Enrico Allimandi visioni notturne

Enrico Allimandi visioni notturne Enrico Allimandi visioni notturne La figura e l'opera di Enrico Allimandi (Revigliasco 1906 -Torino 1984) sono rievocate alla galleria Narciso (piazza Carlo Felice 18) da una cinquantina di dipinti che ne documentano l'intera vicenda creativa «dal Futurismo all'art fantastique*. Ed è come sottolineare — dopo lo studio col Serralunga — l'importanza dell'iniziale stagione futurista durata fino al '33. Una stagione caratterizzata dalle sintesi di paesaggi e nudi femminili, cui l'artista si era avviato dopo la grande esposizione torinese del "28 e l'incontro con Filila e 11 clima parigino. In quel clima Allimandi era finalmente riuscito a dar consistenza alla sua pittura di notturno visionarlo, fatta tutta di ambienti stregati Introverso e solitario, in quelle immagini Ideate quasi come in contrappunto al surrealismo d'oltralpe Allimandi poteva aver serbato l'esperienza di certe ascen¬ (lenze metafisiche, recando insieme l'eco delle consonanze che lo avevano portato ad Interessarsi di Ma frìtte e di Delvaux attento altresì a qualche antico, come Bosch e i Brueghel. Da questi vi attingeva le «situazioni fantasticate» che destinava alle sue tele soprattutto dal profondo dell'inconscio che per lui doveva esser stato una sorta di crogiolo di sensazioni vive come di gesti e | sentimenti repressi, an. dra. diti! wutOti «D satiro», 1968, particolare

Persone citate: Allimandi, Brueghel, Delvaux, Enrico Allimandi

Luoghi citati: Serralunga, Torino