Barschel, addio e perdono di Alfredo Venturi

Barschel, addio e perdono A Lubecca i funerali del defunto leader dello Schleswig-Holstein Barschel, addio e perdono DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Chi è senza peccato, dice il cattolicissimo Franz-Josef Strauss, scagli la prima pietra. Sulla base della solenne massima evangelica la Cdu ha fatto quadrato, ieri, attorno a Uwe Barschel di cui si celebrava il funerale nel Duomo di Lubecca. C'erano proprio tutti: a cominciare dal cancelliere Helmut Kohl, dal presidente del Bundestag Philip Jenninger, dal ministro delle Finanze Gerhard Stoltenberg, la più eminente personalità politica dello Schleswig-Holstein. E, per ordine di Friedrich Zimmermann, ministro dell'Interno, in tutto il Paese le bandiere hanno sventolato a mezz'asta. Omaggio al controverso personaggio travolto dallo scandalo, e finito suicida (ormai sono rimasti in pochi a dubitarne) in una stanza d'albergo a Ginevra? No, è stato piuttosto l'omaggio al ruolo: per cinque anni a capo del governo regionale dello Schleswig-Holstein, Barschel è stato onorato in quanto titolare dell'alta carica elettiva. E anche, lo ha sottolineato nel discorso funebre Hennlng Schwarz, successore provvisorio di Barschel a capo del governo di Klel, come protagonista di una vicenda non del tutto chiarita. Non mi convince affatto, ha detto Strauss, il culto della verità di un uomo come Relner Pfeif fer. E' costui il grande accusatore di Barschel: l'uomo che rivelò lo scandalo allo Spiegel nel giorni deUe elezioni di settembre neUo Schleswig-Holstein. Parlando della manovra per demolire l'immagine di Bjoern En- gholm, l'antagonista socialdemocratico, con le intercettazioni, con le denunce anonime. L'allora capo del governo regionale respinse le accuse, impegnando la parola d'onore: successivamente smentita da molte testimonianze davanti alla commissione parlamentare che indaga sullo scandalo. Quanto a Pfelffer, ha rincarato la dose: rivelando per esempio che aveva telefonato a Engholm, su incarico di Barschei, per comunicargli da finto dottore una notizia allucinante quanto falsa: stesse in guan ia, una persona malata di Aids aveva confidato di avere avuto rapporti sessuali con lui. E' quel «pantano di affari e macchinazioni, nel quale, come ha vigorosamente denunciato nell'orazione funebre U vescovo di Lubecca, Ulrich Wilckens, Uwe Barschei ha fatto il suo drammatico naufragio. Engholm, l'avversario cosi disinvoltamente preso di mira, non é andato al funerale: ma soltanto, ha fatto sapere, perché sua madre è gravemente ammalata. C'erano del resto numerosi rappresentanti socialdemocratici: come Johannes Rau, Oskar Lafontaine, Klaus von Dohnanyi, Klaus Wedermeier, che guidano rispettivamente 1 governi di Nord Reno-Westfalia, Saar, Amburgo e Brema. C'era anche, nella grande chiesa di mattoni rossi che domina il centro di Lubecca. una gran folla. Nella prima fila, davanti alla bara avvolta nella bandiera dello Schleswig-Holstein, la vedova Freya con l quattro figli Alfredo Venturi

Luoghi citati: Amburgo, Bonn, Ginevra, Lubecca