Tripoli: potenziali ostaggi lavoratori e tecnici italiani

Tripoli: potenziali ostaggi lavoratori e tecnici italiani Tripoli: potenziali ostaggi lavoratori e tecnici italiani Se non saranno pagati «i danni del colonialismo» TRIPOLI — Le autorità libiche hanno deciso di rilanciare il contenzioso con l'Italia per 11 periodo coloniale, già riproposto più volte in passato. Se tutte le vie «politiche, diplomatiche e di amicizia» non porteranno a soluzioni per quanto riguarda il risarcimento dei danni per l'occupazione italiana, la bonifica del campi minati della seconda guerra mondiale e la sorte dei libici deportati in Italia durante il perìodo coloniale e «scomparsi», potrebbero esserci conseguenze non solo per 1 rapporti tra i due Paesi, ma anche per gli italiani che attualmente lavorano in Libia. 'L'amarezza delle famiglie degli scomparsi potrà tradursi anche nella presa in ostaggio di cittadini italiani» ha detto oggi il segretario del Comitato popo¬ lare di Tripoli, Addali Abdellatif. L'intervento del responsabile della struttura politicoamministrativa di Trìpoli segue una serie di manifestazioni sul periodo coloniale e un discorso sul problema del contenzioso tra 1 due Paesi del «numero due» libico, il maggiore Jallud. Addali ha detto che alle autorità libiche risultano quattromila persone deportate In Italia e mai più ritornate, mentre sono centomila'le famiglie che hanno chiesto risarcimenti. Se non avranno sosddisfazione dalle autorità italiane, ha detto il dirìgente di Trìpoli, .tutti coloro che sono stati danneggiati hanno diritto di scegliere la propria strada per ottenere giusto riconoscimento' (Ansa)

Persone citate: Abdellatif, Jallud

Luoghi citati: Italia, Libia, Tripoli