sono completamente rientrati nei ranghi, mentre una parte degli associati alla Cgil ha continuato a sospendere il lavoro In forma articolata Le azioni dei «ribelli» e le ripercussioni di quelle dei giorni scorsi avevano costretto Alitalia e Ati a cancellare venti voli Interni ed internazionali da oggi al r novembre, nonostante che una delle associazioni dei pi¬ loti (Appi) abbia revocato ieri con effetto immediato tutte le astensioni in programma in coincidenza con la duplice festività di novembre e con 1 referendum politico-amministrativi I voli giornalieri Alitalia e Ati che saranno cancellati da oggi al primo novembre sono saliti invece a 56 per via dello sciopero generale dei trasporti in Lombardia. La maggior parte dei voli annullati, quindi, riguarderà i collegamenti da e per Milano. Anche il negoziato avviato ieri sera tra sindacati. Cobas del macchinisti e Ente delle Ferrovie dello Stato offre l'occasione per chiudere una controversia che ha già recato gravissimi disagi agli utenti e danni economici rilevanti. A notte inoltrata il confronto proseguiva in una atmosfera tesa, incontrando resistenze da parte dell'Ente soprattutto sulla questione dei miglioramenti salariali e sui criteri da adottare per legarli all'aumento di produttività. Intanto, continuavano a giungere notizie contrastanti sull'astensione proclamata dai Cobas del personale viaggiante fra le 14 di ieri e la stessa ora di oggi: secondo fonti ufficiose dell'Ente, nei compartimenti ferroviari del Nord Italia la percentuale degli scioperanti va dal 25 al 35%; a Firenze già si sale al 65% per toccare a Roma la punta massima del 90%. Ad Ancona, secondo dati della direzione compartimentale, l'adesione è del 70%. A Bari le adesioni salgono di nuovo al 90% mentre nel Sud e nelle isole si oscilla dal 45 al 50%. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Appi, Formica, Mancini, Paci