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Parigi: a picce i titoli leader Un nuovo ribasso del 7,72% Parigi: a picce i titoli leader Bruciato negli ultimi giorni il rialzo di un anno DAL nostro corrispondente PARIGI — Meno 7,72%. n secondo lunedi nero della Borsa non ha toccato a Parigi 11 record negativo della settimana scorsa (-9.7), ma i numeri non devono ingannare. L'allarme ormai è al massimo livello: quella che qualcuno si ostinava a definire unaitempesta, improvvisa si è dimostrata uria'crisi profonda e. per questo, più grave. Una tendenza che sembra inarrestabile e che sta moltiplicando le sue ripercussioni, prima di tutto sul processo di privatizzazione. Una «giornata esemplare», dicevano ieri gli operatori di Palais Brongniart. con un'apertura al ribasso sotto lo choc delle notizie da Hong Kong e una chiusura ancor più negativa quando sono arrivate le prime quotazioni di Wall Street. Tutti i titoli-guida sono stati colpiti: Saint-Gobain, Peugeot, Thomson. Dumez. Hénin, Paribas, Cge, Société Generale hanno perso tra l'8 e il 12%, scendendo sotto il valore medio dell'indice finale. E, per la prima volta in sei anni, è stata sospesa la quotazione di Air Liquide — l'azione più forte della piazza parigina — per mancanza di acquirenti. Sul mercato dell'oro gli scambi sono raddoppiati passando da 10,7 a 24,2 milioni di franchi. Nel nuovo crollo ci sono anche ragioni tecniche: tn particolare la necessità di coprire un saldo debitorio che. nel mese di ottobre, è stato di 1,8 miliardi di franchi. Ma il risultato non cambia: l'indice Cac (il Dow Jones francese creato nell'81 con valore 100) è sceso a 318,9 punti contro i 335,3 di venerdì scorso. E' tornato esattamente al livello del marzo '86: in pratica, un anno e mezzo di benefici sono andati in fumo in quattro settimane. Un anno e mezzo particolare per il mercato finanziario che aveva assorbito con entusiasmo i 60 miliardi di franchi delle azioni delle prime undici -priva Uzzate». E all'orizzonte non ci sono schiarite. Enrico Singer