A Savona sequestrata anche la nave di Gianpaolo Carlini

A Savona sequestrata anche la nave A Savona sequestrata anche la nave Mancherebbero i documenti necessari per il trasporto delle armi - Il magistrato smentisce che sulla sua decisione abbia pesato la vicenda degli italiani prigionieri dei kurdi SVO La Fathulkhair, la nave delle armi di Savona, è stata sequestrata ieri mattina. Il giudice Tiziana Parenti ritiene infatti che sia priva dei documenti necessari per trasportare il materiale bellico che aveva a bordo. A meno di 48 ore dalla richiesta dell' «Upk», l'organizzazione dei kurdi che tiene prigionieri 1 tre tecnici italiani, si decide dunque che la Fathulkair resti bloccata in porto a Savona. Tra i due fatti ci sono collegamenti? Il sostituto procuratore smentisce in modo categorico: 'Non ho ricevuto pressioni, era un provvedimento che meditavo già da qualche giorno. E' scattato non appena ho avuto la certezza che la documentazione presentata dalla compagnia armatrice fosse insufficiente'. Ci sono stati contatti con la Farnesina? 'No. Si sono fatti vivi solo altri Paesi che hanno il problema del transito delle armi, come Germania, Francia e Belgio, per avere chiarimenti'. Sempre ieri il Tribunale della libertà ha respinto il ricorso per la scarcerazione di John Scallan, il comandante irlandese della nave, n processo per direttissima di Scallan si aprirà formalmente domani, ma sarà subito rinviato a mercoledì. Il comandante ha nominato infatti un difensore di fiducia, Enrico De Vlncentis di Genova, che ha chiesto un giorno per esaminare il fs scicolo. Secondo il Tribunale della libertà il comandante deve restare in carcere perché come responsabile del carico deve essere a conoscenza di tutto quanto c'è a bordo. E il caso della Andrea Merzarìo, anch'essa carica di armi, che avrebbe ottenuto il permesso (sono in corso comunque altri accertamenti) per lasciare il porto di La Spezia, non è simile a quello di Savona? Ancora il giudice Parenti: -Ho sentito anche il mio collega di La Spezia. Nel caso della Merzarìo il permesso del ministero dell'Interno è arrivato in tempo'. La notifica del sequestro è stata consegnata ieri mattina dal colonnello della Finanza De Matteis al primo ufficiale della Fathulkair, l'inglese Robert James Murdy e, in copia, al comandante Scallan in carcere. Che cosa significa tecnicamente quanto sta accadendo a Savona? Fino a ieri il cargo del Qatar era solo >a disposizione» della magistratura, adesso è sotto sequestro (il provvedimento era già stato adottato per le armi) come «mezzo, del trasporto illegale del materiale bellico. Nel processo che s'inizia lunedi, oltre al comandante, sono imputati 1 legali rappresentanti delle filiali di Londra e Genova dell'armatore, che avrebbero dovuto conoscere la natura del carico. I loro nomi non si conoscono ancora. L'equipaggio è libero di scendere dalla nave, telefonare e muoversi, ma non ha ancora ricevuto 1 passaporti. n caso della Fathulkhair dunque si complica. Prima il sequestro delle armi durante la -visita approdi» di routine (pare che la scoperta del materiale bellico sia avvenuto per una soffiata), poi la presentazione dei certificati da parte dell'armatore, che sembrava ridurre la vicenda a un problema di timbri, pur con implicazioni assai delicate, come nel caso dell'Andrea Merzarìo. Infine la richiesta dei kurdi (comunque da chiarire nella complessa vicenda del rapimento dei tecnici italiani) e il sequestro Due fatti separati, come ha sostenuto con fermezza il giudice Parenti, ma che portano ovviamente altri elementi di preoccupazione. Gianpaolo Carlini

Persone citate: De Matteis, Enrico De Vlncentis, John Scallan, Robert James Murdy, Tiziana Parenti