Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica L'italiano del molleggiato Domando al signor Celentano: pensa fermamente di fare qualcosa di nuovo? Ma che cosa c'è di nuovo in Fantastico 8? Solo il suo italiano sbrindellato, sia che ie incertezze grammaticali siano volute sia che siano frutto di una insufficiente cultura e preparazione. Non divertono gli errori del signor Celentano. E quanti ragazzi, con le caratteristiche emulative che distinguono tanti giovani, assorbiranno questo forbito porgere della frase, non esente da riferimenti a rifiuti organici poco profumati? Se l'esporre la frase con correttezza è diventato simbolo di passatismo, e il prepararsi con impegno alle trasmissioni anche, ebbene allora viva la mancanza di novità, Manca a Fantastico un tris d'assi dalla comicità vera. Non sono certo le battute di Celentano. con quella faccia dall'espressione un po' fissa e il labbro cascante, a poterlo rimpiazzare. Lucia Massa Carretto 'Alessandria) Il prezzo della tivù «Più televisioni hai. più paghi, è il titoio apparso in prima pagina su La Stampa. In un Paese democratico e moderno quali sono gli Stati Uniti il televisore viene tassato nel momento della vendita, il costo medio di un televisore a colori oscilla tra le 500-600 mila lire, imposte comprese. In seguito non è richiesta alcuna tassa. Che i pretori abbiano dato ragione a coloro che si sono rifiutati di pagare il canone perché si sintonizzano sui canali privati prova un vero senso di giustizia: i canali privati fanno meglio della Rai. un ente pieno di soldi e sperperone (vedere Fantastico, l'abbandono del migliori presentatori, ecc.), senza chiedere nulla al telespettatore. Un confronto tra la tassa di proprietà di un'auto e quella di un televisore: auto di 12 Cv fiscali (prezzo oltre dieci milioni di lire): tassa di circa 35.000 lire annue; un televisore bianco e nero (prezzo tra 250-300 mila lire) pagherebbe oltre 100.000 lire l'anno, quasi la metà del costo del televisore. Non sembra sproporzionata la richiesta? La proprietà di uno o più televisori non dimostra affatto che il cittadino sia ùn benestante, chi ha i soldi è seduto nei migliori posti dello stadio a godersi una partita di calcio, nei primi posti in teatro, al cinema e non sa nemmeno che il televisore esiste. Sono il pensionato, il povero, l'anziano e l'ammalato che non possono muoversi di casa a passare il tempo col televisore, magari, facendo sacrifici per comprarne uno a colori, tenendosi il vecchio bianco e nero da mettere in camera da letto per l'inverno. Romualdo De Maria (Associazione Piemontese Utenti radio e tv. Tonno) Mattei e l'Iran Ho letto l'articolo pubblicato sul numero 238 a firma gi. ri. e devo precisare che l'episodio dell'iniziativa dell'ambasciatrice Clara Boothe Luce, per quanto riguarda l'Iran, è completamente infondato. Mattei non ha acquistato greggio iraniano dalla nave Miriella e si rifiutò di partecipare alla ripartizione di detto greggio, che era stato acquistato dalla Supor (Società controllata dal ministero delle Finanze), dati i rapporti che l'Eni aveva con la Bp direttamente e che escludevano, pertanto, di acquistare del greggio che la Bp considerava di sua proprietà ed espropriato da Mossadeq. V. Cazzaniga, Roma L'episodio, autentico, è documentato anche dal volume -Il miracolo Mattei - sfida e utopia del petrolio italiano', autori Bozzoli-Benzi, ed. Rizzoli 11984). (gi.ri.) Medici senza laurea Presentando il caso del non medico che per anni ha esercitato la professione si ha quasi la sensazione che l'estensore dell'articolo voglia additare alla pubblica opinione un uomo capace, studioso, che senza laurea ha dimostrato di essere un valente neurochirurgo. Questa notizia che secondo la mia opinione poteva essere liquidata dal giornale con una sola riga di piombo di Informazione è stata propalate su due e tre colonne per diversi giorni correlata anche da servizi fotografici. Vorrei far notare come una frase veramente infelice (•ila sempre operato senza incidenti.) avrebbe bisogno di una verifica di fatto perché anche se il paziente non è morto o non ha subito danni bisogna vedere se l'intervento è stato eseguito nei migliori dei modi e cosa della massima importanza se l'indirizzo diagnostico e stato veramente corretto. Mi sembra anche poi inverosimile come abbia fatto il suddetto personaggio a superare dei concorsi pubblici dove vengono richiesti titoli originali o copie autenticate. Queste mie parole sono assolutamente senza astio, ma in qualità di docente della facoltà di Medicina vorrei che i giovani si avvicinassero allo studio con serietà e consapevolezza che la furberia e l'inganno portano inevitabilmente al fallimento. Faccio giungere queste mie riflessioni a distanza di tempo proprio per non suscitare polemiche ma perché sono convinto che la furbizia non deve pagare e perché è opportuno che anche nel nostro Paese si tenti di calmierare la scalata per raccomandazioni prof. A. Segre Università di Modena Tritolo e discriminazione A Bolzano in questi giorni si fanno saltare auto italiane e si attenta alle loro case: rimbomba il tritolo. La maggioranza tedesca vuole ottenere di più e presto. E intanto si eludono e si aggirano abilmente le leggi. Si discriminano gli italiani sin dagli asili. L'art. 19 dello Statuto di Autonomia stabilisce u diritto dei genitori di decidere l'iscrizione dei figli nelle scuole di qualche gruppo linguistico. Nella pratica quotidiana succede questo: i -tedeschi» sono liberi, senza alcun impedimento né psicologico né amministrativo, di mandare i propri figli negli asili e nelle scuole italiane in lingua tedesca, italiana o ladina di questa provincia. Gli .italiani, e i mistilingui no. A Gargazzone sei famiglie italiane presentano domanda di iscrizione dei figli all'asilo di lingua tedesca: in italiano non c'è. L'iscrizione viene .accettata., ma poi. dopo un breve periodo di prova (due settimane), costringono i bimbi italiani a rimanere a casa su .invito rivolto dalla direzione ai geni tori.. E l'invito, per diretta espe¬ rienza, è perentorio. Se non ti accontenti dell'invito orale, ma vuoi avere una giustificazione scritta e. soprattutto, prendere visione del verbale dello Schulrat. scopri che è nullo perché non è compilato secondo la legge; fai ricorso e loro consultano sei avvocati, vanno a spulciare all'anagrafe le tue dichiarazioni etniche, indicono una riunione straordinaria proprio per tuo figlio, modificano il primo verbale usando, invece dell'espressione -buttato fuori perché parla italiano-, rude e illegittima, questa: -Fatto rivedibile fino a quando non parlerà tedesco-, prof. Litta Cataldo. Merano Il «peccato» della mela Mele quasi avvelenate, fuori legge anche fragole ed insalata: .La frutta è pericolosa.. Con questo titolo La Stampa apriva a quattro colonne la pagina 10 di mercoledì 7 ottobre. L'articolista si è rivolto a personaggi sicuramente noti ed importanti che pur di es sere popolari non si preoccu pano di essere obiettivi e di guardare più in là del mon do nel quale operano. Non vogliamo sostenere che i produttori agricoli sia- no tutti dei Santarelli, ma non possiamo accettare che si generalizzi il concetto secondo il quale l'agricoltura è popolata di operatori disonesti e criminali che operano in barba alla legge. Nella provincia di Cuneo l'Inipa (Istituto Nazionale Istruzione Professionale Agricola), in accordo con l'Asprofrut e l'Asprovtt, ha in fase avanzata intere realtà territoriali nelle quali si lavora con la regola, ormai fissa, della lotta guidata e integrata. Il progetto mela pulita di Pagno. ad esempio, condotto dall'lnipa, in collaborazione anche con la Scuola Agraria di Verzuolo ed i Centri di Assistenza Tecnica, è ormai una realtà consolidata. Da oltre 15 anni il numero dei trattamenti chimici sui frutteti è dimezzato, i prodotti usati sono a bassissima tossicità ed i tempi di carenza sono fatti rispettare scrupolosamente dai tecnici. Lorenzo Bergese (Federazione provinciale coltivatori diretti di Cuneo) Accarezzare la Bibbia Al signor A. E. Corti di Roma, la cui lettera è stata pubblicata domenica 18/10, non deve far certo difetto il senso della scena, se ci rac conta come, entrando nella sua biblioteca, accarezza con dita tremanti 1 volumi dei numi dell'anticlericalismo, implorandoli perché ci salvino da un'ondata di integrali smo cattolico che si starebbe abbattendo come una calamità sulla nostra povera Italia. L'immagine ripropone ancora una volta il problema dell'intolleranza laico-an ti clericale verso il mondo cattolico, come abbiamo avuto modo di constatare nella recente questione dell'ora di religione nella scuola. Forse preso dall'Impegno di coccolarsi i suoi libri. 11 signor A. E. Corfi non s'accorge che sono andati in un baratro senza ritomo tutti valori su cui si reggeva la nostra esistenza, e non certamente per colpa del cattolicesimo . Faccia una prova, amico di Roma: accarezzi la Bibbia. Chissà che non vada meglio per tutti. Giuseppe Sorttno, Ragusa Ahi, il treno d'Abruzzo i o a In margine all'articolo di Frutterò e Lucentini «Cobas che avete intelletto d'amore» («La Stampa» di venerdì 16 ottobre) vorrei dire quanto segue: quel messaggio alla stazione di Grosseto potrebbe essere affisso anche nelle stazioni abruzzesi, leggermente modificato. Cosi: Il treno in Abruzzo / strazio quotidiano / per arrivare / buca le montagne / scavalca le colline / costeggia il mare (ma perché non ci si butta?) / e puoi chiedergli / altre prove / perché... ti ama. / Il treno ti ama». Provino i due simpatici Frutterò Lucentini a viaggiare — soprattutto con i «locali. — sulla linea Ancona - Pescara - Foggia - Bari - Lecce se ne hanno il coraggio. Prima di entrar nella città dannunziana avranno modo di leggersi o rileggersi, a Montesilvano (sette chilometri a Nord di Pescara), tutto il teatro di D'Annunzio... Non tutto, diamine! Ma se capitano nella giornata «giusta* e nell'ora .giusta, quando a Montesilvano : treni — soprattutto i «localiprovenienti da Ancona — vengono bloccati per «infiniti istanti, per dar preceden za a .rapidi., .espressi. < addirittura a .merci, sferraglianti verso il Nord, i due viaggiatori avranno almeno il tempo di leggersi «La figlia di Jorio» e d'impararsi a memoria la famosissima poesia di D'Annunzio che principia cosi: «Settembre andiamo / è tempo di migrare...» e forse sentiranno qualche macchinista «confederale», pentito, esclamare «Ah. perché non sono an ch'io con i miei Cobas! ». Oppure vengano con l'auto (non sono un sadico) Frutterò e Lucentini quando sarà inaugurata la nuova stazione di Pescara, la notte di Natale, cioè verso la fine di dicembre, dopo venti o trentanni dall'inizio dei lavori.- Sentiranno il discorso del ministro Gas pari che. forse, ispirerà loro qualche nuovo romanzo nel quale io. personaggio In cerca d'autore, pardon d'autori, vorrei avere una particina, in quanto le peggiori arrabbiature della mia vita me le son prese per colpa dei treni... Ah. voi. Frutterò e Lucentini. che sapete dir in prosa... •Uno sferragliar di treni...». Ma dove diavolo l'ho letto? Saprebbero, per caso, Frutterò e Lucentini, dirmelo? Domenico Crocefri. Teramo