«Madonna di Dio...» poi l'Atr è caduto

«Madonna di Pio»».», poi l'Air è caduto Il dialogo dei piloti registrato dalla scatola nera mentre l'aereo precipitava «Madonna di Pio»».», poi l'Air è caduto ROMA — Per quattro volte ci sono riusciti, alla quinta sono caduti. Cinque stalli, uno dietro l'altro. Le loro voci sono chiare, fredde, professionali. «C'è ghiaccio?», chiede Lamberto Lainè al suo secondo Luigi Lampronti. «Si, nella parte posteriore», risponde il giovane copllota. E' l'inizio del dramma, di 46 secondi in cui la sorte ha deciso la morte di 37 persone, di meno di un minuto in cui ora un collega di Lainè dice che si è scritta «uno pagina importante nella storia dell'Aeronautica». Perché? «Si capisce che hanno fatto tutto quello che dovevano fare secondo il manuale, e potevano fare secondo la loro preparazione tecnica». Voci di piloti, voci interessate a difendere la memoria di due colleghi. Ma voci che ora costituiscono il cuore del non risolto incidente di Conca di Orezzo dove 11 Coitbri Milano-Colonia è precipitato carico di ghiaccio e di incertezze. Si poteva salvare? Dicono di si i piloti soprattutto ora che hanno avuto dai colleghi francesi un pezzo di manuale per la guida dell'aereo che loro non avevano. Una paginetta di «procedures & techniques» che non fanno parte del manuale standard e ufficiale con cui la casa costruttrice informa gli equipaggi su come si pilota l'Atr 42. Una paginetta di prescrizioni informali. Ma importantissime. Informazioni aggiuntive rispetto a quelle nate dalla decisione americana (dicembre 1996) di bloccare per sette giorni gli Atr 42 a causa dei flaps che se usati con un'inclinazione di 45 gradi provocavano una pericolosa •inversione dei comandi». La decisione americana venne trasformata dal Rai (registro aeronautico italiano) in | una «prescrizione di aerona¬ vigabilità, nel giugno scorso. Si vietava l'uso dei flaps a 45 gradi. E, difatti, gli Atr 42 hanno il comando bloccato fino a un massimo di apertura a 30 gradi. Questo 1 piloti lo sapevano. Quello che Invece i piloti italiani dicono di non aver mai saputo porta la data del maggio 1987 e l'hanno ricevuto nei giorni scorsi dai colleghi francesi. In quella paginetta si legge cosa può succedere all'aereo quando comincia lo -stali with ice accretion», quando il Colibrì stalla in condizioni di ghiaccio crescente. Si legge che l'aereo può rollare, che a quel punto bisogna dare •una tacca di flaps» fino a 15 gradi. C'è insomma da modificare l'assetto dell'ala per consentire un recupero dell'aereo che sta precipitando. Una manovra che, si dice, nessuno aveva previsto, che Lamberto Lainè e Luigi Lampronti non hanno compiuto visto che le scatole nere decifrate a Londra hanno rivelato che 1 flaps stavano a zero gradi, .clean: all'inizio e alla fine di quei 46 secondi Alitalia non parla. Fa sapere che i manuali distribuiti ai suoi piloti sono quelli ufficiali del costruttore, che quella paginetta è presa da un 'Flight crexo operation manual', e cioè da una raccolta di consigli spiccioli, noti a tutti, quasi da Aeroclub. Niente di decisivo. Insomma, Invece i piloti dicono che quella •tacca di flaps» avrebbe potuto salvare l'aereo dal folle precipizio in cui si è infilato Ingovernabile a 700 chilometri all'ora. Sarà la conclusione dell'Inchiesta ministeriale con la decifrazione integrale di tutte le operazioni registrate dalla scatola nera tecnica (non ancora compiuta del tutto) a dira chi ha ragione. Quella dell'altra «boite noire» (il voice recorder) ha già detto tutto. E cioè che Lainè e Lampronti si sono comportati 'da manuale'. Lo confermano tutte le Indiscrezioni. E' la voce di Luigi Lampronti ad avvertire nel briefing di avvio del volo che •avremo condizioni di ghiaccio' e dire al suo comandante Lainè 'faccio i calcoli previsti per ice conditions». Non c'è dubbio. Sapevano che avrebbero trovato quelle che 1 francesi, nel loro atto di accusa contro i due piloti, hanno definito «severe condizioni meteorologiche'. E proprio prima di decollare, davanti a loro, sulla pista di Linate, è atterrato in emergenza un Dc3 svizzero («Che aereo meraviglioso., commenta Lampronti). Perché emergenza? Risponde la torCesare Martinetti (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Lamberto Lainè, Lampronti, Luigi Lampronti, Martinetti

Luoghi citati: Londra, Milano, Roma