Una macchia sugli Immortali di Enrico Singer
Una macchici sugli Immortali Una macchici sugli Immortali Ancora scandali in Francia: coinvolto l'accademico Michel Droit - E' accusato di aver favorito una emittente privata DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Questa volta nell'occhio del ciclone c'è un accademico di Francia, uno degli Immortali: i custodi della cultura francese. Dopo l'ex ministro della Cooperazione (accusatodi avere intascato soldi dello Stato), dopo il ministro della Giustizia in carica (sospettato di traffici poco chiari con i gioiellieri Chaumet arrestati per bancarotta), la macchina degli scandali continua a macinare vittime illustri. L'accusa che un giudice ha mosso a Michel Droit, 65 anni, romanziere e giornalista, è grave: interesse privato in atti d'ufficio. Una colpa che, se provata, comporta una pena infamante: la 'degradazione civile', il bando da tutti gli incarichi pubblici. L'-interesse privato», Michel Droit lo avrebbe esercitato nelle sue funzioni di membro di una delle commissioni più potenti di Francia. Quella che governa il panorama raùiovislvo del Paese: la Cncl (commissione nazionale della comunicazione e delle libertà) creata un anno fa per mettere ordine tra televisioni e radio, per definire i loro obblighi, per ridistribuire le frequenze e le concessioni. Un lavoro che ha già sollevato polemiche aspre e che, adesso, è finito negli uffici del Palazzo di Giustizia perché Michel Droit avrebbe favorito la radio privata di un suo amico a danno di'molte altre. Almeno questo 6 scritto nell'incriminazione firmata dal magistrato. La storia del nuovo caso comincia in giugno, quando la Cncl affronta il capitolo «banda FM parigina». Nella capitale ci sono oltre duecento stazioni radio: una giungla che la commissione vuole regolamentare. In pratica, falcidiare perché il numero delle stazioni viene subito ridotto a 30 per motivi tecnici, per evitare l'intreccio delle lunghezze d'onda che tutti, ascoltatori In primo luogo, lamentano. Nella giungla si accende una comprensibile lotta per la sopravvivenza. Le radio private sono invitate a presentare delle domande di autorizzazione accompagnate da dossier che spieghino programmi, mezzi finanziari, ambizioni. Sul tavolo della Cncl si accumulano trecento incartamenti. E alla fine si contano più vinti che vincitori. Tra i condannati alla •morte dell'etere' c'è anche la radio in lingua italiana Trasitalta, ma l'elenco delle stazioni costrette a chiudere sarebbe molto lungo. Alle proteste degli esclusi, la commissione risponde che le scelte sono state fatte giudicando i dossier e che hanno vinto i migliori. Ma una delle radio battute (Larsen FM) non disarma: ricorre alla magistratura sostenendo che, almeno In un caso, non ha vinto il migliore ma l'amico dell'amico. Il caso è quello di Radio Courtoisie, il sospetto padrino è Michel Droit che, come collaboratore del settimanale Figaro-Magazine conosce bene l'animatore dell'emittente, Jean Ferré. giornalista dello stesso periodico. Cosi parte l'inchiesta giudiziaria e si arriva all'incriminazione. L'accademico, naturalmente, smentisce tutto. Anzi s'infuria. Ieri Michel Droit ha contro-denunciato il magistrato accusandolo di non avere rispettato il segreto istruttorio, di avere dato in pasto uno scandalo alla stampa ancora prima di concludere le sue indagini. Come dire che dietro alla vicenda ci sarebbero poche prove e un forte odore di macchinazione. Politica, probabilmente, perché la simpatia di Michel Droit per il governo di centro-destra non è un mistero. Ma questo, semmai, aggiunge altro pepe a un •affaire' già sorprendente per la personalità del suo protagonista. E allarga 1 sospetti. Sotto accusa, in reità, non c'è il solo Michel Droit ma tutto l'operato della Cncl. Una commissione che era stata criticata un mese fa dallo stesso Mitterrand {•Devo confessare di non nutrire rispetto per molte sue decisioni', aveva detto il Presidente socialista in un'intervista) e che ora è in piena burrasca. Nel rosario degli scandali. Insomma, si è aggiunto un altro grano. E i giornali francesi cominciano a parlare di una 'questione morale- che avrà 11 suo peso nella corsa all'Eliseo del maggio '88 e che sembra destinata a infiammare la campagna elettorale, Enrico Singer
Persone citate: Jean Ferré, Larsen, Michel Droit, Mitterrand
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