«Non l'abbiamo uccisa» di Claudio Giacchino

«Non l'abbiamo uccisa» I medici al processo per la morte di Elisabetta «Non l'abbiamo uccisa» II primario del S. Anna, Durando: «I periti fanno confusione, lo strumento che usammo dà le migliori garanzie in un'interruzione di gravidanza» D direttore sanitario e una strumentista rischiano l'arresto per reticenza Non poteva essere più tormentata la ripresa del processo contro i tre medici (l'anestesista Giorgio Voghera ha rinunciato a comparire) imputati dell'omicidio colposo di Elisabetta Neri, la studentessa sedicenne morta al S. Anna 11 18 ottobre '85, mentre abortiva. Strenua la difesa del prof. Costantino Durando, primario del S. Anna: «Quella tragedia non è stata colpa nostra: Sconcertante il comportamento del direttore sanitario, prof. Nicola Sillquini, e della strumentista Graziella Cantelli: per aiutare 1 medici nel guai, si rimangiano quanto dichiarato In istruttoria. Poi, dinanzi al rischio di essere arrestati per falso, ammettono: «La verità è quella che raccontammo allora». Su tutto, le urla della madre di Elisabetta contro Durando e il ginecologo Giuseppe Osnengo: «Se invece che figlia di una povera vedova fosse stata figlia di Agnelli non le avreste messo le mani addosso: Per l'accusa, il prof. Durando • autorizzò il dott. Osnengo a far precedere l'aborto da unisteroscopia sperimentale. Questo esame non previsto, e non necessario, dilatò i tempi dell'operazione; l'anestesia si rivelò insufficiente e la paziente subì un arresto cardiaco che ne provocò il decesso-. Come Osnengo una setti man a fa, anche 11 primario (l'assistono gli aw. Zaccone e Oberti sostiene: «La giovane non fu sottoposta ad ìsteroscopia. Listeroscopio (ndr, una microscopica sonda che permette di "vedere" dentro l'utero) fu usato solo perché dà le migliori garanzie per un'interruzione di gravidan ,steroscopia era tecnica chirurgica, non un esame a sé». U presidente della quinta sezione, Pettenati, gli ricorda: «La perizia dei prof, datti, Russo e Viglino dice l'esatto contrario-. Il prof. Durando risponde: «I perifi hanno fatto confusione-. Il presidente: -Al S. Anna si fanno circa 500 aborti al mese. Ltsteroscopio veniva però impiegato raramente negli interventi: 2-3 volte al mese-. Il primario ribatte: •Ne avessimo di isteroscopi al S. Anna! Li impiegherei in tutte le interruzioni di gravidanza-. trono della parte civile Cen tro Salute della donna -Professore, guanti aborti ha fatto?-. Durando: «Non ne faccio, intervengo solo in caso di complicazioni-. I giudici e il pm Zanchetta domandano: «Dopo la morte di Elisabetta, l'avete ancora usato?-. Risposta: -No, per fattori psicologici intuibili: Dopo lo sfogo della madre di Elisabetta, tocca ai testi Il dott. Luciano Leidl assi stette all'intervento: «Per documentarmi- disse subito dopo la tragedia, favorendo cosi l'accusa dell'lsteroscopla sperimentale. Adesso, Leldi dice: -Entrai per caso in sala operatoria-, n presidente scuote la testa. Depone Graziella Cantelli, strumentista: •Solo alia fine dell'intervento mi accorsi che era presente anche il dott. Leldi». I giudici l'ammoniscono: «/n istruttoria disse che Leidi presenziò dall'inizio. Qual è la verità?». La donna sospira: mSe allora dissi cosi vuol dire che è vero». Il prof. Nicola Siliqulni, direttore sanitario del S. Anna. E' interrogato per un'ora e mezzo, il presidente l'avvertirà tre volte: «Guardi che il tribunale non è convinto di quello che lei ora dice»; •Risponda si o no, basta di riempire i verbali con "Credo", "Penso", "Forse"». •Ricordi, lei è teste». Pochi giorni dopo la morte di Elisabetta, 11 prof. Siliqulni sospese Osnengo (provvedimento, poi, annullato dal Tar e dal Consiglio di Stato) •per aver compiuto listeroseopia senza autorizzazione e per esperimento». Su quésto allontanamento, che pesa come un macigno sugli imputati, ora Siliqulni dichiara: «Fu decretato sulla spinta emotiva-. Passa anche lui a tessere le lodi dell'isteroscopio per l'aborto. H presidente obietta: •Insomma, perché mai sospese Osnengo se era convinto che il medico avesse agito correttamente? Altro che spinta emotiva. Pretese da Osnengo una relazione scritto, solo dopo lo sospese. Evidentemente lei era convinto che avesse commesso infrazioni disciplinari». U direttore sanitario tentenna, poi, dopo tortuosi giri di parole, ammette: -Andò così». Il processo riprende venerdì. Claudio Giacchino D primario prof. Costantino Durando risponde ai giudici za Nel caso di Elisabetta l'iInsorge l'aw Alfieri pa

Luoghi citati: Osnengo